Seleziona il distributore

Seleziona il distributore che desideri utilizzare per il tuo carrello.

Distributore

Pressatura e vuoto

Pubblicato: 8 maggio 2012 Categoria: Altro
Pressatura e vuoto
Pressatura

Una volta finita l’installazione con il collegamento idraulico delle unità esterna ed interna, si deve (o si dovrebbe) procedere alla pressatura dell’impianto, utilizzando azoto alla pressione di almeno 20 bar per l’R22 o l’R407C oppure di 30 bar per l’R410. Nei piccoli impianti, il tempo e il relativo costo, oltre alla non sempre disponibilità dell’azoto, non permettono il controllo della tenuta con la pressatura, ma si fa con la verifica del vuoto e con la ricerca delle eventuali perdite. Negli impianti multisplit con tubazioni estese o che hanno richiesto saldature, è sempre meglio pressare l’impianto perché il controllo della tenuta dell’impianto con il vuoto non è una garanzia sufficiente.


Vuoto

Nei sistemi split con attacco a cartella, il gas refrigerante si trova nell’unità esterna (racchiuso mediante due rubinetti), mentre l’unità interna viene normalmente fornita pressurizzata, con aria secca oppure azoto, che si perde nel momento di allacciamento delle tubazioni, lasciando quindi entrare l’aria umida dell’ambiente. Per il buon funzionamento dell’impianto, l’aria presente nelle tubazioni e nell’unità interna va completamente tolta, tramite la pompa del vuoto, collegata all’attacco di servizio di bassa pressione (valvola sul rubinetto di aspirazione, quasi sempre il solo esistente) (figura 14).

I vari sistemi empirici di sfiato - usando lo stesso refrigerante contenuto nell’unità esterna - non danno la sicurezza della totale fuoriuscita dell’aria ma, al contrario, assicurano una, seppur piccola, perdita di gas refrigerante. Si ricorda che la normativa europea vieta lo scarico in atmosfera dei gas refrigeranti. Per rispettare le norme e per fare un lavoro a regola d’arte è quindi indispensabile usare la pompa del vuoto. Nel caso di intervento sull’unità esterna (normalmente effettuato dal servizio di assistenza tecnica della casa) per perdite o rottura del compressore, una volta effettuata la riparazione il vuoto va fatto su tutto il circuito frigorifero, compreso lo stesso compressore.

Per stabilire quando il vuoto è sufficiente non basta un vacuometro meccanico, che non ha la sensibilità di misurare il grado di vuoto che dobbiamo raggiungere (350÷500 micron), ma si deve ricorrere ad uno strumento elettronico, costoso e delicato. Date queste ultime caratteristiche, normalmente si ricorre all’esperienza pratica, facendo il vuoto a tempo (in funzione della lunghezza e dei diametri delle tubazioni), ascoltando il rumore della pompa e non avendo fretta di smettere.

A titolo di esempio, per un sistema monosplit da 9000 Btu/h, con una distanza di 10m tra unità esterna e quella interna, utilizzando una pompa a doppio stadio da 50 litri/min, sono sufficienti 20÷25 min. Lasciare in funzione la pompa per un tempo superiore non fa assolutamente male, anzi garantisce una maggior sicurezza per quanto riguarda l’eliminazione dell’umidità.

Qualora si tratti di un multisplit multicircuito l’operazione di vuoto va ripetuta per ogni circuito.