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Il relè di sicurezza per il comando di emergenza delle macchine

Pubblicato: 4 aprile 2012 Categoria: Guide e approfondimenti
Il relè di sicurezza per il comando di emergenza delle macchine

Il comando di emergenza delle macchine è normalmente costituito da un cir­cuito che, mediante la diseccitazione di uno o più contattori,  permette l\'arresto in sicurezza delle parti pericolose.
Generalmente il comando è costituito da uno o più pulsanti a sicurezza positiva con funzionamento a pressione (fig. 1) ma, a seconda dei casi, può essere anche un interruttore a pedale oppure una fune a strappo. Comunque sia, gli organi di comando devono essere muniti di sistema di blocco, devono essere di colore rosso e devono essere collocati in modo da essere facilmente raggiungibili e manovrabili. L’argomento,  complesso e particolarmente delicato,  è  disciplinato da un insieme di norme da analizzare con cura e quindi, con le seguenti note,  ci proponiamo di trattare solo alcuni aspetti di carattere generale.
La Norma UNI EN 954-1 individua cinque categorie di cir­cuiti di comando con caratteristiche  di si­curezza (tab. 1).

Categoria

Caratteristiche del circuito

Comportamento del sistema

B

Le parti del circuito di comando relative alla sicurezza e/o i loro dispositivi di protezione compresi i loro componenti devono essere realizzati secondo lo stato dell’arte per fronteggiare le influenze esterne previste.

Il verificarsi di un guasto può rendere inefficace la funzione di sicurezza.

1

Devono essere garantite le stesse prestazioni della categoria B ma i  componenti utilizzati e i principi di sicurezza adottati devono possedere elevata affidabilità

Il manifestarsi di un guasto può causare ancora la perdita della funzione di sicurezza. Si riduce però, rispetto alla categoria B,  la probabilità che ciò possa verificarsi.

2

Si applicano le prescrizioni della categoria B e l\'uso di principi di sicurezza affidabili. La funzione di sicurezza deve essere controllata ad intervalli regolari da appositi circuiti di controllo

La presenza di un guasto può causare la perdita della funzione di sicurezza per un tempo corrispondente all\'intervallo tra due controlli. Il guasto sarà rilevato, durante il programmato controllo periodico, in tempi accettabili rispetto ai rischi.

3

Si applicano le prescrizioni della categoria B e l\'uso di principi di sicurezza affidabili. I circuiti  di comando e i componenti del sistema di sicurezza devono essere tali per cui un primo guasto non possa condurre alla perdita delle funzioni di sicurezza e, se possibile, che possa essere prontamente rilevato.

La funzione di sicurezza è in ogni caso assicurata quando si presenta un primo guasto. Alcuni guasti,  ma non tutti, sono individuati e segnalati. Una sequenza di guasti non rilevati può pregiudicare la della funzione di sicurezza.

4

Si applicano le prescrizioni della categoria B e l\'uso di principi di sicurezza affidabili.
Un primo guasto deve essere rilevato e non deve causare la perdita della funzione di sicurezza. La funzione di sicurezza deve essere garantita anche in caso di più guasti non correttamente rilevati.

In caso di guasto la funzione di sicurezza è in ogni caso  garantita e i guasti saranno prontamente rilevati e segnalati.

Tab. 1  - Requisiti delle categorie di sicurezza secondo la Norma EN 954-1

 

Il progettista, dopo aver operato un’approfondita analisi dei rischi, stabilisce la categoria del circuito che deve provocare l\'arresto di emergenza della macchina.
Per proseguire nella trattazione occorre ricordare anche la Norma  EN 60204 -1, “Sicurezza del macchinario - Equipaggiamento elettrico delle macchine”,  che si occupa degli arresti d\'emergenza delle parti in movimento e per i quali fornisce alcune specifiche prescrizioni. La Norma opera una  fondamentale classificazione relativa alla modalità d\'arresto degli attuatori prevedendo 3 categorie funzionali d\'arresto:

  1. Categoria 0 (arresto non controllato): arresto mediante sospensione immediata dell\'alimentazione di potenza agli attuatori di macchina;
  2. Categoria 1(arresto controllato  ): si mantengono alimentati  gli attuatori fino all\'arresto della macchina e si toglie l’alimentazione di potenza solo ad arresto avvenuto ( un arresto controllato  richiede l\'impiego di  apparecchiature in grado di frenare il motore, freni elettromagnetici, inverter, ecc..,  e di un dispositivo di controllo che comandi l’intervento del contattore di potenza solo  ad arresto avvenuto);
  3. Categoria 2 (arresto controllato  ): si tratta di un arresto controllato mantenendo alimentati gli attuatori della macchina.

Ogni macchina deve essere equipaggiata con un arresto di Categoria 0. Quelli di Categoria 1 e/o 2 devono essere presenti se richiesti da specifiche  necessità di sicurezza funzionali e comunque se si ritengono necessari  in relazione al particolare funzionamento della macchina. Gli arresti di Categoria 0 e di Categoria 1 devono operare autonomamente rispetto alle modalità di funzionamento e all\'arresto di Categoria 0 deve avere sempre la precedenza. L’arresto d’emergenza deve interrompere l\'alimentazione del circuito controllato e deve avere la priorità rispetto alle relative funzioni d\'avviamento.