L’impianto elettrico negli edifici di culto di natura artistica

Pubblicato: 15 ottobre 2012 Categoria: Guide e approfondimenti
L’impianto elettrico negli edifici di culto di natura artistica

Gli edifici di culto in Italia, di diversa dimensione età e importanza storico artistica, sono molto numerose e si stima superino le centomila unità. Nella maggioranza dei casi si tratta di edifici antichi per i quali si deve procedere a periodiche manutenzioni e ristrutturazioni spesso comprendenti l’adeguamento o il rifacimento completo degli impianti.

Le particolari caratteristiche della struttura impongono nella progettazione e costruzione dell\'impianto elettrico di tener conto di diversi fattori fra i quali, la sicurezza di fedeli e visitatori, presenti contemporaneamente anche in numero elevato, la tutela e conservazione di eventuali opere artistiche di pregio e le peculiari esigenze delle celebrazioni liturgiche. Se il luogo di culto è sottoposto a tutela ai sensi di legge si applica, oltre alle norme generali impianti, anche la Norma CEI 64-15, \"Impianti elettrici negli edifici pregevoli per rilevanza storica e/o artistica\".

La Norma 64-15 suggerisce \"... soluzioni che integrano e in alcuni casi variano, con prescrizioni a sicurezza equivalente, quanto già previsto dalla Norma CEI 64-8 con particolare riferimento agli ambienti a maggior rischio in caso di incendio (sez. 751) e, quando concorrano le condizioni, ai luoghi di pubblico spettacolo e di trattenimento (sez. 752)”. Da notare che una Circolare del M. I. del 17/12/1986, N.42 precisa che: \"Gli edifici destinati al culto non sono locali di spettacolo e trattenimento secondo i chiarimenti contenuti nella circolare n. 52 del 20-11-1982, punto 4.1, e pertanto non sono compresi nel punto 83 - del D.M. 16-2-1982 (ora punto 63 dell\' ALLEGATO I al D.P.R. n. 151/2011). Sono fatte comunque salve le disposizioni contenute nell\'art.15, punto 5 del D.P.R. del 29-7-1982, n.577.\"

In questo caso, trattandosi di edifici di culto aventi rilevanza storica e/o artistica, per quanto concerne le caratteristiche edili e impiantistiche, bisogna riferirsi anche al DPR n. 151/2011 nel quale, al n. 72 (n. 90 del vecchio DM 16/02/1982) dell\'allegato I, sono indicati gli edifici pregevoli per arte e storia (edifici sottoposti a tutela ai sensi del D.Lgs 22 gennaio 2004, n. 42, Codice dei beni culturali e del paesaggio, ai sensi dell’articolo 10 della legge 6 luglio 2002, n. 137) fra quelli soggetti al controllo da parte dei Comandi Provinciali dei Vigili del Fuoco (figura 1).

Figura 1 - Un luogo di culto sottoposto a tutela ai sensi di legge è soggetto alle visite e ai controlli di prevenzione incendi e ad esso, oltre alle norme generali impianti,
 si applica anche la Norma CEI 64-15


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