Nuovo testo integrato della regolazione dei servizi di distribuzione e misura dell’energia elettrica per il periodo 2020-2023 (“TIQE 2020-2023”)

La delibera è stata emessa dall’ Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (ARERA) in data 27 dicembre 2019 per definire, sostanzialmente, la qualità dell’energia elettrica fornita dalla rete di distribuzione agli utenti MT e BT. Non a caso la stessa ARERA abbrevia la delibera 566/2019 come “TIQE 2020/2023” ovvero Testo Integrato per la Qualità dell’Energia.
Nel seguito ci focalizzeremo solo sui contenuti relativi a quell’aspetto particolare della qualità della tensione rappresentato dai buchi di tensione, e sui contratti per la qualità dell’energia.
Qualità della tensione - buchi
Per quanto riguarda la qualità della tensione, innanzitutto il TIQE ribadisce che si applica quanto previsto dalla più recente edizione della norma CEI EN 50160, ad eccezione delle variazioni di frequenza (si applica la CEI 0-16), delle variazioni di tensione sulle reti bt (si applica la CEI 8-6), delle interruzioni (si applicano le delibere ARERA).
Il TIQE afferma che ogni utente ha il diritto di conoscere la qualità dell’energia che gli viene erogata al punto di connessione, e quindi di chiedere uno strumento di registrazione dei parametri di Power Quality. In tal senso, ogni impresa distributrice ha l’obbligo, per gli utenti che lo richiedano, di approvvigionare, installare, manutenere e gestire un registratore individuale della qualità della tensione conforme alle norme CEI EN 50160 e CEI EN 61000-4-30. I costi relativi sono a carico del richiedente.
Le registrazioni di tale strumento possono essere utilizzate ai fini della stipula di contratti relativi ai parametri della qualità dell’energia, tra impresa distributrice ed utente, come indicato più avanti.
Ogni impresa distributrice è tenuta a monitorare la qualità della tensione, con apparecchiature di misura conformi alle norme CEI EN 50160 e CEI EN 61000-4-30, in ogni semisbarra MT di cabina primaria di cui è proprietaria. Tra i parametri da monitorare ci sono anche i buchi, che devono essere registrati con i dettagli previsti dalla norma CEI EN 50160 (durata, tensione residua, origine, etc) e poi essere resi disponibili, sia singolarmente che in forma aggregata (ovvero con tabella sintetica) sia all’ARERA che ai singoli utenti che li richiedano per le proprie valutazioni.
Dietro richiesta, entro il 30 settembre di ciascun anno ogni impresa distributrice comunica le informazioni relative ai buchi di tensione ai propri utenti MT sottesi a semisbarre MT di cabina primaria in assetto standard della rete di distribuzione, con riferimento all’anno precedente.
Qui nel seguito esempi di dati di dettaglio e tabellari forniti dal distributore all’utente.
(Clicca sull'immagine per ingrandirla)
Con successivo provvedimento l’Autorità determinerà, per gli utenti MT:
- i livelli specifici di qualità della tensione, anche in relazione ai buchi di tensione;
- i criteri di inclusione ed esclusione dei buchi tensione;
- eventuali criteri di differenziazione dei livelli specifici in funzione di variabili da identificare (es.: grado di concentrazione, caratteristiche elettriche della rete MT, etc.);
- la valorizzazione economica degli indennizzi automatici;
- le condizioni per gli utenti MT per ricevere gli indennizzi automatici;
- obblighi informativi per le imprese distributrici nei confronti degli utenti MT per l’entrata in vigore della regolazione
In sostanza, verrà implementato, per i buchi di tensione, un impianto regolatorio analogo a quello che oggi regolamenta le interruzioni.
L’ Autorità si riserva inoltre di procedere alla pubblicazione di dati, anche comparativa, di prestazione delle reti di distribuzione relativamente alla qualità della tensione; ed in tal senso a decorrere dal 2021 verrà effettuata la pubblicazione comparativa dei dati relativi ai buchi di tensione.
Contratti per la qualità
Le imprese distributrici possono stipulare contratti per la qualità con gli utenti, anche tramite il venditore, nel rispetto dei criteri fissati dall’Autorità.
La stipula di contratti per la qualità deve essere proposta a condizioni non discriminatorie:
- utenti alimentati allo stesso livello di tensione e con analoga localizzazione devono avere medesimi livelli qualitativi dell’energia fornita
- i contratti per la qualità non possono pattuire livelli di qualità inferiori a quelli minimi definiti dall’Autorità per gli utenti MT o, in mancanza, del peggiore livello di qualità registrato sul punto di consegna nell’ultimo anno
È fatta salva la facoltà di definire livelli personalizzati di qualità del servizio attraverso contratti per la qualità o specifici accordi in fase di connessione stipulati tra l’impresa distributrice e gli utenti o venditori interessati.
Nei contratti per la qualità le parti definiscono il livello di qualità concordata che l’impresa distributrice si impegna a rispettare, il corrispettivo da versare da parte dell’utente e clausole penali in caso di inadempimento dell’impresa distributrice, indicando i casi di esclusione.
Il livello di qualità è espresso come soglia applicata ad uno o più indicatori di continuità del servizio o di qualità della tensione. Con riferimento agli indicatori per i quali non vi è obbligo di misurazione individuale, le parti provvedono alla misura per un periodo di almeno un anno prima della stipula del contratto per la qualità. I costi di misura sono a carico della parte che intende usufruire di livelli di continuità del servizio o di qualità della tensione più elevati, che ha facoltà di installare un proprio strumento di misura (meglio se lo strumento, per prestazioni e rispondenze normative, viene concordato tra le parti).
Il corrispettivo può essere differenziato solo in relazione ai seguenti elementi:
- durata del contratto, che non deve essere inferiore a un anno e superiore a quattro anni;
- livello di qualità concordato (in caso di durata superiore a un anno il livello è concordato anno per anno);
- risarcibilità del danno derivante dal mancato rispetto del livello di qualità concordato;
- livello di tensione e ogni altro parametro elettrico relativo alla fornitura, incluso il livello effettivo di qualità registrato sul punto di consegna;
- energia elettrica consumata o potenza installata dall’utente, anche come somma di più utenti connessi alla stessa linea MT o a linee diverse derivanti dalla stessa cabina di trasformazione AT/MT.
Si aprono quindi nuovi scenari per l’ambito della qualità dell’energia, che è destinato a diventare un elemento contrattuale via via sempre più importante.
Per risolvere il problema dei buchi di tensione in impianti di grande potenza, ORTEA propone Oxygen innovativa apparecchiatura che permette di migliorare il power quality degli impianti elettrici bt, con particolare attenzione ai buchi di tensione.
La gamma Oxygen offre taglie da 200kVA a 2500kVA e si compone di due famiglie:
- La famiglia 10-40 è in grado di compensare buchi di tensione fino ad una profondità del 40% rispetto alla tensione nominale, e corregge continuativamente la tensione in ingresso riportandola al valore nominale (con precisione +/-0,5%) partendo da fluttuazioni comprese tra Vn-10% e Vn+10%
- La famiglia 15-50 è in grado di compensare buchi di tensione fino ad una profondità del 50% rispetto alla tensione nominale, e corregge continuativamente la tensione in ingresso riportandola al valore nominale (con precisione +/-0,5%) partendo da fluttuazioni comprese tra Vn-15% e Vn+15%
Oxygen non ha a bordo batterie: effettua la compensazione dei buchi di tensione grazie ad un trasformatore booster e ad un sistema elettronico basato su inverter. Ciò permette notevole riduzione degli investimenti iniziali, ingombri, costi di manutenzione, costi di condizionamento della cabina elettrica. E’ equipaggiato con un display touch multilingue, e con un by-pass interno pilotato da interruttore statico; inoltre può essere accessoriato con interruttore automatico in ingresso/uscita, con bypass esterno a interruttori, con trasformatore di isolamento in ingresso, con filtri EMI/RFI: è quindi possibile realizzare la configurazione più adatta all’impianto.