
In questa Guida vengono esaminati i requisiti di funzionalità e sicurezza degli impianti di ricezione televisiva, alla luce delle prescrizioni delle Norme tecniche. Sono messe in evidenza le caratteristiche principali, che richiedono particolare attenzione durante la progettazione, l\'installazione ed il collaudo. Vengono anche esaminati gli sviluppi recenti degli impianti TV, al fine di guidare il progettista e l\'installatore alle esigenze che si presenteranno ed offrire all\'utente i nuovi servizi disponibili. Gli impianti considerati vanno dall\'antenna alla presa d\'utente o al terminale d\'utente in ambiente residenziale e similare; infatti i criteri di progetto ed installazione di impianti interni ad un appartamento o piccolo ufficio sono oggetto di un’altra guida, la CEI 306-2 sul cablaggio degli edifici.
Dopo la solita sezione dedicata alle definizioni, la guida tratta delle
caratteristiche di trasmissione dei canali televisivi e degli
apparati di utente, compreso il sistema
satellitare ed il digitale terrestre.
Poi vengono
esaminate le funzionalità dell’impianto: la compatibilità elettromagnetica, i
cavi coassiali e le prese d’utente, i requisiti di qualità dei segnali ricevuti,
le caratteristiche dei segnali alle prese d’utente, le apparecchiature attive e
passive, le prescrizioni per il centralino, le tecniche di elaborazione dei
segnali. Il successivo capitolo è dedicato alle antenne, in particolare alle
loro caratteristiche, ai loro criteri di installazione (sia terrestre che
satellitare) ed al dimensionamento del sostegno dell’antenna.
Il capitolo 8, tratta invece della sicurezza elettrica dell’impianto, individuando quattro cause di rischio elettrico connesso agli impianti d’antenna:
- contatto diretto sulle parti attive (fasi, neutro);
- contatto indiretto sulle apparecchiature elettriche ed elettroniche dell\'impianto e sui relativi circuiti di alimentazione;
- fulminazioni dirette ed indirette della struttura che ospita l\'impianto d\'antenna;
- formazione di cariche elettrostatiche sulle strutture esterne dell\'antenna.
Per quanto riguarda la protezione contro i contatti indiretti, in figura 1 sono indicati i collegamenti a terra ed equipotenziali dell’impianto di antenna, nel caso in cui l’edificio risulti autoprotetto contro le fulminazioni (caso più frequente). A questo proposito, per stabilire se e come l’impianto d’antenna debba essere protetto devono essere preventivamente eseguite le seguenti valutazioni (o acquisita la documentazione, se già esistente):
- esecuzione del calcolo della probabilità di fulminazione (Nd) della struttura prima che sia installata l’antenna;
- esecuzione del calcolo della probabilità di fulminazione (N’d) della struttura dopo l’installazione dell’antenna;
Naturalmente il calcolo va eseguito in base alle norme CEI 81-1, 81-3 e 81-4.
Relativamente alla quarta causa di rischio elettrico, la guida afferma che stante le comuni dimensioni delle antenne, l’accumulo di cariche elettrostatiche non può creare pericoli per le persone, ma potrebbe tuttavia, in alcuni casi, recare danni agli apparecchi elettronici. In base alla guida, il collegamento a terra dello schermo del cavo d\'antenna, eseguito ai fini della protezione contro i contatti indiretti, è più che sufficiente per condurre a terra le piccole correnti in gioco, impedendo di fatto l\'accumulo delle cariche.
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