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Le principali prescrizioni impiantistiche

Pubblicato: 28 febbraio 2013 Categoria: Guide e approfondimenti
Le principali prescrizioni impiantistiche

Ai locali medici di gruppo 0 non si applicano prescrizioni impiantistiche particolari, è sufficiente applicare le prescrizioni generali della Norma CEI 64-8 per i locali ordinari. Per i locali del gruppo 1 ci riferisce invece alla Sezione 710 della medesima Norma.
Nei locali di gruppo di gruppo 1 si deve delimitare la zona paziente (figura 2, 3) intesa come un qualsiasi volume in cui un paziente con parti applicate può venire in contatto intenzionale, o non intenzionale, con altri apparecchi elettromedicali o sistemi elettromedicali o con masse estranee o con altre persone in contatto con tali elementi. Tutto ciò che si trova in questa zona è soggetto a specifiche prescrizioni normative perché il rischio elettrico per il paziente è maggiore che in altri ambienti. In mancanza di indicazioni o comunque in caso di incertezza da parte del responsabile sanitario sulla reale ubicazione degli strumenti elettromedicali applicati al paziente la zona paziente deve essere estesa a tutto il locale.
Per i locali ordinari e i locali di gruppo 0 per la protezione dai contatti indiretti le prescrizioni sono quelle descritte nel Cap. 41 della Norma CEI 64-8, mentre per i locali di gruppo 1 si devono applicare delle prescrizioni aggiuntive:

  • Protezione mediante interruzione automatica del circuito UL = 25 V (tensione di contatto limite convenzionale). Sistemi TT - RE Idn ≤ 25 (RE = resistenza di terra del dispersore [ohm] - Idn = corrente differenziale nominale d\'intervento più elevata fra gli interruttori differenziali a protezione dell\'impianto)
  • Protezione mediante bassissima tensione di sicurezza (SELV E PELV) | La tensione nominale non superiore a 25 V in c.a. e 60 V in c.c non ondulata (le parti attive devono essere isolate o protette con grado di protezione non inferiore a IPXXB - IPXXD per le superfici superiori orizzontali a portata di mano).
  • Protezione mediante componenti classe II o con isolamento equivalente
  • Protezione mediante separazione elettrica

Per quanto possibile occorre garantire la selettività verticale e trasversale fra i dispositivi di protezione differenziale. Ai locali di gruppo 1 devono essere applicate anche le seguenti prescrizioni:

  • i circuiti prese a spina con corrente nominale fino a 32 A devono essere protetto con differenziale (tipo A o B in relazione alla corrente di guasto) avente Idn ≤30 mA;
  • interruttori differenziali con soglie di intervento superiori possono essere posti a protezione di prese che alimentano utenze fisse;
  • masse e masse estranee che sono o che possono entrare nella zona paziente (escluse quelle ad altezza superiore a 2,5 m), i conduttori di protezione di tutte le prese del locale, e quando possibile i ferri di armatura del cemento armato, devono essere connesse ad un nodo equipotenziale supplementare;
  • tra una massa, una massa estranea o il morsetto di terra di una presa e il nodo equipotenziale supplementare deve essere previsto un solo nodo intermedio (sub-nodo );
  • i conduttori di protezione ed equipotenziali devono poter essere singolarmente scollegabili (collegati singolarmente mediante capicorda alla barra equipotenziale) e devono essere facilmente identificabili ad entrambi i capi;
  • il nodo equipotenziale deve essere collocato entro o in prossimità del locale medico e deve essere connesso al nodo principale di terra mediante un conduttore di protezione di sezione non inferiore a quella del conduttore di sezione più elevata collegato al nodo stesso;
  • deve essere previsto almeno un apparecchio per l\'illuminazione di sicurezza (sono idonei gli apparecchi di emergenza autonomi);
  • gli interruttori e le prese a spina devono essere installate ad una distanza di almeno 0,2 m da eventuali attacchi per gas medicali;

La protezione contro le sovracorrenti deve essere attuata secondo quanto prescritto dalla Norma CEI 64-8 - Parte 4 ponendo particolare attenzione alla selettività fra i dispositivi di protezione. I valori dell\'illuminamento medio mantenuto Em, i limiti di abbagliamento UGR, e l\'indice generale di resa del colore Ra possono essere ricavati dalla Norma UNI EN 12464-1 in base al tipo di zona, compito visivo o attività svolta.


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