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Le centrali termiche

Pubblicato: 30 maggio 2012 Categoria: Altro
Le centrali termiche
L’art. GE 2.3 della Guida Cei 31-35 V2 definisce:
  • l’impianto termico come: “il complesso delle condotte compreso tra il punto di consegna del gas e gli apparecchi utilizzatori (questi esclusi), gli apparecchi e gli eventuali accessori destinati alla produzione di calore”;
  • la centrale termica come “uno o più locali comunicanti direttamente tra loro, destinato/i all’installazione di un impianto termico di produzione del calore, la cui portata termica complessiva è superiore a 35 kW”.
In base a quest’ultima definizione si farà riferimento alle centrali termiche con portata termica superiore a 35 kW. Naturalmente la produzione di calore può essere effettuata utilizzando combustibili diversi; considerando quelli più frequentemente utilizzati si può fare una distinzione tra:
  • impianti termici alimentati a gas;
  • impianti termici alimentati a gasolio.
La normativa applicabile a tali impianti è diversa, come diversi sono i rischi che presentano, di conseguenza diverso sarà l’impianto elettrico da realizzare.
Vediamo intanto di definire dove comincia e dove finisce l’impianto elettrico relativo ad un impianto termico e quali sono le informazioni necessarie per la corretta progettazione ed esecuzione dello stesso.
Allo scopo può essere d’aiuto la guida Cei 64-50 nel caso di centrale termica inserita in un edificio residenziale.
L’impianto elettrico (da guida Cei 64-50 art. 4.3.3) di una centrale termica, ad esclusione dei componenti elettrici dell’impianto a totale asservimento del processo termico, è costituito da una linea in arrivo di alimentazione, da un quadro e da circuiti di alimentazione degli apparecchi utilizzatori. In pratica vengono esclusi i quadri di comando e l’equipaggiamento elettrico a bordo dei generatori di calore.

L’appendice D al punto D.2 riporta un esempio di modulo utilizzabile per descrivere le caratteristiche della centrale termica.
Una volta rilevate le caratteristiche dell’impianto termico è necessario definire come dovrà essere l’impianto elettrico, ma per farlo è necessario stabilire l’ambiente d’installazione; allo scopo è necessario avere: le caratteristiche ai fini della classificazione e valutazione dei rischi che devono essere fornite dal committente (come riportato nella guida Cei 0-2 ed. 2002 punto B.2.2).
Si vuole sottolineare come tali caratteristiche non devono essere decise dall’installatore, né tantomeno dal progettista dell’impianto elettrico, bensì come queste siano dati di progetto.
Purtroppo il più delle volte è compito dell’installatore e/o del progettista decidere, perché il committente non fornisce questi dati. Così addentriamoci nei meandri legislativi per comprendere se le centrali termiche sono da considerare ambienti a rischio d’esplosione, a maggior rischio in caso d’incendio o ordinari, esaminando i vari casi che si possono presentare.