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Masse, masse estranee e collegamenti equipotenziali

Pubblicato: 11 aprile 2012 Categoria: Guide e approfondimenti
Masse, masse estranee e collegamenti equipotenziali
Qualsiasi volume in cui un soggetto con parti applicate può venire in contatto intenzionale, o non intenzionale, con apparecchi elettromedicali o con masse estranee, direttamente o per mezzo di altre persone in contatto con tali elementi, è definito dalle Norme come zona paziente. Le masse estranee e le masse che si trovano all\'interno della zona paziente devono essere collegate ad un nodo equipotenziale comune.

Sono da considerare interne alla zona paziente le masse e le masse estranee che si trovano in verticale ad una quota inferiore a 2,5 m dal pavimento o, in orizzontale, ad una distanza inferiore a 1,5 m dal paziente considerando anche le eventuali diverse posizioni che il paziente, quando è in contatto con apparecchi alimentati dalla rete, potrebbe assumere se fosse spostato dal posto originario (figura 2). Nei locali ad uso estetico del gruppo 1 è sempre necessario effettuare i collegamenti equipotenziali supplementari (EQS), in aggiunta agli altrettanto necessari collegamenti equipotenziali principali (EQP) realizzati alla base dell\'edificio.

All\'interno del locale deve essere approntato un nodo equipotenziale al quale devono essere collegate tutte le masse a portata di mano e le masse estranee poste ad un\'altezza inferiore a 2,5 m dal piano di calpestio (figura 3).

Anche le masse non a portata di mano (altezza superiore a 2,5 m dal piano di calpestio) devono essere collegate a terra ma non necessariamente al nodo equipotenziale. Le masse sono gli involucri esterni degli apparecchi elettrici utilizzati all\'interno del locale e si collegano al nodo di terra tramite il conduttore di protezione (PE). Il conduttore di protezione collega al nodo equipotenziale anche il morsetto di terra delle prese (figura 4) alle quali potranno essere collegati gli apparecchi elettrici ad uso estetico.

Le masse estranee sono elementi metallici, non facenti parte dell\'impianto elettrico, in grado di introdurre il potenziale di terra (tubazione idrica, tubi dei termosifoni, del gas, condotte dell\'aria, ferri del cemento armato, ecc.) o altro potenziale (finestra metallica comune ad altri ambienti che si estende al di fuori del locale, figura 5).

I collegamenti equipotenziali devono essere effettuati una sola volta, senza ulteriori \"cavallotti\", all\'ingresso delle masse estranee nel locale con un conduttore di rame avente una sezione di almeno 6 mm2. I tubi che alimentano un termosifone, ad esempio, possono essere collegati all\'ingresso nel locale e non è più necessario collegare al nodo equipotenziale il termosifone stesso. I ferri del cemento armato sono da considerare masse estranee e come tali vanno collegati al nodo equipotenziale, operazione abbastanza agevole in fase di costruzione dell\'edificio ma che diventa molto difficoltosa se l\'edificio è già esistente.

In questo caso si ritiene che tale collegamento possa essere omesso. Anche gli infissi metallici all\'interno del locale se presentano una resistenza verso terra di 200 ohm sono da considerare masse estranee e devono essere collegati al nodo equipotenziale. Gli elementi metallici con resistenza superiore a 200 ohm o con resistenza inferiore a 200 ohm ma che si trovano ad un\'altezza superiore a 2,5 m dal piano di calpestio non è necessario che siano collegati al nodo equipotenziale.

Tutti i conduttori di protezione ed equipotenziali devono far capo ad uno stesso nodo equipotenziale e devono essere singolarmente scollegabili (figura 6).

Per agevolare il collegamento di più prese o di più masse estranee sono ammessi in un unico locale più nodi intermedi (subnodi) ma solo se tra il nodo equipotenziale e le masse o le masse estranee è interposto un solo subnodo (figura 7a).

Il \"cavallotto\" fra una presa e l\'altra deve essere considerato come un sub-nodo. Il collegamento entraesci fra più di due prese non è perciò ammissibile (figura 7b).

Il nodo equipotenziale deve essere collegato al collettore principale di terra con un conduttore di sezione non inferiore a quella del conduttore di protezione o equipotenziale di sezione maggiore rispetto a tutti i conduttori collegati al nodo.

Allegati scaricabili
Impianto elettrico nei locali ad uso estetico (seconda edizione)

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