Pubblicato: 19 giugno 2012
Categoria: Guide e approfondimenti

Un carico induttivo ha un’onda sinusoidale (di corrente) non distorta, ma
leggermente in ritardo se confrontata all’onda sinusoidale (di tensione) sulla
rete. Questo si verifica nelle bobine di induzione dei motori elettrici,
nelle reattanze delle lampade fluorescenti ed in determinati tipi di
riscaldamento elettrico.
Un carico induttivo può essere rappresentato da una figura blu che si appoggia ad un lato del tandem (figura 2). Ha lo stesso peso (= carico normale), in modo da non influenzare la tensione della catena (= livello di tensione della rete) né la velocità della bici (= frequenza della rete), ma senza compensazione potrebbe indurre la bici a cadere.
Così una figura rossa deve appoggiarsi nel senso opposto per compensare (= una centrale elettrica deve generare la potenza induttiva, cioè la potenza con lo stesso ritardo nell’onda sinusoidale come il carico), vedi figura 3.
Tutto ciò comporta le seguenti conseguenze:
Considerando queste conseguenze, i grandi carichi induttivi sono in generale compensati vicino alla sorgente da un carico capacitivo, più specificamente da una batteria di condensatori. Questi assorbono una corrente con una forma d’onda che ha certo anticipo se confrontata alla forma d’onda della tensione sulla rete. In questo modo, compensa il ritardo del carico induttivo. Un carico capacitivo può essere visto come un’altra figura blu che si siede vicina alla figura precedente, ma che si appoggia sul lato opposto.
I carichi induttivi o capacitivi sono inoltre denominati carichi reattivi. Un carico senza tempi di ritardo o di anticipo è denominato carico attivo.
Un carico induttivo può essere rappresentato da una figura blu che si appoggia ad un lato del tandem (figura 2). Ha lo stesso peso (= carico normale), in modo da non influenzare la tensione della catena (= livello di tensione della rete) né la velocità della bici (= frequenza della rete), ma senza compensazione potrebbe indurre la bici a cadere.
Così una figura rossa deve appoggiarsi nel senso opposto per compensare (= una centrale elettrica deve generare la potenza induttiva, cioè la potenza con lo stesso ritardo nell’onda sinusoidale come il carico), vedi figura 3.
Tutto ciò comporta le seguenti conseguenze:
- La compensazione deve essere immediata ed esatta o l’intera bici (= lavoro
netto elettrico) cadrà. Ciò richiede una immediata comunicazione e comprensione,
fra le figure rosse pedalanti, (= fra le centrali elettriche) di che cosa deve
essere fatto, e la possibilità di farlo molto rapidamente.
- Le figure rossa pedalanti (= centrali elettriche) che si appoggiano ad un
lato non possono funzionare in maniera efficace come prima. Di conseguenza,
metteranno meno forza sui pedali (= le centrali elettriche genereranno di meno
l\'energia attiva, cioè l\'energia senza ritardo sulla forma d’onda). Così gli
altri pedalatori rossi (= centrali elettriche) dovranno aggiungere una certa
forza supplementare.
- Con una figura blu pendente su un lato della bici e una figura rossa pendente sull’altro lato, la bici interferisce maggiormente col vento, portando a delle perdite supplementari. Questo è come quando la corrente induttiva fluisce attraverso la rete elettrica: determina perdite supplementari.
Considerando queste conseguenze, i grandi carichi induttivi sono in generale compensati vicino alla sorgente da un carico capacitivo, più specificamente da una batteria di condensatori. Questi assorbono una corrente con una forma d’onda che ha certo anticipo se confrontata alla forma d’onda della tensione sulla rete. In questo modo, compensa il ritardo del carico induttivo. Un carico capacitivo può essere visto come un’altra figura blu che si siede vicina alla figura precedente, ma che si appoggia sul lato opposto.
I carichi induttivi o capacitivi sono inoltre denominati carichi reattivi. Un carico senza tempi di ritardo o di anticipo è denominato carico attivo.
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