
La generazione del suono da parte di un dispositivo passa sempre per lo spostamento ciclico di una massa d’aria.
Ciò può essere ottenuto grazie al movimento avanti-indietro di un diaframma rigido di opportune dimensioni, come è il caso nelle sirene elettroniche e nei diffusori acustici, oppure mediante una sorta di interruzione programmata e ripetitiva di un flusso d’aria, come succede nelle sirene elettromeccaniche.
La convenienza di impiegare in un sistema
di allertamento delle sirene elettroniche o
dei diffusori acustici piuttosto che delle
sirene elettromeccaniche discende direttamente
da considerazioni sulle prestazioni,
sulle funzionalità e sul costo del sistema
stesso.
La sirena elettromeccanica (figura 1) ha il
vantaggio di essere semplice, economica e
di vantare un elevato livello sonoro generabile
con una dispersione che, a seconda di
come è concepita, può essere virtualmente
omnidirezionale (va considerato da subito
che questo non sempre è da considerare un
vantaggio, come si vedrà più oltre), ma nel
contempo risente di svantaggi quali il peso,
l’elevato consumo di energia elettrica,
la difficoltà di monitoraggio a distanza e la
scarsa flessibilità di impiego, soprattutto
per quanto attiene alle caratteristiche dei
segnali di allertamento che può generare e
diffondere.
Dal canto suo, la sirena elettronica (figura
2) ha esattamente vantaggi e svantaggi di
segno opposto: la sua sezione di trasduzione
elettroacustica è in genere più leggera ma richiede di essere inserita in un sistema,
dato che necessita di apparecchiature
elettroniche per il suo funzionamento;
consuma meno, tanto da poter essere eventualmente
alimentata mediante pannelli a
energia solare e si presta ad operare con
una più ampia gamma di segnali di allertamento,
in genere predefiniti quantomeno
in contenuto spettrale.
Inoltre, a parte il
costo che in generale non incide poi così
sensibilmente sul costo dell’impianto nel
suo complesso, ha l’ulteriore svantaggio di
un più contenuto livello sonoro massimo
generabile, a parità di dimensioni dell’unità
di trasduzione.
Molto più agevole è infine la progettazione
di impianti di diffusione con le caratteristiche
di direzionalità desiderate, essendo
disponibili sul mercato sia sirene omnidirezionali,
sia sirene direttive con fascio di
emissione che può assumere valori da 20°
in su.
Da citare la possibilità di adottare
particolari accorgimenti, come ad esempio
il fissaggio a un rotore che nel corso
del funzionamento modifica il puntamento
dell’asse di emissione principale della
tromba.
In pratica, la sirena elettronica
non è infatti costituita che di un diffusore
acustico a tromba, eventualmente dotato
di diffrattore per mitigarne la direttività,
e di una sezione elettronica atta a generare
ed amplificare il segnale che essa sarà
chiamata a diffondere.
Come tale essa è tipicamente preconfezionata
sia per quel che riguarda le prestazioni, sia per quel che concerne la tipologia
dei segnali generabili.
Di fatto essa, ed in particolare il suo condotto
di uscita (o tromba), è concepita per
diffondere messaggi sonori dal contenuto
spettrale ben delimitato in frequenza.
Di
conseguenza le sue prestazioni (in termini
di massimo livello sonoro e di dispersione
in primis) diminuirebbero drasticamente se
le fosse richiesto di operare con segnali di
frequenze differenti.
Una terza soluzione, che si affianca alle
precedenti e le supera laddove è richiesta
una più ampia flessibilità di funzionamento,
consiste nell’impiego di un diffusore
acustico passivo weatherproof a gamma
estesa quanto basta (figura 3), tipicamente
caricato a tromba, affiancato da un amplificatore
audio di potenza d’uscita adeguata (oltre ovviamente ad una sorgente per la
generazione del segnale da diffondere).
In tal caso, il segnale di allertamento può
essere modificato in ogni momento e la sua
generazione può essere predisposta anche
in luogo remoto (ad esempio presso la centrale
di gestione del sistema).
A livello di prestazioni, il diffusore acustico
ha la medesima efficienza di una sirena
elettronica, a parità di unità di trasduzione
e di gamma di funzionamento.
In realtà,
proprio perché la sirena elettronica dispone
di una gamma di funzionamento ridotta,
essa è in grado di produrre un livello sonoro
superiore ma sconta questo beneficio
con una risposta in frequenza meno uniforme, ancorché ristretta in banda passante.
Come anticipato, è comunque la flessibilità
di impiego che rappresenta di norma la carta
vincente dell’impianto di allertamento dotato
di diffusori acustici: la modularità dello
stesso lo rende predisposto per sua natura
ad evoluzioni, aggiornamenti ed ampliamenti
che si rendessero necessari in tempi successivi
alla prima messa in funzione.

