Nella guida verrà analizzato come redigere correttamente la dichiarazione di conformità di un impianto elettrico, elettronico o di rilevazione incendi.

La dichiarazione di conformità dell'impianto alla regola dell'arte
La dichiarazione di conformità è un documento con cui un impiantista certifica di aver realizzato “a regola d’arte” l’impianto che gli è stato commissionato.
Cosa si intende per regola d’arte? Domanda semplice, ovvia e scontata. Ma a volte in molti non sono in grado di dare una risposta univoca e puntuale. Per trovare la corretta definizione di “regola d’arte” dobbiamo richiamare la legge 186/68 che recita testualmente “le installazioni e gli impianti elettrici ed elettronici realizzati secondo le norme del Comitato Elettrotecnico Italiano (CEI) si considerano costruiti a regola d’arte”. Definizione analoga si ritrova all’articolo 6 del DM 37/08 “Gli impianti realizzati in conformità alla vigente normativa e alle norme dell'UNI, del CEI o di altri Enti di normalizzazione appartenenti agli Stati membri dell'Unione europea o che sono parti contraenti dell'accordo sullo spazio economico europeo, si considerano eseguiti secondo la regola dell'arte.”
Per cui, quando si dichiara che un impianto è costruito a regola d’arte, si sta asserendo che questo impianto è stato realizzando rispettando le relative norme CEI o garantendo un livello di sicurezza equivalente a quello prescritto dalle norme CEI.
Nota: dal punto di vista puramente pratico, dimostrare che il livello di sicurezza raggiunto è equivalente o superiore a quello ottenibile seguendo le prescrizioni delle norme CEI, pur non rispettandole, rappresenta decisamente un “argomento di lana caprina”.
L’obbligo di redigere la dichiarazione di conformità deriva dall’articolo 7 comma 1 del DM 37/08 che recita “Al termine dei lavori, previa effettuazione delle verifiche previste dalla normativa vigente, comprese quelle di funzionalità dell'impianto, l'impresa installatrice rilascia al committente la dichiarazione di conformità degli impianti realizzati … omissis …”
Nel seguito verrà analizzato come redigere correttamente la dichiarazione di conformità di un impianto elettrico, elettronico o di rilevazione incendi.
Modello ufficiale di dichiarazione di conformità
Il modello ufficiale per la stesura della dichiarazione di conformità è riportato nel Decreto Ministeriale 19 maggio 2010 “Modifica degli allegati al decreto 22 gennaio 2008, n. 37, concernente il regolamento in materia di attività di installazione degli impianti all'interno degli edifici. (10A08437)”.
I dati dell’installatore
La prima parte della dichiarazione di conformità richiama semplicemente i dati dell’installatore che ha realizzato l’impianto, esplicitandone gli estremi di iscrizione alla Camera di Commercio e dell’eventuale albo imprese artigiane di appartenenza.
Figura 1 – dati dell’installatore
Descrizione dell’impianto oggetto di dichiarazione
La seconda parte del modello richiede di descrivere sinteticamente le caratteristiche dell’impianto realizzato; la descrizione dettagliata dell’intervento verrà riportata nell’allegato “schema dell’impianto realizzato”.
Figura 2 – descrizione dell’intervento
E’ importante chiarire cosa si intenda con i termini nuovo impianto, trasformazione, ampliamento, manutenzione straordinaria, altro.
Nuovo impianto
La dicitura “nuovo impianto” deve essere contrassegnata nel caso in cui:
- sia attuata la realizzazione di un impianto non esistente in precedenza;
- sia attuato il rifacimento completo di un impianto esistente.
Trasformazione
La dicitura “trasformazione” deve essere contrassegnata nel caso in cui le modifiche ad un impianto siano dovute ad uno, o più, dei seguenti motivi:
- Cambio di destinazione d'uso dell'edificio o del luogo nel quale l'impianto è installato;
- Cambio delle prestazioni dello impianto con, ad esempio, il cambio delle condizioni di alimentazione dello stesso;
- Rifacimento parziale di un impianto che non rientri nella manutenzione straordinaria.
Ampliamento
Per ampliamento di un impianto elettrico si intende la sua espansione con aggiunta di uno o più circuiti.
Manutenzione straordinaria
Per manutenzione straordinaria si intende l'insieme di interventi con installazione e/o rinnovo e/o sostituzione di parti di impianto, che:
- non modifichino in modo sostanziale le sue prestazioni,
- siano destinati a riportare l'impianto stesso in condizioni ordinarie di esercizio
- che non richiedono impiego di strumenti o attrezzi particolari.
Un esempio classico di manutenzione straordinaria può essere considerata l’aggiunta di una presa su un circuito già esistente (non aumentando il numero di circuiti esistenti, non si configura un ampliamento)
Altro
Interventi particolari che non rientrano nelle casistiche evidenziate in precedenza, ad esempio opere di adeguamento e messa a norma degli impianti.
Vale la pena ricordare che la manutenzione ordinaria esula dall’ambito di applicazione del DM 37/08 (e pertanto non deve essere rilasciata la dichiarazione di conformità per questa tipologia di intervento).
Nota: la manutenzione ordinaria rappresenta l'insieme di “interventi finalizzati a contenere il degrado normale d'uso nonché a far fronte ad eventuali eventi accidentali che comportino la necessità di primi interventi e che, comunque, non modifichino la struttura essenziale dell'impianto e la sue destinazione d'uso”. Un esempio classico di manutenzione ordinaria è la sostituzione di un componente danneggiato con un altro equivalente.
Committente ed edificio in cui è realizzata l’opera
Una parte della dichiarazione di conformità è destinata ad individuare univocamente:
- committente delle opere (colui che paga l’installatore per il lavoro eseguito)
- proprietario dell’edificio in cui sono eseguite le opere
- destinazione d’uso dell’edificio
Figura 3 – committente, proprietario, destinazione d’uso
Alcune utili precisazioni:
- in caso di subappalto, la dichiarazione di conformità viene rilasciata dalla ditta che ha realizzato il lavoro e non da quella che lo ha acquisito. Nella dichiarazione di conformità verrà indicato come “committente” la ditta che ha acquisito il lavoro e come “proprietario” il cliente finale (a meno che ovviamente il cliente finale non sia un affittuario)
- se il locale appartiene a più soggetti, è sufficiente indicarne uno solo (nulla vieta tuttavia di indicarli tutti)
- onde evitare contestazioni ed identificare univocamente il locale, è consigliabile indicarne i dati catastali (sebbene non sia obbligatorio)
- gli impianti posti completamente all’esterno (ad esempio un impianto di illuminazione pubblica) esulano dall’ambito di applicazione del DM 37/08 e, conseguentemente, non deve essere redatta la dichiarazione di conformità
- in caso di condomini, dovrà essere predisposta almeno una dichiarazione di conformità per gli impianti a servizio delle zone comuni ed una dichiarazione di conformità per ciascun appartamento.
Indice completo della guida:
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Dichiarazione di conformità
- Modello ufficiale di dichiarazione di conformità
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I dati dell’installatore
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Descrizione dell’impianto oggetto di dichiarazione
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Nuovo impianto
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Trasformazione
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Ampliamento
-
Manutenzione straordinaria
-
Altro
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Committente ed edificio in cui è realizzata l’opera
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Progettista dell’impianto
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Normativa tecnica applicabile
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Componenti idonei al luogo di installazione
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Controllato l’impianto ai fini della sicurezza
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Allegati obbligatori
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Progetto
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Relazione con tipologia dei materiali utilizzati
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Schema di impianto realizzato
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Riferimento a dichiarazioni di conformità precedenti o parziali, già esistenti
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Copia del certificato di riconoscimento dei requisiti tecnico-professionali
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Allegati facoltativi
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Documenti obbligatoriamente richiesti dal DM 37/08
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Esclusione della presenza di ambienti ed impianti soggetti a normativa specifica
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Valutazione del rischio di fulminazione dell’edificio
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Documentazione as built
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Report delle verifiche effettuate
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Documentazione fotografica
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Firma della dichiarazione
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Ricevuta della dichiarazione
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Numero di copie della dichiarazione di conformità
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Conservazione della dichiarazione di conformità da parte dell’installatore