- Sistema di riscaldamento (del pavimento) ad accumulo termico: sistema
di riscaldamento nel quale, a causa di un periodo di carica limitato, una
quantità limitata di energia è convertita in calore ed è trasmessa,
principalmente attraverso la superficie del pavimento, alla stanza da
riscaldare, in un periodo di tempo determinato;
- Sistema di riscaldamento diretto: sistema di riscaldamento del
pavimento o del soffitto costituito da un impianto di riscaldamento che genera
calore utilizzando energia elettrica e lo trasmette alla stanza da riscaldare
nel più breve periodo di tempo possibile;
- Riscaldamento complementare del pavimento: sistema di riscaldamento
diretto incorporato nel pavimento, per esempio nelle zone situate vicino alle
pareti esterne, che integra la trasmissione del calore di un sistema di
riscaldamento del pavimento ad accumulo termico;
- Area non riscaldata: area del pavimento o del soffitto non provvista
di elementi scaldanti che è completamente coperta da mobili o che viene
riservata per mobili incorporati nelle strutture dell’edificio;
- Cavo scaldante: cavo, con o senza schermo o guaina metallica,
previsto per un sistema di riscaldamento fisso;
- Conduttore freddo: cavo non provvisto di guaina destinato a collegare
l’elemento scaldante all’impianto elettrico;
- Elemento scaldante: cavo scaldante o elemento scaldante flessibile
provvisto di conduttori freddi o di terminali, fissati rigidamente, per il
collegamento all’impianto elettrico.
Poi vengono indicate una serie di prescrizioni per la sicurezza, fra le quali segnaliamo:
- Protezione contro i contatti indiretti:
Nel caso si utilizzi l’interruzione automatica dell\'alimentazione, occorrono dispositivi differenziali con Idn non superiore a 30 mA. Nel caso in cui una guaina o una griglia conduttrice vengano poste sopra gli elementi scaldanti del pavimento o sotto a quelli del soffitto, occorre effettuare un collegamento equipotenziale tra la griglia e il PE dell’impianto elettrico. Se si utilizzano componenti di classe II, i loro circuiti di alimentazione vanno comunque protetti tramite interruttore differenziale con Idn di norma non superiore a 30 mA. E’ possibile anche utilizzare la protezione per separazione elettrica.
- Protezione contro i surriscaldamenti:
La temperatura nella zona di riscaldamento deve essere limitata ad un massimo di 80 °C. Per ottenere questo, oltre che seguire le istruzioni del costruttore, è bene installare dei dispositivi di protezione. Gli elementi scaldanti devono essere collegati all’impianto elettrico o attraverso terminali, o attraverso l’uso di conduttori freddi connessi in modo non separabile (ad esempio “graffando” conduttore freddo ed elemento scaldante).
- Influenze esterne:
Gli elementi scaldanti per l’installazione nei soffitti devono avere un grado di protezione almeno IPX1, mentre gli elementi scaldanti per installazione nei pavimenti di cemento o di materiale simile devono avere un grado di protezione IPX7.
Un altro aspetto interessante del progetto riguarda la documentazione e l’informativa che l’installatore di questi sistemi deve produrre. Infatti l’installatore deve fornire al proprietario del locale un documento esplicativo sul sistema di riscaldamento contenente le seguenti informazioni:
- Una descrizione generale di come è stato realizzato l’impianto necessario
anche per eventuali lavori di riparazione;
- La profondità di installazione degli elementi riscaldanti;
- I dati sul tipo di elementi riscaldanti e sulla loro massima temperatura di
funzionamento;
- Gli schemi dei circuiti di comando;
- La posizione e il numero degli eventuali sensori (temperatura interni o
esterni, umidità, etc.) che comandano il sistema;
- Lo schema topografico dell’impianto nel quale devono essere indicate:
- La distribuzione dei circuiti di riscaldamento e la loro potenza nominale;
- La posizione degli elementi riscaldanti in ciascuna stanza;
- Le aree non riscaldate, le zone di riscaldamento complementare e le aree non
riscaldate;
- Una descrizione delle funzioni del sistema di riscaldamento e del
funzionamento delle apparecchiature nei locali abitativi e nelle zone di
riscaldamento complementare;
- Informazioni relative all’essiccamento nel caso di primo periodo di
funzionamento in un edificio nuovo;
- Restrizioni e cose da sapere per quanto riguarda la disposizione
dell’arredamento nei locali:
- I mobili fissati al pavimento o incorporati nelle pareti devono essere posti su aree non riscaldate;
- Tappeti o coperture simili di altezza superiore ai 10 mm, compromettono le prestazioni del sistema di riscaldamento;
- Mobilio ricoperto da tendaggi non può essere posto nelle zone di riscaldamento complementare;
- Se il sistema di riscaldamento è a soffitto non possono essere posti mobili
di altezza uguale alla stanza, sotto le aree di soffitto in cui sono installati
elementi riscaldanti;
- Posizione delle zone di riscaldamento complementare e delle aree di
possibile disposizione del mobilio;
- Indicazione dell’impossibilità di effettuare fissaggi a pavimento e a
soffitto nelle aree comprendenti gli elementi riscaldanti;
Sul quadro dedicato al comando di ciascun sistema di riscaldamento, o a fianco di esso, va collocata da parte dell’installatore una informativa scritta, contenente le seguenti indicazioni:
- La tensione nominale;
- Le correnti nominali delle protezioni differenziale e sovracorrenti;
- La posizione delle cassette di giunzione e tipi di conduttori e schermi
utilizzati;
- La resistenza nominale degli elementi riscaldanti;
- Informazioni sugli elementi riscaldanti, quali il tipo, la loro resistenza
nominale, in quale numero sono stati installati, la loro lunghezza, la loro
disposizione e posizione, la loro profondità rispetto al pavimento o soffitto;
- L’area, di pavimento o soffitto, riscaldata e la densità di potenza in superficie;
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