Pubblicato: 29 maggio 2012
Categoria: Altro

Per regolare i flussi di veicoli, e quindi consentire l’attraversamento di un incrocio in sicurezza a tutti gli utenti della strada, sono possibili diverse modalità di regolazione, più o meno complesse, che sfruttano in maniera diversa i dati di traffico dell’incrocio da regolare e degli incroci semaforizzati adiacenti.
La regolazione più semplice è il funzionamento “a tempi fissi”, in cui la sequenza delle fasi semaforiche si ripete per tutto il giorno con la stessa temporizzazione; in genere viene predisposta per regolare il traffico delle ore di punta, e quindi non si adatta alle ore di scarso traffico.
Il funzionamento “attuato dal traffico” si adatta a incroci isolati (cioè lontani da altri incroci semaforizzati) che presentano grande variabilità dei flussi di traffico durante la giornata: i tempi di verde variano a seconda della presenza di veicoli, che viene rilevata da appositi sensori (“rilevatori”) posti nelle vicinanze dell’incrocio.
Sempre in un incrocio isolato, un miglioramento del precedente è il funzionamento “a generazione di piano”, nel quale la scelta del tempo di verde è basata anche sulla necessità di smaltire eventuali code.
Con il funzionamento “sincronizzato” gli incroci non vengono più considerati come a sé stanti: le temporizzazioni sono sincronizzate in modo che i veicoli che sono passati con il verde ad un incrocio possano trovare il verde anche all’incrocio successivo.
Questo funzionamento è comunemente noto come “onda verde”.
Requisito minimo per gli impianti sincronizzati è avere cicli semaforici tutti della stessa durata, e fare riferimento ad un “orologio” comune, rispetto al quale sfasare opportunamente i propri cicli.
Il funzionamento “a selezione oraria di piano” prevede che le scelte dei tempi del ciclo semaforico siano fatte in base all’ora del giorno e al giorno della settimana.
Questo funzionamento, nel caso di condizioni di traffico abbastanza ripetitive, fornisce buoni risultati e può essere associato al funzionamento sincronizzato, il che permette di avere l’onda verde anche negli incroci in cui i cicli semaforici variano nell’arco della giornata.
Il funzionamento più sofisticato (e più costoso) è quello che si ha in un sistema “centralizzato”, che prevede una rete di comunicazione che collega tutti gli impianti semaforici di un’area urbana ad un centro di calcolo che li gestisce, oltre ad un insieme di rilevatori che acquisiscono i dati relativi al traffico, necessari al centro di calcolo per scegliere la migliore strategia di regolazione.
La regolazione più semplice è il funzionamento “a tempi fissi”, in cui la sequenza delle fasi semaforiche si ripete per tutto il giorno con la stessa temporizzazione; in genere viene predisposta per regolare il traffico delle ore di punta, e quindi non si adatta alle ore di scarso traffico.
Il funzionamento “attuato dal traffico” si adatta a incroci isolati (cioè lontani da altri incroci semaforizzati) che presentano grande variabilità dei flussi di traffico durante la giornata: i tempi di verde variano a seconda della presenza di veicoli, che viene rilevata da appositi sensori (“rilevatori”) posti nelle vicinanze dell’incrocio.
Sempre in un incrocio isolato, un miglioramento del precedente è il funzionamento “a generazione di piano”, nel quale la scelta del tempo di verde è basata anche sulla necessità di smaltire eventuali code.
Con il funzionamento “sincronizzato” gli incroci non vengono più considerati come a sé stanti: le temporizzazioni sono sincronizzate in modo che i veicoli che sono passati con il verde ad un incrocio possano trovare il verde anche all’incrocio successivo.
Questo funzionamento è comunemente noto come “onda verde”.
Requisito minimo per gli impianti sincronizzati è avere cicli semaforici tutti della stessa durata, e fare riferimento ad un “orologio” comune, rispetto al quale sfasare opportunamente i propri cicli.
Il funzionamento “a selezione oraria di piano” prevede che le scelte dei tempi del ciclo semaforico siano fatte in base all’ora del giorno e al giorno della settimana.
Questo funzionamento, nel caso di condizioni di traffico abbastanza ripetitive, fornisce buoni risultati e può essere associato al funzionamento sincronizzato, il che permette di avere l’onda verde anche negli incroci in cui i cicli semaforici variano nell’arco della giornata.
Il funzionamento più sofisticato (e più costoso) è quello che si ha in un sistema “centralizzato”, che prevede una rete di comunicazione che collega tutti gli impianti semaforici di un’area urbana ad un centro di calcolo che li gestisce, oltre ad un insieme di rilevatori che acquisiscono i dati relativi al traffico, necessari al centro di calcolo per scegliere la migliore strategia di regolazione.