Il quadro BT, pur tenuto conto della definizione offerta dalla norma: “Combinazione di uno o più apparecchi di protezione e manovra per bassa tensione, con eventuali dispositivi di comando, misura, protezione e regolazione con tutte le interconnessioni elettriche e meccaniche interne, compresi gli elementi strutturali”, non è un impianto.
Esso è un componente finito dell’impianto
di cui fa parte che risponde, come
ogni componente, a precise norme
di prodotto.
Ne consegue, rispetto al
DM n. 37/08 che si applica agli impianti
e non ai componenti, che l’installatore
si limita ad inserire nell’elenco/relazione
con tipologie dei materiali, previsto
in allegato alla dichiarazione di conformità,
il componente quadro di cui avrà
cura di chiedere al costruttore l’attestato
di conformità alla norma (al pari di
quanto può essere richiesto per gli altri
componenti dell’impianto).
Quando
l’installatore costruisce anche il quadro
deve dichiarare di averlo costruito
conformemente alla norma quadri e di
aver utilizzato componenti a regola
d’arte.
Nel processo di progettazione
e costruzione del quadro è essenziale
conoscere i compiti dei soggetti implicati
e, conseguentemente, le relative
responsabilità.
I principali soggetti che
entrano in gioco nella progettazione e
costruzione del quadro sono:
-il progettista dell’impianto elettrico e
il progettista quadrista;
-il costruttore/assemblatore del
quadro;
-l’installatore del quadro nell’impianto;
-il costruttore dei componenti (compresa
la carpenteria e le barre).
Il progettista dell’impianto, figura prevista
dal DM n. 37/08, non interviene
nel progetto del quadro.
Il suo compito
si arresta all’entrata e riprende all’uscita
dello stesso.
Dal suo punto di vista,
infatti, il quadro è semplicemente un
nodo dell’impianto di cui egli tra l’altro
progetta la sezione dei cavi d’entrata
e di uscita.
È però indispensabile che
fornisca i dati d’impianto con cui progettare
il quadro che in linea di massima
sono riconducibili:
-allo schema elettrico del quadro;
-alle grandezze nominali dell’impianto
(tensioni, correnti, correnti corto
circuito, fattore di contemporaneità,
eccetera);
-alle apparecchiature/dispositivi;
-al grado di protezione IP richiesto;
-agli ingombri;
-alle condizioni d’installazione e ambientali.
Partendo comunque da un sistema di quadri, definito come: “gamma completa di componenti meccanici ed elettrici (involucri, barre, unità funzionali...), definita dal costruttore originale, che possono essere assemblati in accordo con le istruzioni del costruttore originale per ottenere quadri differenti”, rappresentato in un catalogo commerciale, si distinguono i costruttori di quadri importanti a livello industriale (ossia anche con proprie linee di prodotto) e gli assemblatori artigianali.
I primi in genere coincidono con i costruttori originali (vedasi definizione), mentre i secondi procedono, partendo da un quadro similare ufficializzato da un catalogo commerciale che eccede, per l’insieme delle dimensioni tecniche che lo caratterizzano (sia meccaniche/geometriche, sia elettriche) i parametri tecnici e le informazioni d’impianto, attenendosi alle istruzioni fornite dal costruttore originale.
Se si tratta
di un sistema completo in kit montaggio
prestabilito, il quadro sarà
conforme senza la riproposizione di
prove e/o calcoli.
L’assemblatore, oltre
alle istruzioni di montaggio dei
vari componenti, deve verificare la
tenuta alle principali sollecitazioni
previste in esercizio, trattandosi di
un quadro derivato dall’originale.
È
questa la ragione per cui ha la responsabilità
del quadro finito e deve dimostrare l’avvenuta integrazione a
regola d’arte dei diversi componenti
rispetto alle 12 caratteristiche prestazionali
di cui alla tabella D1.
L’installatore dell’impianto collega il
quadro all’impianto (collegamento alle
sbarre, alle morsettiere…).
Ne prende
quindi visione e in qualche modo ne verifica
la funzionalità rispetto ad alcune
delle condizioni poste dal progettista
dell’impianto (posizionamento, tarature,
accessibilità per la manutenzione...),
riceve dal costruttore del quadro
e successivamente consegna, unitamente
alla dichiarazione di conformità
di cui al DM n. 37/08, il libretto di uso
e manutenzione al committente.
I componenti del quadro possono avere
provenienza e produzione diversa.
I costruttori in ogni caso sono tenuti
all’osservanza delle norme che regolano
la commercializzazione nell’area di
libero scambio europeo.
In tal senso
devono essere rispettate le Direttive
europee citate in precedenza, in particolare
la Direttiva BT.
Le marcature CE
di detti componenti sono distinte da
quelle del quadro.