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Distributore

Responsabilità dei soggetti implicati

Pubblicato: 17 novembre 2012 Categoria: Altro

Il quadro BT, pur tenuto conto della definizione offerta dalla norma: “Combinazione di uno o più apparecchi di protezione e manovra per bassa tensione, con eventuali dispositivi di comando, misura, protezione e regolazione con tutte le interconnessioni elettriche e meccaniche interne, compresi gli elementi strutturali”, non è un impianto.

Esso è un componente finito dell’impianto di cui fa parte che risponde, come ogni componente, a precise norme di prodotto.
Ne consegue, rispetto al DM n. 37/08 che si applica agli impianti e non ai componenti, che l’installatore si limita ad inserire nell’elenco/relazione con tipologie dei materiali, previsto in allegato alla dichiarazione di conformità, il componente quadro di cui avrà cura di chiedere al costruttore l’attestato di conformità alla norma (al pari di quanto può essere richiesto per gli altri componenti dell’impianto).

Quando l’installatore costruisce anche il quadro deve dichiarare di averlo costruito conformemente alla norma quadri e di aver utilizzato componenti a regola d’arte.
Nel processo di progettazione e costruzione del quadro è essenziale conoscere i compiti dei soggetti implicati e, conseguentemente, le relative responsabilità.
I principali soggetti che entrano in gioco nella progettazione e costruzione del quadro sono:
-il progettista dell’impianto elettrico e il progettista quadrista;
-il costruttore/assemblatore del quadro;
-l’installatore del quadro nell’impianto;
-il costruttore dei componenti (compresa la carpenteria e le barre).

Il progettista dell’impianto, figura prevista dal DM n. 37/08, non interviene nel progetto del quadro.
Il suo compito si arresta all’entrata e riprende all’uscita dello stesso.
Dal suo punto di vista, infatti, il quadro è semplicemente un nodo dell’impianto di cui egli tra l’altro progetta la sezione dei cavi d’entrata e di uscita.
È però indispensabile che fornisca i dati d’impianto con cui progettare il quadro che in linea di massima sono riconducibili:
-allo schema elettrico del quadro;
-alle grandezze nominali dell’impianto (tensioni, correnti, correnti corto circuito, fattore di contemporaneità, eccetera);
-alle apparecchiature/dispositivi;
-al grado di protezione IP richiesto;
-agli ingombri;
-alle condizioni d’installazione e ambientali.

Partendo comunque da un sistema di quadri, definito come: “gamma completa di componenti meccanici ed elettrici (involucri, barre, unità funzionali...), definita dal costruttore originale, che possono essere assemblati in accordo con le istruzioni del costruttore originale per ottenere quadri differenti”, rappresentato in un catalogo commerciale, si distinguono i costruttori di quadri importanti a livello industriale (ossia anche con proprie linee di prodotto) e gli assemblatori artigianali.

I primi in genere coincidono con i costruttori originali (vedasi definizione), mentre i secondi procedono, partendo da un quadro similare ufficializzato da un catalogo commerciale che eccede, per l’insieme delle dimensioni tecniche che lo caratterizzano (sia meccaniche/geometriche, sia elettriche) i parametri tecnici e le informazioni d’impianto, attenendosi alle istruzioni fornite dal costruttore originale.

Se si tratta di un sistema completo in kit montaggio prestabilito, il quadro sarà conforme senza la riproposizione di prove e/o calcoli.
L’assemblatore, oltre alle istruzioni di montaggio dei vari componenti, deve verificare la tenuta alle principali sollecitazioni previste in esercizio, trattandosi di un quadro derivato dall’originale.
È questa la ragione per cui ha la responsabilità del quadro finito e deve dimostrare l’avvenuta integrazione a regola d’arte dei diversi componenti rispetto alle 12 caratteristiche prestazionali di cui alla tabella D1.
L’installatore dell’impianto collega il quadro all’impianto (collegamento alle sbarre, alle morsettiere…).
Ne prende quindi visione e in qualche modo ne verifica la funzionalità rispetto ad alcune delle condizioni poste dal progettista dell’impianto (posizionamento, tarature, accessibilità per la manutenzione...), riceve dal costruttore del quadro e successivamente consegna, unitamente alla dichiarazione di conformità di cui al DM n. 37/08, il libretto di uso e manutenzione al committente.

I componenti del quadro possono avere provenienza e produzione diversa.
I costruttori in ogni caso sono tenuti all’osservanza delle norme che regolano la commercializzazione nell’area di libero scambio europeo.
In tal senso devono essere rispettate le Direttive europee citate in precedenza, in particolare la Direttiva BT.
Le marcature CE di detti componenti sono distinte da quelle del quadro.