Il secondo capitolo della guida realizzata da ANIE sugli impianti a livelli.
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Indipendentemente dal livello, gli impianti elettrici delle abitazioni devono essere dimensionati per una potenza impegnabile di almeno 3 kW, in unità abitative sino a 75 m2, e di 6 kW per superfici superiori e la sezione del montante deve essere di almeno 6 mm2.
Ogni unità immobiliare deve essere dotata di un interruttore generale, accessibile e facilmente individuabile, come comando di emergenza.
A maggiore garanzia del livello minimo di sicurezza, la protezione differenziale dell'unità abitativa deve essere suddivisa su almeno due interruttori e l'eventuale interruttore differenziale alla base del montante deve garantire la selettività totale nei confronti delle protezioni differenziali a valle. La Norma raccomanda inoltre l'utilizzo di dispositivi caratterizzati da un'aumentata resistenza contro gli scatti intempestivi secondo le indicazioni del costruttore e/o di interruttori dotati di dispositivi di richiusura automatica, nonché di differenziali di tipo A per la protezione dei circuiti che alimentano lavatrici e condizionatori fissi.
Inoltre si ricorda che ai fini della scelta del potere d’interruzione del primo interruttore dell’utente, secondo la Norma CEI 0-21 “Regola tecnica di riferimento per la connessione di utenti attivi e passivi alle reti BT delle imprese distributrici di energia elettrica” il valore della corrente di cortocircuito da considerare ai morsetti del contatore è 6 kA per le utenze monofase e 10 kA per le utenze trifase sino a 33 kW di potenza disponibile.
In pratica un interruttore installato in prossimità del punto di consegna deve avere un potere d’interruzione di 6 kA monofase (10 kA trifase), ma appena ci si allontana, quindi, per esempio, nel quadro di unità abitativa gli interruttori con un potere d’interruzione di 4.5 kA vanno benissimo.
Ad eccezione di elementi precablati o prefabbricati, i cavi devono essere sfilabili qualunque sia il livello dell'impianto. Per cui il diametro interno dei tubi protettivi di forma circolare deve essere almeno pari ad una volta e mezza il diametro del cerchio circosrcritto al fascio di cavi che essi sono destinati a contenere, con un minimo di 16 mm.
Inoltre nelle cassette di derivazione deve essere lasciato libero il 20% dello spazio, una volta posati cavi e morsetti. L'entra-esci sui morsetti delle prese è ammesso solo all'interno della stessa scatola oppure tra due scatole successive indipendentemente dalla loro distanza.
Tutti i quadri installati, per permettere successivi ampliamenti, devono essere dimensionati per il 15% in più dei moduli installati. Ad esempio, un quadro principale da 24 moduli dovrà avere almeno 4 spazi liberi al momento della prima installazione. Un quadro da 36 moduli ne dovrà avere 6 ecc..
Per consentire la corretta messa a terra degli eventuali SPD, il quadro principale dell'unità abitativa deve essere raggiunto direttamente dal conduttore di protezione proveniente dall'impianto di terra dell'edificio.
Il montante: Non è ammesso realizzare un montante di sezione inferiore a 6 mm2, se sono presenti masse è necessario installare una protezione differenziale.
Scatole di derivazione: L'entra-esci sui morsetti delle prese è ammesso solo all'interno della stessa scatola oppure tra due scatole successive indipendentemente dalla loro distanza. I cavi possono attraversare più scatole di derivazione.
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