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Il nano imbuto solare

Pubblicato: 4 novembre 2010 Categoria: Ultime notizie

Il futuro del fotovoltaico potrebbe essere ad una svolta. Parliamo dei cosiddetti “imbuti solari” antenne fatte di nanotubi, capaci di concentrare e moltiplicare l'energia del sole e che promettono di dare vita a nuove celle low-cost.

Nulla a che vedere con il solare a concentrazione,qui tutto si gioca su dimensioni di micrometri, ossia milionesimi di metro.

Potrebbero arrivare quindi dalle nanotecnologie nuovi sviluppi per il fotovoltaico e i pannelli del futuro potrebbero produrre la stessa quantità di energia con un centesimo delle dimensioni di quelli attuali. Infatti gli ingeneri chimici del MIT (Massachusetts Institute of Technology ), guidati dal professor Michael Strano, hanno trovato il modo per creare delle antenne capaci di concentrare l'energia solare moltiplicandola per 100 rispetto al normale flusso che investirebbe una cella solare.

Gli ‘imbuti’ di Strano (così vengono chiamati) sono costituiti da una corda fibrosa di circa 10 micrometri di lunghezza e quattro micrometri di spessore, contenente circa 30 milioni di nanotubi di carbonio.

I “nano imbuti” non farebbero che aumentare in maniera esponenziale il numero di fotoni che la cella riesce a catturare.

In pratica in futuro invece che avere il tetto intero ricoperto di celle fotovoltaiche si potranno avere piccoli spot con celle minuscole dotate di antenne che convoglieranno i fotoni.

Non è stato ancora sviluppato un dispositivo fotovoltaico utilizzando l’antenna, ma gli studiosi americani sono fiduciosi.

L'efficenza del dispositivo poi dipenderà da quella del semiconduttore.

Certo, con un fattore di concentrazione di 100, le promesse sono allettanti.

Stiamo parlando di tecnologie promettenti ma non di imminente realizzazione pratica. Vedremo se le promesse degli “imbuti solari” verranno mantenute.