Proteggersi dai fulmini è un’esigenza reale ed è anche un obbligo normato. Le attuali tecnologie forniscono surge protector devices (SPD) adatti ad ogni circostanza.

I primi esperimenti per capire cosa fosse un fulmine li fece uno scienziato che, durante un forte temporale, lanciò un aquilone con un filo metallico. In questo modo attirò un fulmine e si immolò. Oggi la tecnologia consente che il fulmine o le sovratensioni in genere non facciano danni o, almeno li riducano notevolmente.
Danni elevati
Già, perché una sovratensione può essere estremamente grave sia per i danni causati direttamente, sia per l’interruzione di servizi che essa procura. E non è detto che la causa debba essere solo un fulmine, visto che la sovratensione può essere generata anche da una manovra elettrica sulla rete.
Cosa sapere
Due sono le cose da sapere. La prima che esiste una carta d’Italia che dice quanti sono i fulmini caduti ogni anno per ogni chilometro quadrato (Ng) in modo da realizzare correttamente un sistema contro i fulmini.
La seconda è che ci sono dispositivi adatti ad ogni tipo di sovratensione per cui la loro conoscenza è indispensabile per ottenere un impianto a norma.
E va aggiunta una terza “cosuccia”: ci sono norme da conoscere che si occupano di limitatori di tensione.
I vari tipi
Ad ogni modo gli SPD (la sigla sta per Surge Protection Device, limitatore di sovratensione o scaricatore) si dividono in linea di massima in tre classi:
- quelli che utilizzano spinterometri (a commutazione)
- quelli che utilizzano varistori (a limitazione
- i misti.
Va citata la Norma CEI 37-8 che individua tre tipi (1, 2 e 3) in base alle sollecitazioni termiche a cui possono essere sottoposti. Infine va citata la CEI 64-8, che prevede tre tipologie: A, B e C, in base al fatto (in estrema sintesi) che esista connessione o meno tra neutro e PE.
Bisogna approfondire
Il discorso sarebbe lungo ma la brevità del testo non lo consente: certo è che un bravo installatore trova il tempo per formarsi e per utilizzare il componente più adatto per il suo impianto. Una sovratensione arriva all’istante, la preparazione per evitarne i danni rimane.