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La funzionalità master-slave dei rifasatori MULTImatic: modularità e flessibilità di utilizzo

Pubblicato: 7 aprile 2021 Categoria: Guide e approfondimenti

Le apparecchiature standard delle famiglie MULTImatic vengono realizzate con la filosofia master-slave quando la potenza reattiva richiesta è superiore a quella che può essere racchiusa in una sola colonna. Vediamo come funziona e quali sono i vantaggi.

La funzionalità master-slave dei rifasatori MULTImatic: modularità e flessibilità di utilizzo

Le due o più colonne da cui è composto il MULTImatic sono sostanzialmente identiche dal punto di vista elettrico e meccanico, l’unica differenza è la parametrizzazione del regolatore RPC 8BGA a bordo di ciascuna: un regolatore è parametrizzato per comandare (master) mentre l’altro (o gli altri) è parametrizzato per obbedire (slave). Le due (o più) colonne dialogano via doppino RS485, fornito a corredo, che dovrà essere cablato in campo.

Ogni colonna è dotata di proprio organo di manovra, da collegarsi con cablaggio di potenza.

Il cablaggio del segnale amperometrico proveniente dal TA in campo dovrà essere realizzato solo per la colonna master.

Il cablaggio del segnale voltmetrico è già presente internamente a ciascuna colonna.

Alla prima messa in tensione, i parametri necessari al funzionamento (primario TA, lingua, data/ora) dovranno essere impostati solo sul regolatore della colonna master.

 

Vantaggi:

 

  • Le colonne possono essere installate affiancate (situazione tipica) ma possono essere installate anche in punti diversi della cabina, in funzione della disponibilità di interruttori sul power center e dello spazio libero in cabina. La massima distanza totale di collegamento tra il master ed i diversi slave è di 1000m.
  • Nel caso in cabina vengano aggiunte ulteriori utenze, che rendono insufficiente il rifasatore esistente, è possibile adeguare il rifasamento aggiungendo un’ulteriore colonna slave, realizzando il collegamento RS485 e riconfigurando i regolatori della/e colonna/e già in campo.
  • Nel caso in cabina vengano tolte delle utenze, rendendo superflua una (o più) colonne slave, queste potranno essere spostate in altre cabine, dopo aver riconfigurato il regolatore. Il regolatore di una colonna slave potrà essere riprogrammato sia per funzionare autonomamente, che per funzionare come master di un quadro di più colonne, che per funzionare come slave di un quadro già esistente.
  • Anche dove è richiesta una potenza rifasante molto elevata, il quadro di rifasamento realizzato con la funzionalità master-slave rimane molto più maneggevole, riducendo i rischi di danneggiamento in fase di trasporto e di messa a dimora: si tratterà infatti di movimentare una colonna alla volta. E’ possibile gestire fino a un master ed 8 slave, con potenza complessiva di diversi Mvar.
  • In impianti di grande potenza, dove il rifasamento fosse vitale per l’impianto, è possibile tenere una colonna come spare part di rapido utilizzo.
  • Le operazioni di consultazione e di gestione di un rifasatore master-slave di più colonne si effettuano sostanzialmente sul regolatore della colonna master: la conduzione del quadro è di fatto uguale a quella di un quadro monocolonna.
  • Se si verifica un allarme localizzato in una determinata colonna (ad esempio sovraccarico), le altre colonne rimangono in funzione; se si verifica un allarme generale (ad esempio microinterruzione della tensione), tutte le colonne vengono disattivate. Questo permette una maggiore continuità di funzionamento.

La riprogrammazione dei regolatori viene realizzata in modo molto semplice, mediante file forniti da ORTEA su chiavetta CX02.

Ove fosse preferibile, le apparecchiature costituite da più colonne possono comunque essere realizzate in versione “monoblocco”, con unico organo di manovra/protezione.

 

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