
Il problema nasce quando il dispositivo di comando è lontano dal contattore, ad esempio quando i dispositivi di comando sono posti in un quadro di comando separato da quello di potenza.
In simili casi può accadere che all’apertura del circuito la bobina non si disecciti a causa delle correnti capacitive che si stabiliscono per effetto delle differenze di potenziale presenti tra i conduttori di comando.
Infatti, conduttori a diverso potenziale producono un effetto simile a quello di un condensatore la cui capacità è tanto maggiore quanto maggiori sono la lunghezza e il numero di conduttori a diverso potenziale.
Si può, con ciò, definire una lunghezza critica (Lcr) e una capacità critica (Ccr) superate le quali iniziano i problemi.
Nel seguito si riportano le formule per determinare la Lcr sia nel caso con comando a pulsante (comando a tre conduttori) che a contatto permanente (a due conduttori):
contatto a pulsante Lcr = (500xS) /(2x0,3xVn2) x 1000 (in metri);
contatto permanente Lcr = (500xS)/(0,3xVn2) x 1000 (in metri) con S=potenza di ritenuta della bobina.
Se durante la progettazione o la messa in servizio di un impianto, con lunghi conduttori di comando, si rileva che le effettive lunghezze dei conduttori sono maggiori delle loro lunghezze critiche e ad un comando di disinserzione i contattori non si diseccitano, è necessario che gli effetti della capacità dei conduttori vengano eliminati:
1. impiego di alimentazione in continua come tensione di comando. In continua l’effetto capacitivo che si ha non produce alcuna corrente permanente (vi è solo un transitorio iniziale per la carica dell’ipotetico condensatore);
2. impiego di una tensione di comando inferiore. Attenzione che se si abbassa la tensione di alimentazione si devono verificare le cadute di tensione;
3. impiego di un contattore più grande poiché la Lcr aumenta all’aumentare della potenza della bobina;
4. induttanza del circuito di comando: la condizione della corrente che percorre un conduttore intrecciato (quindi con presenza di effetti induttivi), è più favorevole perché si ha un effetto induttivo aggiuntivo che contrasta quello capacitivo limitando la corrente.