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Come far convivere due rifasatori nello stesso "pollaio"

Pubblicato: 25 febbraio 2021 Categoria: Notizie tecnico normative

La maggior parte degli impianti elettrici bt di potenza ha una topologia a semplice radiale. La soluzione di rifasamento più utilizzata è quella centralizzata, ovvero un unico rifasatore automatico in derivazione dalle sbarre del quadro principale.

Come far convivere due rifasatori nello stesso "pollaio"

La potenza reattiva assorbita dal trafo MT/bt è compensata da un rifasatore fisso collegato appena a valle del secondario del trafo (ma più a monte del TA asservito al rifasatore automatico). In questi casi, se il rifasatore automatico ha una potenza molto maggiore di quello fisso, in rapporto 10:1 o maggiore, possiamo anche evitare di porci il problema di valutare se le due macchine possono coesistere nell’impianto.

Bisogna invece porselo, il problema, quando nella stessa rete bt ci sono due o più rifasatori di potenza importante, siano essi automatici o fissi.

Accade raramente, ma, quando capita, non bisogna farsi prendere alla sprovvista:

  • Quando un impianto in doppio o triplo radiale può funzionare anche con uno o due trasformatori fuori servizio.
  • Quando un impianto in semplice radiale viene modificato aggiungendo nuovi carichi, che rendono necessaria l’aggiunta di ulteriore potenza rifasante.
  • Quando si opera un rifasamento “misto” ovvero uno o più carichi vengono rifasati localmente ed il resto rifasato con soluzione centralizzata.

 

Coerenza tra le tipologie dei rifasatori

 

I rifasatori devono essere tutti della stessa tipologia: o tutti detuned o tutti non detuned. Non è possibile mischiare le due tipologie, pena un cattivo funzionamento della/e apparecchiatura/e detuned, a causa dello spostamento della sua frequenza di blocco.

Bisogna tenere in opportuna considerazione anche eventuali rifasatori fissi a bordo delle singole utenze: a volte si tende a trascurarli, ma possono risultare fastidiosi. Si deve fare un censimento di tutti quelli presenti in impianto, sommarne le singole potenze e considerare come se fosse presente un unico rifasatore con quella potenza complessiva.

 

Criterio di scelta della tipologia

 

La scelta della tipologia “detuned/non detuned” delle apparecchiature deve essere effettuata mettendosi nella situazione peggiore, ovvero quella che vede la massima potenza reattiva che può essere sottesa alla minor potenza apparente del/i trasformatore/i. La scelta va fatta prediligendo le versioni detuned se il rapporto tra la potenza reattiva totale installata sotto al "trafo equivalente" è maggiore del 25% della sua potenza apparente.

 

Facciamo qualche esempio:

 

Impianto a doppio radiale che può essere esercito sia a congiuntore aperto che a congiuntore chiuso. Ogni ramo ha un suo rifasamento. Indicando con Qi la potenza reattiva di ciascun rifasatore e con A la potenza apparente del singolo trafo MT/bt, la situazione peggiore è (Q1+Q2)/A

Come far convivere due rifasatori nello stesso

Impianto alimentato a triplo radiale che può essere esercito anche con un solo trasformatore. Ogni ramo ha un suo rifasamento. La situazione peggiore è (Q1+Q2+Q3)/A. Se invece l’impianto a triplo radiale può essere esercito con non meno di due trasformatori, la situazione peggiore è (Q1+Q2+Q3)/2A

Come far convivere due rifasatori nello stesso

 

Criterio di posizionamento dei TA

 

E’ sempre meglio che ogni rifasatore automatico abbia il proprio TA dedicato, ma a volte si deve ricorrere ad alimentare due rifasatori automatici con lo stesso TA. Trascurando gli aspetti relativi alla prestazione del TA ed all’impedenza del collegamento, qui ci limitiamo a sottolineare che, per evitare “pendolamenti” tra i due rifasatori, è meglio parametrizzare con opportuno distanziamento i relativi tempi di inserzione: di solito uno dei due viene lasciato con il tempo di inserzione standard (60s) e l’altro viene rallentato portando la sua tempistica a 120s.

Sono situazioni che possono essere brillantemente risolte con logiche master-slave, come nei rifasatori ICAR by Ortea Next, ma a volte in campo ci sono macchine preesistenti e bisogna adattarsi...

Come far convivere due rifasatori nello stesso

 

Analogamente se i TA sono differenti, ma sono percorsi, anche parzialmente, dalla stessa corrente: anche in questo caso è meglio sfalsare i tempi di inserzione. Il rifasatore più a valle dovrà essere parametrizzato con tempo di inserzione 60s, quello più a monte con tempistica doppia.

Come far convivere due rifasatori nello stesso

Ove possibile, meglio fare in modo di installare i TA evitando questo “conflitto”.

Come far convivere due rifasatori nello stesso

ORTEA Spa con la propria linea di rifasamento ICAR by Orteanext è in grado di proporre una gamma completa e adatta a tutte le esigenze.

Numerosi anni di sviluppo applicato e di esperienza sul campo ci hanno permesso di acquisire una competenza importante nel suggerire le migliori soluzioni.

Siamo anche in grado di effettuare attività di misura in campo, per valutare problemi e soluzioni sia di rifasamento che di Power Quality in senso lato. I ns tecnici sono tutti PES/PAV abilitati a misurare apparecchiature sotto tensione. Ove necessario, utilizziamo apparecchiature di misura in classe A secondo CEI EN 61000-4-30.

 

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