
C0 = 1250 (C0 = tiro (N)/peso (N/m) = T0/P) (dati forniti dal gestore)
La distanza fra due tralicci è di 255 m. Utilizzando lo sviluppo in serie del coseno iperbolico, nell’arco compreso tra i due tralicci la catenaria è approssimata dall’equazione della seguente parabola:
Y = X2 / (2 C0 ) = 0,0004 X2
In un sistema cartesiano ortogonale X, Y con l’origine coincidente con il vertice della parabola (questo sistema di coordinate X;Y è diverso da quello usato in seguito x,y,z).
E la freccia risulta:
f = D2 / (8 C0 ) = 6,5 m
il cui significato geometrico è indicato nello schema di figura 1. Con questi presupposti e utilizzando il prospetto del traliccio fornito dal gestore, il profilo della linea è quello illustrato in figura 2.
Sull’asse delle ascisse (z) vi è la distanza dal traliccio più vicino (nel seguito indicato come traliccio A), presa sull’asse della linea mentre sull’asse delle ordinate (y) vi è l’altezza rispetto al terreno. C1, C2 e C3 sono i tre conduttori, G è la fune di guardia.
Il secondo parametro è la corrente massima di esercizio normale, determinata seguendo il procedimento indicato al punto 3.1 della norma Cei 11-60, 2^ ed. fasc. 6507. Poichè la normativa differenzia tra periodo caldo e periodo freddo si ottengono due risultati per la corrente massima di esercizio normale: I = 305,0 A nel periodo caldo e I = 358,0 A nel periodo freddo. A livello cautelativo viene utilizzata la corrente relativa al periodo freddo e quindi la simulazione software è stata effettuata con i seguenti valori:
- I = 358 A legge nazionale
- I = 50 % 358 A = 179 A legge regionale
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