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La nuova CEI EN 60204-1 e la protezione differenziale delle “Prese per accessori”

Pubblicato: 19 febbraio 2020 Categoria: News Costruttori

Come ottenere la conformità al nuovo standard tecnico – senza modificare l’ingombro dei componenti.

La nuova CEI EN 60204-1 e la protezione differenziale delle “Prese per accessori”

I dispositivi di protezione differenziale sono obbligatori ormai da molti anni in molte situazioni installative, a protezione delle prese la IEC 60364 (CEI 64-8) richiede da tempo l’impiego di un differenziale ad alta sensibilità come misura di protezione addizionale contro i contatti diretti. Questo perché errori di cablaggio nell'installazione, problemi legati all’isolamento danneggiato, dispositivi difettosi o persino lavori impropri sugli impianti elettrici possono risultare causa di situazioni pericolose per le persone. I dispositivi differenziali sono in grado di garantire un elevato grado di sicurezza andando a disconnettere automaticamente l’alimentazione del circuito sorvegliato nel caso di correnti di guasto verso terra.

Nel recente aggiornamento della CEI EN 60204-1 "Sicurezza del macchinario – Equipaggiamento elettrico delle macchine – Parte 1: Regole generali” (CEI 44-5) del dicembre 2018, i normatori hanno introdotto nel paragrafo 15.1 ("Prese per accessori") l’obbligo di adozione di una protezione differenziale con corrente differenziale nominale non superiore a 30mA destinato alla protezione dei circuiti che alimentano le prese con corrente non superiore a 20A

Grazie ai nuovi magnetotermici differenziali compatti 5SV1 è possibile ottemperare a questa richiesta senza dover andare a modificare l’ingombro modulare complessivo dei dispositivi di protezione attualmente impiegati.

Oltre all’adozione del dispositivo differenziale ad alta sensibilità da installare a protezione delle prese ausiliarie, lo standard tecnico indica comunque l’obbligo di garantire per tutto l’equipaggiamento elettrico -che parte dai morsetti di alimentazione della macchina- la protezione contro i contatti indiretti (nella nuova edizione chiamata “protezione in caso di guasto”). Nell’articolo 6.3.3 sono indicati, in funzione del sistema di gestione del neutro del sistema che alimenterà la macchina, le misure impiegabili, tra cui compaiono i dispositivi di protezione differenziale.

La nuova normativa introduce inoltre, sempre nello stesso articolo, la possibilità di utilizzare dispositivi di monitoraggio della corrente differenziale (RCM secondo CEI EN 62020) al fine di migliorare manutenzione preventiva. È importante segnalare che questi dispositivi non possono considerarsi protezioni differenziali, per cui non concorrono ad assolvere all’obbligo della protezione in caso di guasto.

 

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