Pubblicato:
7 giugno 2012
Categoria:
Altro

Il relè si basa sull’utilizzo di una lamina bimetallica con differenti coefficienti di dilatazione termica. Il passaggio della corrente da controllare causa un riscaldamento del bimetallo che si deforma e provoca l’apertura del contatto elettrico.
La caratteristica di intervento di questo relè è a tempo inverso, in quanto il tempo di intervento è legato all’intensità della corrente e varia in funzione della temperatura (a caldo, a freddo). All’aumentare della corrente, diminuisce il tempo di intervento, in quanto la lamina impiega meno tempo per raggiungere la deformazione tale da provocare l’intervento del contatto.
Se la lamina parte dalla temperatura ambiente (intervento a freddo), occorre un certo tempo per l’intervento, mentre se la temperatura iniziale è maggiore perché il relè è già funzionante (intervento a caldo) occorrerà un salto termico inferiore, e quindi un tempo minore, per provocare l’intervento. Quindi per ogni valore di corrente esistono due tempi e, sulla curva tempo-corrente, due punti, uno superiore “a freddo”, ed uno inferiore “a caldo”: si ha in tal modo la curva di intervento a freddo e quella di intervento a caldo.
Pertanto la curva “a freddo” indica come varia il tempo di intervento tenendo conto solo dei valori della corrente di sovraccarico, mentre la curva “a caldo” considera anche l’effetto termico esercitato sul dispositivo dalla corrente di carico.
Il relè termico, naturalmente abbinato ad un apparecchio di manovra, è idoneo per la protezione dalla corrente di sovraccarico.
La caratteristica di intervento di questo relè è a tempo inverso, in quanto il tempo di intervento è legato all’intensità della corrente e varia in funzione della temperatura (a caldo, a freddo). All’aumentare della corrente, diminuisce il tempo di intervento, in quanto la lamina impiega meno tempo per raggiungere la deformazione tale da provocare l’intervento del contatto.
Se la lamina parte dalla temperatura ambiente (intervento a freddo), occorre un certo tempo per l’intervento, mentre se la temperatura iniziale è maggiore perché il relè è già funzionante (intervento a caldo) occorrerà un salto termico inferiore, e quindi un tempo minore, per provocare l’intervento. Quindi per ogni valore di corrente esistono due tempi e, sulla curva tempo-corrente, due punti, uno superiore “a freddo”, ed uno inferiore “a caldo”: si ha in tal modo la curva di intervento a freddo e quella di intervento a caldo.
Pertanto la curva “a freddo” indica come varia il tempo di intervento tenendo conto solo dei valori della corrente di sovraccarico, mentre la curva “a caldo” considera anche l’effetto termico esercitato sul dispositivo dalla corrente di carico.
Il relè termico, naturalmente abbinato ad un apparecchio di manovra, è idoneo per la protezione dalla corrente di sovraccarico.
Figura 1 - La curva “a freddo” indica come varia il tempo di intervento tenendo conto solo dei valori della corrente di sovraccarico; la curva “a caldo” considera anche l’effetto termico esercitato sul dispositivo dalla corrente di carico