
- Devono essere dotati della marcatura CE, prevista dalla
Direttiva 89/106/CEE (DPR 21/4/93, n. 246), dal 1 aprile 2003;
- Devono essere muniti di dichiarazione di conformità al prototipo dotato di certificato di prova, attestante la rispondenza alla norma EN 54-7 e alle norme a questa equivalenti, emesso da organismi legalmente riconosciuti in uno dei Paesi membri;
Disposizioni generali
Essendo tali rivelatori sensibili al fumo, è ovvio che deve essere attentamente valutata la loro posizione, in modo che sorgenti di fumo presenti nell’ambiente da sorvegliare non diano origine a falsi allarmi.
In particolare, i rivelatori di fumo non devono essere installati dove possono venire investiti direttamente dagli aerosol prodotti da eventuali cicli di lavorazione di prodotti o dove possono venire investiti direttamente dal flusso d’aria immesso dagli impianti di condizionamento, aerazione e ventilazione.
Il numero di rivelatori (vedi tabella 1), deve essere determinato in modo che non siano superati i valori Amax dell’area a pavimento sorvegliata da ogni rivelatore, in funzione della superficie in pianta S e dell’inclinazione α del soffitto (o della copertura) del locale sorvegliato.
Locale sorvegliato |
Area a pavimento massima sorvegliata da ogni rivelatore
Amax (m2) | ||
Altezza h dal soffito o dalla copertura * (m) |
Superficie S in pianta del locale sorvegliato
(m2) |
Inclinazione α del soffitto o copertura * rispetto
all\'orizzontale ** | |
h <= 6 |
S <= 80 |
qualsiasi |
80 |
S > 80 |
qualsiasi |
60 | |
h > 6 |
qualsiasi |
0° < α <= 20° |
80 |
20° < α <= 45° |
100 | ||
45° < α |
120 | ||
* Qunado l\'intradosso della copertura costituisce il soffitto del
locale ** Nel caso di copertura a shed o con falde a diversa pendenza, si considera come inclinazione α la pendenza minore Nota: le coperture a forma curva (cupole, volte, etc.) il cui colmo è più di 6 m dal pavimento del locale, devono essere assimilate a coperture piane inclinate con pendenza determinata dall\'inclinazione della corda sottesa tra il colmo e l\'imposta |
Tabella 1 – Distribuzione dei rivelatori puntiformi di fumo
Nell’ambito dell’area sorvegliata da ciascun rivelatore, la distanza tra questo e le pareti o l’area sorvegliata da un altro rivelatore non deve essere maggiore dei valori limite specificati in tabella 2. Questa distanza va valutata in orizzontale (vedi figura 21).
Superficie S in pianta del locale
sorvegliato (m2)
|
Altezza h del locale sorvegliato (m)
|
Distanza massima in orizzontale del rivelatore dalle pareti o
dall\'area sorvegliata da un altro rivelatore (m) | ||
Inclinazione α del soffitto o copertura rispetto
all\'orizzontale | ||||
α <= 20° |
20° < α <= 45° |
α > 45° | ||
S <= 80 |
h <= 12 |
6,5 |
7 |
8 |
S > 80 |
h <= 6 |
6 |
7 |
9 |
6 < h <= 12 |
7 |
8 |
10 |
Tabella 2 – Distanze dei rivelatori puntiformi di fumo
Altre indicazioni sulle distanze da tenere sono le seguenti:
- Tra rivelatori e pareti almeno 0,5 m;
- Tra rivelatori e pareti, quando il locale è un cunicolo o un corridoio di
larghezza inferiore ad 1 m, non esistono distanze minime;
- Tra rivelatori e superficie laterale di correnti, travi o strutture sospese
(es. condotte di ventilazione) sporgenti al massimo 15 cm, devono esserci almeno
0,5 m;
- Tra rivelatori e materiali o macchinari posti al di sotto, devono esserci almeno 0,5 m in tutte le direzioni;
L’altezza dei rivelatori rispetto al pavimento non deve essere maggiore dei seguenti limiti massimi:
- 12 m nel caso di locali ordinari;
- Nel caso di magazzini di altezza superiore a 12 m, è possibile utilizzare ugualmente questi rivelatori, a patto che vengano posti anche ad altezze intermedie, inferiori ai 12 m;<
Le massime e le minime distanze verticali ammissibili fra i rivelatori ed il soffitto (o la copertura) dipendono dalla forma di questo e dall’altezza del locale sorvegliato, come indicato in tabella 3.
Altezza del locale (m) |
Distanza dell\'elemento sensibile al fumo dal soffitto (o dalla
copertura) in funzione della sua inclinazione rispetto
all\'orizzontale | |||||
α <= 15° |
15° < α <= 30°
|
α > 30°
| ||||
Min cm |
Max cm |
Min cm |
Max cm |
Min cm |
Max cm | |
h <= 6 |
3 |
20 |
20 |
30 |
30 |
50 |
6 < h <= 8 |
7 |
25 |
25 |
40 |
40 |
60 |
8 < h <= 10 |
10 |
30 |
30 |
50 |
50 |
70 |
10 < h <= 12 |
15 |
35 |
35 |
60 |
60 |
80 |
Tabella 3 – Distanze dal soffitto dei rivelatori puntiformi di fumo
Possibili precauzioni da prendere in situazioni particolari sono le seguenti:
- Fare attenzione alla massima temperatura di funzionamento del rivelatore
indicata dal costruttore (in genere tra i 50 e i 60 °C). Se l’ambiente è
particolarmente caldo, non installare il rivelatore in posizione tale da essere
esposto a fonti di calore o irraggiamento solare;
- Se l’altezza del locale è molto bassa (inferiore ai 3 m) attenzione ai falsi allarmi potenzialmente provocati dal fumo delle sigarette;
Disposizioni particolari per i locali con soffitto (o copertura) inclinati
- nei locali con soffitto (o copertura) inclinato (a spiovente, a doppio
spiovente e assimilabili) formante un angolo con l’orizzontale maggiore di 20°
si deve installare, in ogni campata, una fila di rivelatori nel piano verticale
passante per la linea di colmo nella parte più alta del locale;
- nei locali con copertura a shed o con falda trasparente si deve installare, in ogni campata, una fila di rivelatori dalla parte in cui la copertura ha pendenza minore, ovvero non è trasparente, ad una distanza orizzontale di almeno 1 m dal piano verticale passante per la linea di colmo;
Disposizioni particolari per i locali con soffitto (o copertura) con elementi sporgenti (correnti o travi in vista)
Una premessa: se un soffitto ha elementi sporgenti, come ad esempio condotti di ventilazione, con uno spazio libero tra soffitto e parte superiore dei condotti pari ad almeno 15 cm, la norma UNI 9795 considera questi come locali con soffitto piano, ai quali non applicare le disposizioni seguenti.
La posizione dei rivelatori di fumo può essere o sulla faccia inferiore delle travi o all’interno dei riquadri fra una trave e l’altra. La scelta deve essere fatta in base all’altezza della trave ed all’altezza del locale da sorvegliare, come definito in figura 22.
Nel caso in cui i rivelatori vadano posti all’interno dei riquadri tra un elemento e l’altro, il numero dei rivelatori da installare segue il seguente prospetto:
- Se il riquadro ha una superficie maggiore o uguale a 0,6 Amax, installare almeno 1 rivelatore in ogni riquadro;
- Se il riquadro ha una superficie tra 0,4 Amax (compresa) e 0,6 Amax, installare almeno 1 rivelatore ogni 2 riquadri;
- Se il riquadro ha una superficie tra 0,3 Amax (compresa) e 0,4 Amax, installare almeno 1 rivelatore ogni 3 riquadri;
- Se il riquadro ha una superficie tra 0,2 Amax (compresa) e 0,3 Amax, installare almeno 1 rivelatore ogni 4 riquadri;
- Se il riquadro ha una superficie inferiore a 0,2 Amax, installare almeno 1 rivelatore ogni 5 riquadri;
Disposizioni particolari per i locali dotati di impianti di condizionamento e ventilazione
Nei locali (per esempio: nei centri di elaborazione dati, nelle sale quadri, ecc.) in cui la circolazione e/o la velocità dell’aria risulta al di sopra dei normali valori adottati per gli impianti di benessere, (es. superiore ad 1 m/s), il numero di rivelatori di fumo installati a soffitto, o sotto eventuali controsoffitti, deve essere opportunamente aumentato per compensare l’eccessiva diluizione del fumo stesso. L’aumento viene determinato da un coefficiente moltiplicativo del numero trovato con le modalità legate alle tabelle 1 e 2. Questo coefficiente vale:
- 3 se il prodotto della distanza media dei rivelatori di fumo dal pavimento
per il numero di ricambi/h è minore di 40;
- 2 se il prodotto della distanza media dei rivelatori di fumo dal pavimento per il numero di ricambi/h è maggiore o uguale a 40 (in questo caso occorre installare rivelatori supplementari a diretta sorveglianza dei macchinari);
In questi locali, devono essere direttamente sorvegliati gli spazi nascosti sopra i controsoffitti e sotto i pavimenti sopraelevati, qualunque sia la loro altezza e dimensione, se contengono cavi elettrici e/o reti dati e/o presentano rischio di incendio. In questi spazi, se la loro altezza non è maggiore di 1 m, il numero di rivelatori da installare è quello determinato sempre dalle tabelle 1 e 2 moltiplicato per un coefficiente che vale:
- 3 in presenza di condizionamento;
- 2 in assenza di condizionamento;
Nel caso in cui invece l’altezza di questi spazi fosse maggiore di 1 m, essi verrebbero considerati dei veri e propri locali, e il numero di rivelatori necessari verrebbe di conseguenza calcolato nel modo visto appena sopra, con i coefficienti legati al prodotto distanza x ricambi. I canali esistenti nella metà superiore di questi spazi devono essere considerati, ai fini del dimensionamento dell’impianto, come muri se la loro altezza è maggiore di metà di quella dello spazio stesso.
Nei locali dotati di impianti di condizionamento e di ventilazione, i rivelatori installati devono rispettare le seguenti condizioni:
- se l’aria è immessa nel locale in modo omogeneo attraverso un soffitto
forato, ciascun rivelatore deve essere protetto dalla corrente d’aria otturando
tutti i fori entro il raggio di 1 m dal rivelatore stesso;
- se l’aria è immessa tramite bocchette, i rivelatori devono essere posti il
più lontano possibile dalle bocchette stesse;
- se la ripresa d’aria è fatta tramite bocchette poste nella parte alta delle
pareti in vicinanza del soffitto, i rivelatori, oltre ad avere una distribuzione
uniforme, devono essere posti in modo che uno di essi si trovi in corrispondenza
di ogni bocchetta di ripresa;
- se la ripresa d’aria è fatta tramite bocchette poste a soffitto, i
rivelatori devono posti il più lontano possibile dalle bocchette stesse;
- I ’installazione sopra i controsoffitti o sotto i pavimenti sopraelevati deve avvenire seguendo le disposizioni valide per i locali non dotati di impianti di condizionamento o di ventilazione
I rivelatori devono essere posti anche all’interno dei canali di immissione e di ripresa dell’aria.
Se i rivelatori non sono direttamente visibili (es. rivelatori sopra il controsoffitti , nei canali di condizionamento, all’interno dei macchinari, etc.), si deve prevedere una segnalazione luminosa in posizione visibile (ripetizione del segnale) in modo che possa immediatamente essere individuato il punto da cui proviene l’eventuale allarme.
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