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Quadri elettrici di bassa tensione

Pubblicato: 10 marzo 2011 Categoria: Notizie tecnico normative

Evoluzione normativa, caratteristiche e applicazioni

Nel tempo la concezione e l’uso del quadro elettrico hanno subito notevoli evoluzioni; dalla realizzazione basata sull’esperienza di ciascuna azienda negli anni Sessanta, allo sviluppo di configurazioni standard realizzate con un numero limitato di componenti negli anni successivi.

 

La definizione di una gamma limitata, pur rispondendo alle esigenze di allora, era comunque carente per vari aspetti, che proprio in quegli anni iniziavano ad essere pressanti. Anche dal punto di vista della sicurezza sono stati fatti sicuramente molti progressi.

 

Questo processo è stato supportato da una sempre più stretta collaborazione tra costruttori e utilizzatori, inteso nel senso più ampio della parola cioè impegnati in una cooperazione per un miglioramento continuo.

 

Il confluire di esperienze maturate nel tempo, di esigenze sempre più diversificate, ha spinto i costruttori a proporre sistemi per realizzare quadri di distribuzione sia in kit sia di tipo modulare.

 

La disponibilità del numero di soluzioni proposte permette una notevole varietà di tipologie di quadri, sempre più performanti e realizzati/realizzabili con componenti di serie. Questa evoluzione è stata possibile grazie al continuo impegno dei costruttori nel realizzare le varie tipologie di carpenterie, componenti ed accessori, tali da comporre un sistema flessibile e sicuro.

 

Il risultato di questo processo è evidente e offre una rilevante moltiplicazione delle possibilità di installazione.

 

Oggi sul mercato è possibile individuare quadri in un’ampia scelta di dimensioni, equipaggiabili con una vasta serie di accessori per facilitarne sia il cablaggio e il montaggio, sia la manutenzione. L’impiego di tali accessori permette di ottenere eccellenti prestazioni e vantaggi, riducendo gli errori di assemblaggio e aumentando la sicurezza per gli utilizzatori e i committenti.

 

I futuri progetti saranno sempre più focalizzati sullo sviluppo della sicurezza degli impianti elettrici tutelando gli utilizzatori e l’ambiente circostante. Le aziende produttrici di quadri con questo elevato standard di tecnologia e sicurezza offrono già agli installatori e utilizzatori soluzioni di quadri con specifiche caratteristiche per particolari applicazioni e ambienti, come pure quelli a tenuta all’arco interno (vedi guida CEI 17-86), sistemi di cablaggio rapido e sicuro, con un risparmio notevole dei tempi d’installazione.

 

Inoltre è necessario sottolineare la combinazione sicurezza-servizio nei quadri attuali: l’introduzione di forme di segregazione e partizione in unità funzionali nei quadri elettrici permette l’accesso e la manutenzione anche sotto tensione.

 

Un altro elemento importante porta il quadro elettrico ben oltre il ruolo di puro contenitore “meccanico” di dispositivi di protezione e similari. Ora è possibile un’interazione di monitoraggio e controllo con il sistema di distribuzione non solo con il comando manuale su una serie di interruttori con intervento diretto dell’uomo, ma anche attraverso una visualizzazione e comando remoti di tutto il sistema. In quest’ottica, esistono già quadri elettrici “intelligenti” con supervisione di parametri energetici, autodiagnosi e proiettati verso il risparmio energetico e al rispetto dell’ambiente: questa è e sarà sempre più la vera differenza.

 

Il quadro elettrico non è quindi solo carpenteria atta a contenere le apparecchiature elettriche, ma è un sistema costituito dal supporto meccanico, da sistemi di distribuzione e da apparecchiature elettriche di protezione, comando e segnalazione, interconnesse elettricamente con lo scopo di adempire le funzioni richieste dall’impianto elettrico nel quale è inserito.

 

 

Fonte: Anie