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Distributore

L\'alimentatore e la batteria

Pubblicato: 11 dicembre 2012 Categoria: Altro

La centrale antintrusione, oltre alla gestione di tutte le funzioni dell’impianto, deve dare l’energia necessaria al suo funzionamento.

 

In presenza della tensione di rete tale energia è fornita dall’alimentatore, mentre nel caso di mancanza rete la corrente è data dalla batteria tampone presente all’interno della centrale e negli altri dispositivi autoalimentati dell’impianto.

 

Batteria ed alimentatore sono due elementi da tenere in stretta considerazione per un corretto funzionamento del sistema. Il tipo di batteria tampone, o meglio la capacità espressa in Ampere/Ora (A/h), può essere calcolato con buona approssimazione utilizzando la seguente formula:

 

Ah = (∑Cr x h x 1,25) + (∑Ca x Ta x 0,02)

dove:

∑Cr = somma delle correnti assorbite a riposo da tutti i dispositivi alimentati dalla batteria (in Ampere);

h = numero di ore d’autonomia desiderate;

∑Ca = somma delle correnti assorbite in allarme da tutti i dispositivi alimentati dalla batteria (in Ampere);

Ta = Tempo programmato per il ciclo d’allarme (in minuti).

 

 

Nel caso si voglia un’autonomia di 24 ore, con assorbimenti di 0,2 A a riposo e 1,3 A in allarme, ed un Tempo d’allarme programmato per 1 minuto, la batteria dovrà avere una capacità di:

 

 

(0,2 x 24 x 1,25) + (1,3 x 1 x 0,02) = 6,026 Ah

 

 

quindi una batteria da 7 Ah è sufficiente, in questo esempio, a garantire un’autonomia di 24 ore.

 

Gli assorbimenti a riposo ed in allarme dei vari dispositivi (centrale, sensori, ecc.) sono rilevabili dai dati forniti dal costruttore. Una volta individuata la capacità della batteria tampone è possibile calcolare se l’alimentatore presente all’interno della centrale è in grado d’erogare la corrente necessaria ad alimentare tutti i dispositivi collegati e mantenere cariche le batterie tampone presenti nell’impianto:

 

 

Cu = (∑Cb : Tr) x 0,8 + Cr

dove:

Cu = Corrente in uscita dall’alimentatore;

∑Cb = Somma di tutte le capacità delle batterie tampone presenti nell’impianto;

Tr = Tempo minimo di ricarica delle batterie in ore;

Cr = assorbimento di corrente a riposo di tutti i dispositivi alimentati dalla centrale in Ampere.

 

 

Applicando la formula all’esempio precedente, quindi una batteria tampone in centrale di 7 Ah ed un consumo a riposo di 0,2 A, supponendo di avere un’altra batteria tampone per la sirena esterna autoalimentata da 2 Ah e di avere un tempo minimo di ricarica di 12 ore, si ottiene:

 

 

[(7 + 2) : 12] x 0,8 + 0.2 = 0,8 A

 

 

Quindi, in quest’esempio, l’alimentatore deve erogare almeno 0,8 A per alimentare tutti i dispositivi collegati e caricare le batterie tampone presenti nell’impianto. Nel caso in cui l’alimentatore della centrale non fornisce una corrente sufficiente, è necessario ricorrere ad una o più unità d’alimentazione supplementari. In questo caso gli assorbimenti dei vari dispositivi che compongono l’impianto devono essere suddivisi tra le diverse unità d’alimentazione, ognuna delle quali sarà equipaggiata con una propria batteria tampone.

 

Se per esempio fosse necessaria una batteria con capacità di 12 Ah ed una corrente d’alimentazione di 1,3 A, ma l’alimentatore di centrale erogasse soltanto 1A, si può utilizzare una seconda unità d’alimentazione, sempre da 1A, e due batterie da 7Ah, una delle quali posta in centrale e l’altra nella seconda unità d’alimentazione. I carichi saranno equamente suddivisi tra i due alimentatori.