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Conduttori di terra (CT)

Pubblicato: 11 marzo 2012 Categoria: Guide e approfondimenti
Conduttori di terra (CT)

I conduttori di terra normalmente si presentano sottoforma di corde o di piattine.

Se il conduttore è nudo e interrato svolge anche le funzioni di dispersore e deve quindi avere le sezioni minime stabilite per i dispersori (come indicato nella figura 2,35 mm2 se in rame 50 mm2 se in acciaio zincato) se invece si tratta ci corda nuda installata a vista le sezioni minime previste sono di 25 mm2 se in rame e di 50 mm2 se in acciaio zincato (tab. 1).

Il conduttore di terrà può essere anche isolato, normalmente in PVC, e quindi, essendo garantita una buona protezione contro la corrosione, la sezione minima può essere di 16 mm2 sia se di rame sia se di acciaio zincato. La sezione può essere ulteriormente ridotta se si adottano contemporaneamente difese contro le aggressioni chimiche e contro le sollecitazioni meccaniche, ad esempio conduttore isolato posato entro tubazione di tipo pesante. In questo caso la sezione minima non deve però essere inferiore alla maggiore sezione del conduttore di protezione collegato al collettore principale di terra.

É consigliabile proteggere mediante tubi, solitamente in PVC, la parte interrata ed emergente dal terreno per migliorare le difese contro la corrosione e contro gli urti.

Protetti meccanicamente
Non protetti meccanicamente
Sezione conduttore di fase
Sezione minima conduttore di terra
Sezione minima conduttore di terra
Protetto contro la corrosione
(In ambienti non particolarmente aggressivi dal punto di vista chimico il rame e il ferro zincato si considerano protetti contro la corrosione)
SF < 16
SE = S
16 mm2 se in rame

16 mm2 se in ferro zincato (secondo Norma CEI 7-6 o con rivestimento equivalente)

SF = 16 = 35
SE = 16
SF > 35
SE = S/2
Non protetto contro la corrosione
25 mm2 se in rame
50 mm2 se in ferro zincato (secondo la Norma CEI 7-6 o con rivestimento equivalente)

Tabella 2 – Sezioni minime (SE) dei conduttori di terra

Un esempio di applicazione delle norme, in relazione alle sezioni minime da adottare, nel caso di conduttori di terra in rame è riportato nella figura 8.

Il dimensionamento dei conduttori di terra deve essere condotto in modo differente a seconda che si tratti di impianto alimentato in bassa tensione o in alta tensione. Le ragioni che stanno alla base del dimensionamento dei conduttori di terra sono principalmente legate alla resistenza meccanica e alla corrosione del conduttore. La corrente di guasto, infatti, che in condizioni di normale funzionamento è zero, è quasi sempre sopportabile da conduttori di terra che rispettino le sezioni minime di tab. 1 stabilite dalle Norme. Una verifica più approfondita è comunque sempre auspicabile e richiede un’analisi dei singoli sistemi di distribuzione.


Dimensionamento dei conduttori di terra in un TT

La corrente di guasto attraversa il conduttore di terra la cui sezione minima deve essere, sempre rispettando le sezioni minime prescritte, almeno uguale al maggiore conduttore di protezione dell’impianto oppure verificata con la nota relazione:

dove:

  • SE è la sezione minima del conduttore di terra in mm2,
  • I è la corrente di guasto in ampere che percorre il conduttore di terra per un guasto franco a massa,
  • t è il tempo di intervento in secondi del dispositivo di protezione,
  • KC è un coefficiente che tiene conto delle caratteristiche del materiale e della temperatura iniziale e finale che assume il conduttore

Se cautelativamente supponiamo di avere una resistenza dell’impianto di terra particolarmente bassa, ad esempio RE=0,1 ohm, si avrà

Se il tempo di intervento delle protezioni fosse di un secondo (i relè differenziali intervengono generalmente in un tempo più breve) e il conduttore di protezione fosse un conduttore unipolare in EPR (tab. 3), si avrà

Normalmente l’impianto di terra presenta valori di resistenza superiori a quelli ipotizzati e i tempi di intervento delle protezioni sono generalmente più bassi per cui un conduttore avente sezione di 16 mm2 è quasi sempre sufficiente per un sistema TT.


Dimensionamento dei conduttori di terra in un sistema TN

Il dimensionamento del conduttore di terra in un sistema TN deve essere condotto con modalità diverse a seconda che si tratti di guasto sulla MT o sulla BT.

  • Media tensione
    Per il calcolo di un guasto verso terra sulla MT prendiamo in considerazione una situazione estrema considerando, per comodità, una corrente di guasto pari a 1000 A (è un valore estremamente improbabile) e un tempo di intervento di 5 s. Se si utilizza sempre un conduttore di protezione unipolare in EPR dalla nota relazione si ottiene:
     
    Anche in questo caso una sezione di 16 mm2 potrebbe essere adatta per la maggior parte delle situazioni con valori di correnti e di tempi di intervento (come normalmente si verifica) delle protezioni inferiori a quelli ipotizzati nell’esempio.

  • Bassa tensione
    La corrente di guasto in bassa tensione può raggiungere anche valori di alcune decine di kA ma normalmente interessa solo il conduttore di protezione. Quando esistono più nodi equipotenziali il conduttore di terra può essere interessato da correnti di guasto che hanno comunque, nella quasi totalità dei casi, valori piuttosto modesti perché la corrente che lo attraversa è funzione del rapporto tra l’impedenza del conduttore di protezione e di quella del conduttore di terra ed è tanto più bassa quanto minore è la sezione del conduttore di terra. Non risulta quindi necessario nemmeno in questo caso, se si rispettano le dimensioni minime, operare particolari verifiche.

Allegati scaricabili
Guida alla realizzazione dell\'impianto di terra

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