I modelli più semplici presentano la proprietà minima di aprire e chiudere un circuito relativamente ad una soglia di illuminamento fissata dal costruttore ed indicata “sensibilità”. Altri modelli consentono invece diverse regolazioni e programmazioni che ne aumentano la funzionalità.
La regolazione più comune è proprio quella relativa alla sensibilità che può essere generalmente impostata tra 1 e 50-100 lux a seconda dei modelli.
Basandosi sulla circostanza che le variazioni “naturali” del livello di illuminamento sono relativamente lente, quasi tutti i modelli di crepuscolari sono stati dotati di un ritardo d’intervento che ne impedisce l’azione a seguito di variazioni rapide e non stazionarie di illuminamento; ciò evita interventi inopportuni (accensioni o spegnimenti del carico) a seguito di ombre o abbagliamenti transitori sul sensore (il posizionamento del quale deve essere per questo motivo ponderato con particolare riguardo alle condizioni ambientali).
Funzionalmente, nei dispositivi dotati di ritardo, il relè verrà comandato solamente quando l’illuminamento si porta nella regione superiore o inferiore alla soglia prefissata e rimane in tale regione per un tempo superiore ad un valore prefissato.
Tale valore può essere fisso o regolabile (generalmente tra 10 e 60 secondi) nonché disinseribile. Alcuni modelli sono dotati di più canali in grado di pilotare separatamente più linee di lampade con soglie indipendenti.
Esistono inoltre modelli dotati anche di un orologio temporizzatore giornaliero che permette un funzionamento ciclico da abbinare a quello stabilito dal crepuscolare. Un possibile utilizzo di crepuscolare dotato di due canali e temporizzatore può essere riassunto come segue.
Il dispositivo alimenta due linee di lampade installate in un giardino condominiale; al crepuscolo, quando la luminosità esterna scende al di sotto della soglia prefissata, vengono inserite entrambe le linee, successivamente, durante la notte all’ora desiderata, l’orologio provvede a disinserire una o entrambe le linee; infine l’interruttore crepuscolare disinserisce all’alba l’eventuale linea rimasta attiva.
Un esempio di schema di cablaggio di un tale dispositivo è indicato in figura 2. Come è evidente, comandare due linee separatamente rende necessario il passaggio di tre conduttori, indicati in figura con 0-1-2. La linea “0” costituisce il riferimento comune per tutte le lampade.
Esistono, infine, crepuscolari cosiddetti “proporzionali” in grado di aumentare gradualmente la luminosità di una lampada ad incandescenza in maniera inversamente proporzionale all’illuminamento sul sensore.
Essi sono utilizzati con lo scopo di mantenere un illuminamento sempre costante su un assegnato compito visivo.
Il principio di funzionamento è sostanzialmente uguale a quello descritto in precedenza tranne il fatto che il segnale differenza in uscita dal comparatore viene opportunamente amplificato ed utilizzato per comandare un dimmer.