
Per accertare la tenuta alle sovratensioni di origine interna dovute a manovre sugli impianti sia i differenziali di tipo generale sia quelli di tipo S sono sottoposti a dieci impulsi di corrente oscillatoria smorzata che presenta una forma d’onda con le caratteristiche di fig. 3.
L’impulso di corrente deve essere misurato e regolato usando un interruttore differenziale supplementare dello stesso tipo con la stessa In e la stessa Idn, per soddisfare le seguenti condizioni:
- Valore di picco: 200 A (ridotto a 25 A per Idn < 10mA)
- Tempo virtuale alla cresta: 0,5 microsecondi
- Durata dell’onda oscillatoria seguente: 10 microsecondi
- Ogni picco successivo: circa il 60% di quello precedente
La prova deve essere eseguita alle seguenti condizioni:
- Valore di picco: 3000 A
- Tempo virtuale alla cresta: 8 micorsecondi
- Tempo virtuale all’emivalore: 20 microsecondi
- Picco della corrente inversa: inferiore al 30% del valore di picco
Il dispositivo sottoposto agli impulsi di corrente deve resistere senza intervenire e senza danneggiarsi e, superata la serie di prove previste, deve continuare a funzionare correttamente alla sua Idn.
Le prove descritte valgono per tutti gli interruttori differenziali con (CEI EN 61009-1) o senza (“differenziali puri”) sganciatori di sovracorrente (CEI EN 61008-1). Le stesse prove con onda di tipo oscillante sono previste anche dalla Norma CEI EN 60947-2 che si occupa anche degli interruttori differenziali di tipo scatolato. Oltre a questa prova è però prevista anche una ulteriore prova con corrente impulsiva di forma 8/20 microsecondi e valore di picco di 250 A.
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