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Le nuove tipologie di quadri

Pubblicato: 24 gennaio 2012 Categoria: Altro
Le nuove tipologie di quadri
In generale per quadro elettrico s’intende un insieme di elementi di supporto, di apparecchi di manovra, di misura, di regolazione e di protezione completamente montati e interconnessi elettricamente che realizzano un determinato circuito elettrico.
I quadri a Mt non sono più classificati in relazione alla compartimentazione11, all’isolamento, all’impiego e alla sicurezza del personale che non sempre risultavano precise e chiare al fine delle necessarie comparazioni fra le varie soluzioni adottabili sul piano industriale.

Ora i quadri sono classificati in base:
• alla compartimentazione intesa come accessibilità;
• al livello di continuità di servizio che si riesce a mantenere a seguito di un intervento di accesso al quadro per l’effettuazione di lavori. In pratica è stato introdotto il parametro manutentabilità del quadro in funzione della continuità di servizio dell’impianto e conseguentemente la categoria di perdita di continuità del servizio, indicata con l’acronimo Lsc: Loss-service-continuity (perdita continuità del servizio).
Categoria che definisce la possibilità di mantenere sotto tensione altri compartimenti o unità funzionanti quando un compartimento del circuito principale è aperto;
• alle segregazioni tra le parti attive ed un compartimento accessibile aperto;
• ai rischi di incendio ed alle conseguenze meccaniche ed elettriche in caso di un arco interno durante il normale funzionamento.
Un quadro a Mt è composto di unità funzionali che realizzano un determinato schema. Le unità funzionali sono a loro volta suddivise in compartimenti12. In figura 2 il quadro Mt rappresentato a titolo di esempio è costituito da due unità funzionali.
L’unità L, espleta la specifica funzione di sezionare il cavo a (arrivo) che alimenta l’impianto, mentre l’unità U, espleta la funzione di sezionamento dei trasformatori di misura e del cavo u d’alimentazione dell’utente.

I compartimenti assicurano un determinato grado di protezione verso le parti attive in tensione e meccanica verso organi in movimento. Sono fra loro tenuti separati da diaframmi13 (art. 3.108), aventi grado di protezione IP2X, che possono essere di classe:
• PM (Partitions-Metallic), se costituiti da materiale completamente metallico continuo destinato ad essere messo a terra;
• PI (Partitions-Insulating - anche solo una delle segregazioni tra i vani interni al quadro è in materiale isolante), se costituiti da materiale isolante.
Nell’Allegato C, già richiamato, sono fornite le note esplicative che illustrano la classificazione dei quadri secondo le categorie della perdita della continuità del servizio (art. 3.131) in caso di accesso (per lavori o altro).
• Lsc1: tutte le unità funzionali costituenti il quadro o parte di esse devono essere messe fuori servizio mediante sezionamento esterno al quadro (è il caso di un quadro con un solo compartimento senza segregazioni che contiene le sbarre, gli interruttori o i sezionatori e i cavi).
• Lsc2 A: alcune delle unità funzionali che compongono il quadro possono rimare in tensione quando si accede ad una di esse; ciò presuppone l’esistenza di due compartimenti per ciascuna unità funzionale come rappresentato in figura 3.
Si può notare che l’accesso al compartimento cavi dell’unità funzionale U avviene lasciando in servizio l’unità funzionale L in quanto è assicurata la segregazione completa del compartimento sbarre.
La continuità del diaframma, in termini sia di grado di protezione che metallica, è garantita dalla posizione che assume l’Ims quando è aperto. In questo senso un quadro di categoria Lsc2 A è riconducibile al vecchio quadro protetto.
• Lsc2 B: tutte le unità funzionali e tutti i compartimenti del quadro possono rimanere in servizio; ciò presuppone l’esistenza di tre compartimenti, per ognuna delle unità funzionali, segregati: uno per le sbarre, uno per l’interruttore/sezionatore e un altro per il cavo (figura 4).
I cavi, se non intestati con terminali con innesto a spina contatto, possono rimanere in tensione di “ritorno” da cabine adiacenti.
L’interruttore è di tipo estraibile, art. 3.125, per cui può essere una posizione nella quale assicura una distanza di sezionamento o una segregazione metallica fra i contatti aperti, sempre rimanendo meccanicamente connesso all’involucro.
Questa categoria è riconducibile al precedente quadro definito di tipo blindato. Ovviamente l’accesso al compartimento sbarre (per le categorie Lsc2A e Lsc2 B) comporta necessariamente la messa fuori tensione di altre unità funzionali o anche di tutto il quadro.
Nella figura 5 è sintetizzato il criterio di classificazione per categorie Lsc dei nuovi quadri a Mt.

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