
Le strutture commerciali di superficie superiore a 400 m², sono oggetto del D.M. 27-7- 2010.
Nel D.M. sono dettate le disposizioni,
ai fini antincendio, “per
la progettazione, la costruzione e
l’esercizio delle attività commerciali
all’ingrosso o al dettaglio, ivi compresi
i centri commerciali, aventi superficie
lorda, comprensiva di servizi
e depositi, nonché degli spazi comuni
coperti, superiore a 400 m²”.
Queste
strutture compaiono anche al numero
87 del D.M. 16-2-1982, "Attività
soggette alle visite di prevenzione
incendi", che le assoggetta all\'esame
e al parere preventivo del
comando provinciale dei vigili del
fuoco e il cui esercizio è soggetto
a visita e controllo ai fini del rilascio
del "Certificato di prevenzione
incendi" (Cpi) e a sistematiche
visite successive con una periodicità di 6 anni.
Ai fini dell\'impianto elettrico le
grandi strutture commerciali devono
pertanto essere classificate
come luoghi a maggiore rischio in
caso d\'incendio.
Gli impianti elettrici ai fini della
prevenzione degli incendi, secondo
il D.M. 27-07-2010, devono possedere
le seguenti caratteristiche:
- non costituire causa primaria di incendio
o di esplosione;
- non fornire alimento o via privilegiata
di propagazione degli incendi;
- il comportamento al fuoco della
membratura deve essere compatibile
con la specifica destinazione
d\'uso dei singoli locali (l\'ossatura
strutturale, come travi, pilastri e
muri portanti, deve avere un comportamento
al fuoco compatibile
con la destinazione d\'uso);
- essere suddivisi in modo che un
eventuale guasto non provochi la
messa fuori servizio dell\'intero sistema,
garantendo comunque la sicurezza
dei soccorritori;
- disporre di apparecchi di manovra
ubicati in posizioni "protette" e riportare
chiare indicazioni dei circuiti
cui si riferiscono.
L\'impianto di illuminazione deve
essere ripartito su più circuiti (almeno
due). Tutti i comandi fondamentali all\'esercizio normale dell\'impianto
elettrico devono essere
collocati in modo che non possano
essere manovrati indebitamente.
Deve essere curata la selettività,
sia nei confronti dei cortocircuiti sia dei guasti a terra.
E\' richiesta un\'alimentazione di sicurezza che deve essere automatica ad
interruzione breve, non superiore a
0,5 s, per gli impianti di illuminazione
di sicurezza, allarme e rivelazione,
e ad interruzione media, non
superiore a 15 s, per l\'impianto di
diffusione sonora, il sistema di controllo
fumi e gli ascensori antincendio.
Deve essere alimentato dalla
sorgente autonoma di sicurezza anche
l\'eventuale comando di apertura
dell\'interruttore generale.
Gli accumulatori devono essere equipaggiati
con un dispositivo automatico
di carica tale da permettere una
ricarica completa entro le 12 ore.
L\'autonomia di alimentazione deve
essere di almeno 60 minuti per impianti
di allarme, rivelazione, diffusione
sonora e controllo fumi e 90
minuti per impianti di illuminazione
di sicurezza e ascensori antincendio.
L\'impianto di illuminazione di
sicurezza deve fornire almeno un
livello di illuminazione di 10 lux ad
un metro di altezza dal piano di calpestio
lungo le vie di uscita, e non
inferiore a 5 lux negli altri luoghi accessibili al pubblico.
Si possono
utilizzare indifferentemente singole
lampade autoalimentate oppure
con alimentazione centralizzata.
Potrebbe essere necessaria anche
un’alimentazione di riserva. In questo
caso è consigliabile una sorgente
autonoma, con un’autonomia di
almeno 1 h, che intervenga automaticamente
al pieno carico entro
15 s dall’interruzione dell’alimentazione
principale.
Autonomie più
lunghe sono in genere richieste dal
committente in funzione del tipo
di attività commerciale.
Il quadro generale deve essere collocato
in un ambiente esterno all’area
di vendita, in posizione segnalata,
protetta dall’incendio e facilmente
accessibile, possibilmente in un
apposito locale in muratura non direttamente
comunicante con i locali
frequentati dal pubblico.
Quando
i quadri elettrici generali sono installati
in posizione non facilmente
raggiungibile, si deve ricorrere a un
comando di sgancio a distanza.
Per
motivi di sicurezza deve essere sempre
possibile, esclusi i circuiti di sicurezza,
togliere tensione ai circuiti
elettrici con manovre chiaramente
segnalate e concentrate in un unico
posto.
Questa operazione deve
poter essere attuata anche dall’esterno
o da un locale di disimpegno
facilmente raggiungibile dall’esterno.
I quadri secondari, solo
se strettamente necessario, possono
essere installati anche nell’area
di vendita, o in altri ambienti accessibili
al pubblico purché dotati
di porta chiusa a chiave.
Oltre al comando generale di emergenza
sono richiesti dispositivi di
arresto particolari per scale mobili
e ascensori.
Potrebbe essere richiesta dai vigili
del fuoco l’installazione d’impianti
di segnalazione incendi e, in alcuni
casi, di impianti di estinzione automatica.
Se nella struttura, come
normalmente accade, sono presenti
mobili elettrificati la norma di riferimento
è la Cei 64-11, Impianti
elettrici dei mobili.
