
La diffusione dell’aria nell’ambiente
climatizzato
La corretta diffusione dell’aria nell’ambiente assume grande importanza per il benessere degli occupanti. L’aria diffusa nell’ambiente può essere infatti causa di fastidio se il flusso viene direzionato direttamente verso le persone o se si creano correnti d’aria dovute da eccessiva velocità del flusso stesso (fig. 3.1).
Il flusso deve essere distribuito uniformemente per evitare la formazione di correnti d’aria e la presenza di zone con aria ferma e stagnante. La velocità dell’aria fornisce ai più sensazioni di benessere quando risulta inferiore a 0,20 m/s ma superiore a 0,08 m/s poiché una velocità troppo bassa produce sensazioni altrettanto fastidiose a causa dell’immobilità dell’aria.
Devono essere evitate anche variazioni di temperatura troppo ampie all’interno del locale o fra locali attigui e “cortocircuiti” fra l’aria di mandata e l’aria di ripresa.
Il fenomeno di “cortocircuito” dell’aria si verifica quando la griglia di ripresa dell’aria è collocata troppo vicino al diffusore di mandata dell’aria condizionata (fig. 3.2). In queste condizioni gran parte dell’aria pulita fornita dal climatizzatore potrebbe essere ripresa prima ancora che si misceli, come dovrebbe, con l’aria inquinata presente nell’ambiente.
Affinché il climatizzatore possa fornire costantemente aria pulita all’ambiente l’impianto deve essere sottoposto a regolare opera di manutenzione con attenta pulizia di tutte quelle parti dove normalmente si ha accumulo di sporcizia (filtri, canali, batterie dei climatizzatori, ecc..).
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