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L\'impianto utilizzatore

Pubblicato: 30 agosto 2012 Categoria: Altro
L\'impianto utilizzatore
Il progetto, la costruzione, la manutenzione, la riparazione e l’esercizio dell’intero impianto utilizzatore sono ovviamente di pertinenza dell’utente.

Il cavo di collegamento
Una delle principali novità introdotte dalla nuova prescrizione DK 5600 consiste nella sezione minima del cavo di collegamento Mt, la quale è fissata a 95 mm2 (rame) (precedentemente veniva chiesta una sezione almeno pari a 50 mm2)3.
La sezione di 95 mm2 consente infatti di sopportare le sollecitazioni termiche (integrale di Joule) in caso di cortocircuito nelle condizioni più gravose, le quali però difficilmente si verificano nella realtà. Ciò comporta, in generale, un sovradimensionamento del cavo rispetto alle reali esigenze installative.
Allo stato attuale, si segnala la difficoltà a reperire sul mercato un cavo di tale sezione, finora non prevista dai costruttori.

Il dispositivo generale (DG)
A partire dal lato dell’alimentazione, il dispositivo generale è costituito da un sezionatore tripolare abbinato ad un interruttore automatico (con potere di interruzione almeno pari a 12,5 kA), azionato dalla protezione generale (figura 3).
Se l’interruttore è di tipo estraibile (norma Cei En 60298), il sezionatore può ovviamente essere omesso.
Da segnalare come non sia più ammesso il ricorso ad un semplice interruttore di manovra- sezionatore combinato con fusibili, la cui installazione era precedentemente consentita nel caso di trasformatori con potenza fino a 400 kVA.

La protezione generale (PG)
L’utente deve installare un sistema di protezione, costituito da relè alimentati da riduttori di corrente, che garantiscano la protezione di massima corrente e la protezione contro i guasti a terra.
Poiché l’Enel, durante il normale esercizio della propria rete, può cambiarne lo stato del neutro, è necessario che le protezioni per i guasti a terra di cui è dotato l’impianto del cliente siano in grado di funzionare indipendentemente dallo stato del neutro.
Naturalmente, ogni volta che lo stato del neutro cambia l’Enel deve informare tutti i suoi clienti, dal momento che il passaggio da isolato a compensato (o viceversa) influisce sull’impianto di terra e sulle protezioni generali.
La protezione di massima corrente deve essere realizzata almeno su due fasi mediante relè di tipo unipolare (51) a tempo indipendente, a due soglie di intervento.
Tale protezione deve essere alimentata da riduttori di corrente che garantiscano il corretto funzionamento per correnti fino a 10 kA, ad esempio TA unificati Enel 300/5 o 300/1 con classe di precisione 10P30.
La protezione contro i guasti a terra è in genere garantita con un relè a massima corrente omopolare (51N). In casi particolari può essere necessario un relè di terra direzionale (67).4 La protezione di massima corrente omopolare deve essere alimentata da un riduttore di corrente (TA) toroidale omopolare con rapporto 100/1 e prestazioni almeno equivalenti alla classe di precisione 5P20 (per garantire il corretto funzionamento del relè anche in caso di doppio guasto monofase).
Per la protezione direzionale sono necessari anche riduttori di tensione (TV) collegati rigidamente alle sbarre di media tensione. Tali TV devono avere classe di precisione almeno 6p, fattore di tensione 1.9 per 30 s e rapporto di trasformazione tale da garantire 100 V ai terminali dei secondari collegati a triangolo aperto, in caso di guasto monofase franco a terra.
La tabella 2 riassume le caratteristiche della protezione generale che l’utente deve installare.

Tabella 2 - Caratteristiche della protezione generale
Caratteristiche dell\'impianto di utente
Dispositivo generale
Protezione generale
Massima corrente di guasto
Lunghezza della linea
Trasformatori MT / BT
MT in cavo
Numero
Potenza
< 500 m
≥ 1
Vedere quanto specificato
per i locali
di consegne
e di misura
Interruttore
51
10000 A
51 N
2000 A
Qualunque altra situazione
 
Interruttore
51
10000 A
 
67 e 51 N
500 A - 2000 A


3Può essere prevista anche l’installazione di un trasformatore MT/BT da adibire all’alimentazione della rete pubblica di bassa tensione.
4Il cavo di collegamento, comprese le sue terminazioni, è di competenza dell’utente e deve essere il più corto possibile.