
Nell’installare gli apparecchi, bisogna tenere conto della difficoltà di arrivare frontalmente agli oggetti da parte di una persona costretta su una sedia a ruote ed è quindi importante che gli apparecchi di comando possano essere raggiungibili anche di lato.
Per gli apparecchi di comando si intende come altezza d’installazione la distanza misurata in verticale dall’asse del dispositivo di comando al piano di calpestio (figura 2).
I dispositivi di comando (citati nel dm 236 con il termine generico di interruttori) - come deviatori, interruttori, commutatori e pulsanti - devono essere installati a un’altezza compresa tra i 60 e i 140 cm. Il decreto consiglia come altezza quella compresa tra i 75 e i 140 cm (per esempio la Cei 64-50 consiglia come altezza ottimale per i comandi luce i 90 cm, in accordo con il decreto in questione).
Sempre tenendo conto della minore mobilità dei portatori di handicap, si consiglia anche di evitare l’utilizzo di organi di comando che richiedano la presa tra due dita e la rotazione dell’organo stesso.
Gli apparecchi di comando, poi, devono essere facilmente individuabili e visibili anche in caso di scarsa visibilità, impiegando pulsanti fluorescenti o luminosi oppure indicatori luminosi posti sulle placche di finitura.
La commutazione deve essere facilmente percepibile anche al tatto e non deve dar luogo a incertezze: si consiglia quindi di installare modelli con il bilanciere a superficie ampliata. “Sono da impiegarsi apparecchi da incasso modulari e componibili con altezza 45 mm” (Ministero dei lavori pubblici - è Capitolato speciale tipo per impianti elettrici).
Al di sopra dei ripiani di cucina gli apparecchi di comando devono essere installati a una distanza che non superi i 55 cm dal bordo del ripiano e devono trovarsi a un’altezza di 90-100 cm dal pavimento.
Nei servizi igienici deve essere installato un pulsante del tipo a tirante con frutto installato a un’altezza superiore ai 2,25 m (Cei 64/8-7) e con il pomello di presa a un’altezza di circa 70-80 cm dal pavimento.
Le rampe di scale devono essere facilmente percepibili anche per i non vedenti e gli ipovedenti; si deve dotare la scala di illuminazione artificiale laterale, con comando individuabile al buio e disposto su ogni pianerottolo.
Si deve evitare l’utilizzo di relè a tempo, che possono togliere all’utente il controllo delle luci nel bel mezzo di una rampa; inoltre, i singoli gradini potrebbero essere illuminati con sorgenti a griglia schermate. Si consiglia inoltre, dove possibile e in particolare nei corridoi e nelle zone di passaggio, l’installazione di sensori di presenza per il comando luci, agevolando così la persona con ridotta capacità motoria. Per i quadri elettrici l’altezza d’installazione deve essere compresa tra 100 e 140 cm (figura 3); si consiglia inoltre di installare all’interno del quadro elettrico di appartamento anche una lampada di emergenza supplementare, per facilitare il riarmo dell’interruttore generale o di quello della linea luce, in assenza di illuminazione ordinaria.
