Sentenza per infortunio mortale per folgorazione elettrica in una cabina MT/BT
Ricordiamo che il riferimento legislativo che impone l’esposizione di uno schema aggiornato dell’impianto della cabina al suo interno, è il DPR 547/55, all’art. 337 (Esposizione schema dell’impianto): “Nelle officine e cabine elettriche deve essere permanentemente esposto uno schema dell’impianto, con chiare indicazioni relative alle connessioni ed alle apparecchiature essenziali”.
Questi i passi più significativi della sentenza, che richiamano il rapporto di causalità tra esposizione dello schema ed infortunio:
“L’esposizione dello schema dell’impianto all’interno della cabina elettrica è prevista (per il disposto dell’art. 337, DPR n.547/1955) proprio per consentire ai lavoratori di rendersi conto delle connessioni ed evitare quindi il rischio di folgorazioni”.
La sentenza, inoltre esclude che “bastino le istruzioni del datore di lavoro (o dei dirigenti o preposti), perché la gravità del rischio impone che i lavoratori ad esso esposti siano sempre in grado di controllare lo schema” e nel contempo nega che “se anche lo schema fosse stato disponibile non si ha la prova che sarebbe stato utilizzato”. Per la Corte di Cassazione infatti “questa ipotesi è formulata in via del tutto congetturale e non vale ad escludere la natura condizionante dell’omissione”.
Poi ancora “L’obbligato ha omesso di predisporre la misura di cautela necessaria che avrebbe messo a disposizione uno strumento essenziale per evitare il verificarsi di incidenti e con questa condotta ha posto in essere una condizione necessaria dell’evento. La non utilizzazione di uno strumento di cautela messo a disposizione del lavoratore (e salvo che non sia configurabile un omesso controllo) potrebbe avere rilievo discriminante, ed essere considerato una causa sopravvenuta da sola idonea ad interrompere il rapporto di causalità, solo se lo schema corretto fosse stato affisso e non utilizzato ma non è corretto affermare congetturalmente questa astratta possibilità per escludere il nesso di condizionamento”.