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L’impianto elettrico

Pubblicato: 12 luglio 2012 Categoria: Guide e approfondimenti
L’impianto elettrico
Le caratteristiche e le modalità di installazione dell’impianto elettrico dipendono da come sono classificati i luoghi di installazione. In pratica i luoghi di installazione possono essere:
  • con pericolo di esplosione;
  • a maggior rischio in caso d\'incendio.

L\'impianto elettrico dovrà essere conforme alle prescrizioni della Norma CEI 31-33, se si tratta di un luogo con pericolo di esplosione, oppure alla Norma CEI 64-8/7, sezione 751, se il luogo è a maggior rischio in caso d\'incendio. Se la centrale termica è invece classificata come luogo ordinario anche l\'impianto elettrico potrà essere ordinario e dovrà rispondere solo alla norma generale. La classificazione di questi luoghi deve, in linea generale, essere operata tenendo conto della possibilità che si possa trattare di luoghi con pericolo di esplosione.

La classificazione, sempre tenendo presente il DM 12/4/96 e le prescrizioni tecniche fornite dal costruttore degli apparecchi a gas relativamente all\'aerazione dei locali, può essere effettuata in base alla Norma CEI 31-87 e alla Guida CEI 31-35. Normalmente, a parte casi specifici, se la centrale termica è conforme alle disposizioni di legge vigenti si possono avere nel peggiore dei casi zone 2 (zona 2, luogo in cui un’atmosfera esplosiva per la presenza di gas non è probabile sia presente durante il funzionamento normale ma, se ciò avviene, è possibile persista solo per brevi periodi). L\'impiego di costruzioni EEx n T1, con modo di protezione n e classe di temperatura T1, potrebbe essere una soluzione adeguata per le zone 2. Generalmente si tratta però di luoghi ordinari.

Secondo l’art. GF-3.1 della guida CEI 31-35/A le centrali termiche alimentate a metano, con pressioni nominali di esercizio da 0,02 bar a 0,5 bar, soggette al D. Lgs. 233/03, che soddisfano le condizioni indicate nell\'art. GF-3.5 possono essere considerate come luoghi ordinari. La centrale termica, come detto, in alcuni casi potrebbe essere soggetta al controllo dei VVF (attività n. 91 del DM 16/2/82) e quindi il locale deve essere considerato come ambiente a maggior rischio in caso d’incendio. In questo caso è necessario un comando, installato all\'esterno della centrale termica, in posizione segnalata e accessibile (art. 6.1, DM 12/4/96, che operi il sezionamento in caso di emergenza (figura 2).

Il circuito di alimentazione dovrebbe essere esterno alla centrale termica oppure, ove ciò non fosse possibile, segregato mediante adeguata protezione REI (figura 3). In generale, per quanto riguarda i componenti elettrici, in ragione delle particolari condizioni ambientali, è consigliabile l\'uso di componenti aventi almeno un grado di protezione IP 44.

Figura 2 - Comando di emergenza. Il circuito di alimentazione non deve attraversare la centrale termica
Figura 3 – Se non fosse possibile evitare l’attraversamento della centrale termica, il circuito di alimentazione dovrebbe essere segregato mediante protezione RE


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