
Relativamente alla sicurezza, l’impianto di terra ha lo scopo di trasformare un difetto nell’isolamento di un utilizzatore in una corrente di dispersione verso terra in grado di determinare, per mezzo di un dispositivo automatico sensibile a tale corrente, la tempestiva apertura del circuito di guasto.
L’alimentazione dell’impianto condominiale è solitamente di tipo TT e la corrente di guasto che si disperde verso terra deve essere interrotta in un tempo sufficientemente breve da evitare che possa assumere un’intensità tale da causare una caduta di tensione pericolosa nel dispersore. Questo può essere ottenuto coordinando opportunamente il dispositivo di interruzione del guasto con la resistenza di terra dell’impianto.
Quando il dispositivo di apertura del circuito guasto è un interruttore
differenziale (la protezione mediante interruttori magnetotermici non è
praticamente quasi mai applicabile) il prodotto della corrente nominale
differenziale Idn per la resistenza di terra RE non deve
superare il valore di 50 V (fig. 1). Ottenere valori di resistenza adeguati
risulta quindi piuttosto facile anche con dispositivi differenziali poco
sensibili.
Ad esempio con una Idn di 1 A è possibile ottenere il
coordinamento con resistenze di terra non superiori a 50 ohm.
É evidente che se si utilizzano interruttori differenziali più sensibili la resistenza del dispersore può assumere valori più elevati e quindi ancora più facilmente raggiungibili (con Idn da 30 mA la resistenza del dispersore RE può essere di 1666 ohm).
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