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Protezione dei montanti

Pubblicato: 8 settembre 2012 Categoria: Altro
Protezione dei montanti
Le condutture che costituiscono i montanti di alimentazione delle singole unità abitative, devono essere protette contro i cortocircuiti e contro i sovraccarichi. Secondo quanto indicato nella Norma Cei 64-8/4, tali protezioni possono essere attuate tramite un unico dispositivo, installato immediatamente a valle del contatore (vedi figura 1-a), e che rispetti le condizioni:

  1. Ib ≤ In ≤ Iz
    (contro il sovraccarico)
    dove:
    • Ib è la corrente d’impiego;
    • In è la corrente nominale del dispositivo di protezione;
    • Iz è il valore di corrente che può trasportare il cavo in regime permanente (dipendente dal tipo di posa scelta, dall’isolante del cavo, dalla temperatura ambiente, dalla vicinanza di altri circuiti. Il valore della corrente Iz è tratto da tabelle unificate Cei - Unel 35024).

  2. Icc ≤ Icn
    (contro il cortocircuito)
    dove:
    • Icc è la corrente di cortocircuito presunta nel punto di installazione;
    • Icn è il potere di interruzione del dispositivo di protezione.
Utilizzando come dispositivo di protezione un interruttore magnetotermico di tipo limitatore, è generalmente soddisfatta anche la condizione:

(articolo 435.1 della norma Cei 64-8) I2t<=K2S2

dove:

  • I2t è l’energia specifica passante dell’interruttore;
  • K2S2 è l’energia specifica passante del cavo
In alternativa al dispositivo unico posto alla base del montante, la norma 64-8/4 ammette la realizzazione delle protezioni separatamente (vedi figura 1-b):
  • contro i sovraccarichi, tramite un dispositivo posto lungo il percorso della conduttura (anche al termine della stessa), che può essere dunque rappresentato dall’interruttore posto nel quadretto d’appartamento;
  • contro i cortocircuiti, tramite l’interruttore limitatore del distributore, qualora siano verificate contemporaneamente le seguenti tre condizioni:
    1. l\'interruttore automatico del distributore di energia elettrica sia presente ed accessibile all\'utente (come normalmente avviene);
    2. il montante sia protetto contro i sovraccarichi dal dispositivo posto nel quadretto dell\'unità immobiliare;
    3. il montante sia costruito in modo da rendere minimo il rischio di cortocircuito, vale a dire, se non è posto vicino a materiale combustibile, ha una lunghezza inferiore a tre metri e se il luogo non presenta pericoli d\'esplosione e non è un luogo a maggior rischio in caso d\'incendio.

Tabella 3 - Sezione minima del conduttore di protezione PE
Sezione del conduttore di fase
S (mm2)
Sezione del conduttore di protezione PE
Sp (mm2)
S = 16
Sp = S
16 < S = 35
16
S > 35
Sp = S/2

Nella tabella 4 sono riportate le caratteristiche dell’interruttore automatico di protezione del montante, in funzione delle diverse potenze contrattuali.
Attualmente, l’Ente distributore sta sostituendo i contatori analogici con dei nuovi tipi di contatori digitali. Questi nuovi interruttori con funzioni di limitatore sono idonei per contratti che vanno fino a 10 kW. Essi sono costituiti da un interruttore magnetotermico con corrente nominale IN=63 A, potere d’interruzione di 6 kA e curva di intervento di tipo D (che prevede un intervento istantaneo per correnti comprese tra 10 e 20 volte IN), e da una bobina di sgancio, comandata da un sistema di controllo elettronico, in grado di aprire il circuito non appena si supera la potenza contrattuale stabilita (aumentata del 10%).

Tabella 4 - L\'interruttore di protezione del montante
Utenze monofase 230 V
Utenze trifase 400 V
Potenza impegnata (kW)
1,5
3
4,5
6
10
3
6
10
Potenza max prelevabile (kW)
1,7
3,3
5
6,6
11
3,3
6,6
11
Corrente di impiego IB (A)
8,21
15,94
24,15
31,88
53,14
5,96
11,92
19,87
Sezione montante (mm2)
2,5
4
6
4
6
6
10
16
25
2,5
2,5
4
Portata del montante IZ (A)
24
32
41
32
41
41
57
76
101
21
21
28
Caratteristiche interruttore di protezione del montante IN (A)
10
16
20
25
32
32
40
63
63
10
16
20
Potere d\'interruzione (kA)
4,5
6


La sostituzione dei contatori analogici, non presenta alcun problema pratico in presenza di montanti protetti dal cortocircuito con interruttori magnetotermici di tipo limitatore, situati subito a valle dei vecchi contatori. I problemi sorgono quando la protezione dai cortocircuiti è delegata ai nuovi limitatori dell’Ente distributore: infatti, osservando le curve dell’energia specifica passante relative all’interruttore ed ai cavi, si può notare che per montanti di sezione 2,5 mm2 (pvc) la protezione non è verificata, mentre per montanti di 4 mm2 (pvc) la protezione non è assicurata solo per determinati intervalli di corrente.

La soluzione è rappresentata dalla sostituzione dei cavi con altri di sezione maggiore, in modo da innalzare la curva dell’energia specifica passante del cavo ed evitando così che possa intersecare quella del limitatore dei nuovi contatori. Per quanto riguarda la protezione del montante contro i contatti indiretti, essa non risulta necessaria, se il montante è realizzato con materiale a doppio isolamento oppure se lungo il suo percorso il montante non presenta masse, in pratica se tubi protettivi, canali, cassette e quadretti sono in materiale isolante (l’interruttore differenziale può dunque essere installato nel quadretto d\'appartamento).

Qualora la conduttura di alimentazione degli apparecchi illuminanti e delle prese a spina installate nell\'eventuale box e/o cantina sia connessa al contatore dell\'utente, anziché al contatore di alimentazione dei servizi comuni del condominio, si deve anche prevedere un interruttore magnetotermico differenziale a protezione di tale conduttura.


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