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L’impianto elettrico nel terziario

Pubblicato: 27 maggio 2012 Categoria: Altro
L’impianto elettrico nel terziario

Le strutture commerciali di superficie superiore a 400 m², sono oggetto del D.M. 27-7- 2010.

Nel D.M. sono dettate le disposizioni, ai fini antincendio, “per la progettazione, la costruzione e l’esercizio delle attività commerciali all’ingrosso o al dettaglio, ivi compresi i centri commerciali, aventi superficie lorda, comprensiva di servizi e depositi, nonché degli spazi comuni coperti, superiore a 400 m²”.
Queste strutture compaiono anche al numero 87 del D.M. 16-2-1982, "Attività soggette alle visite di prevenzione incendi", che le assoggetta all\'esame e al parere preventivo del comando provinciale dei vigili del fuoco e il cui esercizio è soggetto a visita e controllo ai fini del rilascio del "Certificato di prevenzione incendi" (Cpi) e a sistematiche visite successive con una periodicità di 6 anni.

Ai fini dell\'impianto elettrico le grandi strutture commerciali devono pertanto essere classificate come luoghi a maggiore rischio in caso d\'incendio.
Gli impianti elettrici ai fini della prevenzione degli incendi, secondo il D.M. 27-07-2010, devono possedere le seguenti caratteristiche:
- non costituire causa primaria di incendio o di esplosione;
- non fornire alimento o via privilegiata di propagazione degli incendi;
- il comportamento al fuoco della membratura deve essere compatibile con la specifica destinazione d\'uso dei singoli locali (l\'ossatura strutturale, come travi, pilastri e muri portanti, deve avere un comportamento al fuoco compatibile con la destinazione d\'uso);
- essere suddivisi in modo che un eventuale guasto non provochi la messa fuori servizio dell\'intero sistema, garantendo comunque la sicurezza dei soccorritori;
- disporre di apparecchi di manovra ubicati in posizioni "protette" e riportare chiare indicazioni dei circuiti cui si riferiscono.

L\'impianto di illuminazione deve essere ripartito su più circuiti (almeno due). Tutti i comandi fondamentali all\'esercizio normale dell\'impianto elettrico devono essere collocati in modo che non possano essere manovrati indebitamente. Deve essere curata la selettività, sia nei confronti dei cortocircuiti sia dei guasti a terra.
E\' richiesta un\'alimentazione di sicurezza che deve essere automatica ad interruzione breve, non superiore a 0,5 s, per gli impianti di illuminazione di sicurezza, allarme e rivelazione, e ad interruzione media, non superiore a 15 s, per l\'impianto di diffusione sonora, il sistema di controllo fumi e gli ascensori antincendio.
Deve essere alimentato dalla sorgente autonoma di sicurezza anche l\'eventuale comando di apertura dell\'interruttore generale.

Gli accumulatori devono essere equipaggiati con un dispositivo automatico di carica tale da permettere una ricarica completa entro le 12 ore.
L\'autonomia di alimentazione deve essere di almeno 60 minuti per impianti di allarme, rivelazione, diffusione sonora e controllo fumi e 90 minuti per impianti di illuminazione di sicurezza e ascensori antincendio.
L\'impianto di illuminazione di sicurezza deve fornire almeno un livello di illuminazione di 10 lux ad un metro di altezza dal piano di calpestio lungo le vie di uscita, e non inferiore a 5 lux negli altri luoghi accessibili al pubblico.
Si possono utilizzare indifferentemente singole lampade autoalimentate oppure con alimentazione centralizzata.

Potrebbe essere necessaria anche un’alimentazione di riserva. In questo caso è consigliabile una sorgente autonoma, con un’autonomia di almeno 1 h, che intervenga automaticamente al pieno carico entro 15 s dall’interruzione dell’alimentazione principale.
Autonomie più lunghe sono in genere richieste dal committente in funzione del tipo di attività commerciale.
Il quadro generale deve essere collocato in un ambiente esterno all’area di vendita, in posizione segnalata, protetta dall’incendio e facilmente accessibile, possibilmente in un apposito locale in muratura non direttamente comunicante con i locali frequentati dal pubblico.

Quando i quadri elettrici generali sono installati in posizione non facilmente raggiungibile, si deve ricorrere a un comando di sgancio a distanza.
Per motivi di sicurezza deve essere sempre possibile, esclusi i circuiti di sicurezza, togliere tensione ai circuiti elettrici con manovre chiaramente segnalate e concentrate in un unico posto.
Questa operazione deve poter essere attuata anche dall’esterno o da un locale di disimpegno facilmente raggiungibile dall’esterno.

I quadri secondari, solo se strettamente necessario, possono essere installati anche nell’area di vendita, o in altri ambienti accessibili al pubblico purché dotati di porta chiusa a chiave.
Oltre al comando generale di emergenza sono richiesti dispositivi di arresto particolari per scale mobili e ascensori.
Potrebbe essere richiesta dai vigili del fuoco l’installazione d’impianti di segnalazione incendi e, in alcuni casi, di impianti di estinzione automatica.
Se nella struttura, come normalmente accade, sono presenti mobili elettrificati la norma di riferimento è la Cei 64-11, Impianti elettrici dei mobili.


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