Il settore energetico italiano sta affrontando un cambiamento strutturale con la fine imminente del meccanismo dello Scambio sul Posto (SSP), sancita dalla deliberazione ARERA 78/2025/R/efr.

Il settore energetico italiano sta affrontando un cambiamento strutturale con la fine imminente del meccanismo dello Scambio sul Posto (SSP), sancita dalla deliberazione ARERA 78/2025/R/efr. A partire da fine settembre 2025, il SSP non sarà più disponibile, e l’attenzione si sposta verso l’autoconsumo e il Ritiro Dedicato (RID). In questo contesto, lo storage di grande taglia (oltre 1 MWh) emerge come tecnologia strategica per il settore terziario e industriale, fondamentale per ottimizzare l’autoconsumo, ridurre i costi, garantire continuità operativa e partecipare al mercato dei servizi di rete.
Le principali motivazioni economiche e tecniche a favore dello storage includono la volatilità dei prezzi dell’energia, il bisogno di coprire i consumi serali, il peak shaving, e l’adeguamento alle nuove normative. Le tecnologie più promettenti per sistemi di accumulo oltre il MWh includono batterie agli ioni di litio, sodio-zolfo, batterie a flusso e soluzioni meccaniche o termiche.
Parallelamente, nuove normative tecniche (CEI 0-21, CEI 0-16, IEC TS 62933-2-3) e linee guida antincendio impongono competenze aggiornate per progettisti e installatori, aprendo nuove opportunità di business. I contesti più interessanti includono grandi edifici pubblici, industria energivora, logistica e aziende con impianti FER sovradimensionati.
Lo storage non è più un’opzione futura, ma una realtà già attiva che richiede visione, formazione e capacità di integrare tecnologie avanzate nella nuova era dell’energia distribuita e flessibile.
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