
La scelta dell’UPS è influenzata principalmente dalla corrente, dalla potenza assorbita dal carico e dalla caratteristica di distorsione massima ammissibile.
Oltre a questo occorre sottolineare che gli UPS, essendo caratterizzati da un’impedenza interna e da una tensione pressoché costanti solo fino alla corrente nominale (superata la corrente nominale il comportamento non è più lineare e va preso in considerazione nella scelta degli apparecchi di protezione contro le sovracorrenti e i guasti a terra), in condizione di sovraccarico non sono più adatti ad alimentare gli utilizzatori.
Alcuni UPS sono dotati di dispositivi di protezione contro le sovracorrenti che, diminuendo l’impedenza del carico, aumentano automaticamente l’impedenza interna (fig. 10.1).
Altri modelli infine sono autoprotetti contro i contatti indiretti per mezzo di un dispositivo che riduce automaticamente la tensione a 40V nel caso in cui dovesse annullarsi l’isolamento verso massa.
Tutto questo è realizzato elettronicamente con una risposta pressoché immediata creando a volte problemi quando i carichi alimentati presentano forti correnti di spunto. In questo caso, in particolare con modalità di funzionamento di tipo on-line, l’UPS deve essere opportunamente sovradimensionato (fig. 10.2).
Per quanto riguarda la corrente di guasto a terra, in genere molto limitata, per l’interruzione del guasto solitamente si impiegano interruttori differenziali.
Di seguito vengono elencati i parametri più importanti per il dimensionamento di un UPS.
- Potenza apparente in VA o kVA - (S = UL1 x IL1
in monofase;
S = (UL1 x IL1) + (UL2 x IL2) + (UL3 x IL3) in trifase.
- Potenza attiva in W o kW - Dai dati rilevabili dalle targhe dei
carichi o tramite misure: P = S x cosφ. La potenza dell’UPS deve essere
uguale o superiore alla potenza totale calcolata (è consigliato mantenere un
margine superiore di almeno il 30%).
- Fattore di cresta - Normalmente i carichi applicati agli UPS non sono
lineari e come tali assorbono correnti distorte che presentano un fattore di
cresta maggiore di 1,41 che è il valore normale di un carico lineare (
FC=Ipk/Ieff: dove FC è il fattore di cresta,
IpK è il valore di picco e Ieff è il valore efficace). É necessario
verificare che l’UPS sia adatto all’alimentazione di carichi non lineari con un
FC uguale o superiore a quello dei carichi nel loro insieme e che la distorsione
di tensione in uscita sia accettabile dalle utenze alimentate. La determinazione
del fattore di cresta potrebbe richiedere apposite misure. In mancanza di altri
dati ci si può riferire ad un FC=3 definito dalla norma per effettuare test
sugli UPS.
- Sovraccarico - É caratterizzato da assorbimenti di corrente, da parte
delle utenze, superiori a quelli che si hanno in regime permanente. É necessario
quantificare questi sovraccarichi e verificare che L’UPS sia in grado di
sopportarli. Se i sovraccarichi fossero superiori alle capacità dell’UPS si
possono scegliere UPS di taglia superiore o impiegare gruppi di continuità che
siano in grado di commutare automaticamente l’alimentazione sulla rete primaria
per il tempo necessario a superare il sovraccarico. Un problema può presentarsi
in un tal sistema se al momento del sovraccarico la rete primaria fosse assente
o fuori tolleranza : l’utenza potrebbe risultare non alimentata. Per ovviare a
questo inconveniente si potrebbe, ove possibile, effettuare gli avviamenti dei
carichi in modo progressivo.
- Servizio continuo o intermittente - Nel dimensionamento occorre indicare la gravosità del servizio cui l’UPS sarà sottoposto.
- Temperatura di funzionamento - Potrebbe in alcuni casi di UPS di potenza medio alta essere necessario predisporre un sistema per il condizionamento dell’ambiente.
- Rendimento - Il rapporto tra la potenza attiva in uscita e la potenza attiva
in ingresso:
η =PUPi
A causa dell’energia termica dispersa a volte può essere necessario condizionare l’ambiente in cui viene installato l ‘UPS per cui oltre al costo dovuto all’energia dispersa occorre aggiungere anche il costo per il condizionamento.
- Armoniche di corrente in ingresso - Il gruppo raddrizzatore carica
batterie assorbe dalla linea una corrente perturbata, contenente armoniche
multiple della fondamentale a 50Hz. Le armoniche iniettate nella rete a monte
dell’UPS possono causare una distorsione sulla tensione che, se di notevoli
proporzioni, può pregiudicare il normale funzionamento dei carichi non
privilegiati. Questo è particolarmente evidente se la potenza dell’impianto non
è almeno 4 o 5 volte quella dell’UPS installato. La Norma stabilisce i limiti di
armonica introdotte in rete per correnti al di sotto di 16 A (3kW). Le soluzioni
più diffuse per ridurne il valore sono le seguenti:
- raddrizzatore di tipo dodecafase alimentato da trasformatore con doppie
uscite in modo che la combinazione delle correnti al primario provochi la
cancellazione delle armoniche più dannose;
- raddrizzatore con PFC (Power Factor Control) che assorbe correnti dalla rete
con basso contenuto in armoniche;
- filtri risonanti installati all’ingresso dell’UPS che forniscono un circuito
locale per le armoniche che, in questo modo, non vanno più ad interessare la
rete.
- raddrizzatore di tipo dodecafase alimentato da trasformatore con doppie
uscite in modo che la combinazione delle correnti al primario provochi la
cancellazione delle armoniche più dannose;
- Rumorosità - La rumorosità deve essere contenuta entro i valori
stabiliti dalla Norma che sono:
52 dBA per gli uffici;
60 dBA per le sale di elaborazione dati;
65/75 dBA per i locali elettrici.
- Dimensioni e manutenzione - L’UPS se ben progettato deve essere
contenuto nelle dimensioni senza pregiudicare la facilità di manutenzione.
- Grado di protezione - É il codice IP (grado di protezione degli
involucri) che definisce la protezione contro l’ingresso dai corpi solidi (prima
cifra) e contro i liquidi (seconda cifra ed eventuale lettera supplementare).
- Parametri di affidabilità - MTBF, (Mean Time Between Failures) è il
parametro che valuta la durata di buon funzionamento dell’UPS tra un guasto e il
successivo. Dipende dalle condizioni climatiche, dall’altitudine,
dall’affidabilità dei componenti impiegati e dalla loro frequenza d’uso, dalle
soluzioni tecnologiche adottate e dalla presenza di eventuali sistemi in
parallelo (ridondanza d’uso). MTTR, (Mean To Repair) fornisce una valutazione
sulla facilità di riparazione e quindi del tempo di interruzione del servizio. É
influenzato dalla progettazione costruttiva, dalla diagnostica di bordo che
permette una più facile identificazione del guasto e dalla facile reperibilità
dei pezzi di ricambio in loco.
- Autonomia - Per definire l’autonomia si impiega spesso la definizione di “autonomia tipica” che si riferisce ad un UPS con carico allo 80%. L’autonomia delle batteria varia a seconda del tipo che normalmente può essere : tipo VRLA (Batterie Regolate a Valvola) meglio note come batterie ermetiche, con elettrolita immobilizzato, basse perdite di gas e quindi installabili in locali pubblici e uffici senza particolari precauzioni (CEI 21-6). Possono essere alloggiate all’interno dell’armadio dell’UPS o in quadri elettrici e hanno una durata che dipende dalla temperatura ambiente di utilizzo, dalle caratteristiche costruttive e dalle qualità delle stesse. Per installazioni di notevole potenza e lunga autonomia si possono invece utilizzare Batterie Stazionarie a Vaso Aperto (CEI 21-6). Questo particolare tipo di batterie richiede l’installazione in appositi locali e manutenzione periodica con rabbocco dell’elettrolita. Per ambienti particolarmente ostili (temperature da -30° a +60° C, forti sollecitazioni elettriche e meccaniche, ecc..) si possono utilizzare batterie al Nichel Cadmio che, per una vita di circa 15-20 anni, presentano un costo diverse volte superiore a batterie equivalenti del tipo VRLA.
Fig.10.2 - Legenda
Un Tensione nominale in
uscita dell’UPS
PU Potenza attiva nominale dell’UPS
SU Potenza nominale apparente dell’UPS
In Corrente
nominale in uscita dell’UPS
U Tensione nominale del carico
PC
Potenza attiva nominale del carico
IB Corrente nominale del
carico
IS Corrente massima del carico (compresi eventuali spunti)
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