
La tensione nominale di alimentazione non deve superare i 230/400 V in corrente alternata o i 500 V in corrente continua. Ci si può derivare da un punto dell’impianto fisso della struttura, una semplice presa piuttosto che uno specifico quadro di distribuzione, oppure da una sorgente autonoma, come ad esempio un piccolo gruppo elettrogeno che alimenta la bancarella di un mercato all’aperto. Il sistema di distribuzione al quale ci si collega è solitamente di tipo TT o TN, in quest’ultimo caso però è ammessa la sola distribuzione TN-S. Il sistema IT è ammesso nel caso di alimentazione da gruppo elettrogeno. Tuttavia quando è disponibile un sistema TT o TN non si deve usare un sistema IT, ameno che non sia necessaria la continuità di esercizio.
Il quadro, se l’installazione è fissa (quale ad esempio quella di un container) può essere del tipo ad uso domestico e similare, rispondente alla norma CEI 23-51, se la corrente nominale Inq in entrata non è superiore ai 125 A, la tensione nominale non è superiore ai 440 V e la corrente di cortocircuito presunta nel punto di installazione non supera i 10 kA oppure i 15kA quando il quadro è protetto mediante dispositivo limitatore. Se queste condizioni non sono verificate occorre realizzare un quadro rispondente alla norma CEI 17-13/1.
Se si deve alimentare un’installazione mobile occorre invece, viste le condizioni ambientali di questi tipi di impianto, un quadro per cantieri di tipo ASC (CEI 17-13/4) con grado di protezione almeno IP44.
Secondo il DM 19/08/96 il quadro elettrico generale deve essere ubicato in posizione facilmente accessibile, segnalata e protetta dall’incendio. La norma CEI 64-8/752 specifica però la condizione di non accessibilità al pubblico, anche ad esempio con un portello chiuso a chiave in un locale con pubblico. Sul fronte dei pannelli e sul retroquadro devono essere disposti cartelli o targhette che diano una chiara indicazione della funzione dei diversi elementi e delle posizioni di aperto e chiuso degli interruttori. Nelle strutture di divertimento deve esserci un punto di connessione che sia facilmente accessibile e marcato in modo permanente con le caratteristiche di tensione, corrente e frequenza nominali.
I quadri secondari devono essere chiusi in modo da evitare la possibilità di penetrazioni di corpi estranei, disposti in modo che la loro manovra sia facile e possibilmente ubicati in ambienti non accessibili al pubblico. Opportune protezioni devono impedire che possano essere manovrati da persone estranee al personale autorizzato e come per il quadro generale, devono essere muniti di indicazioni delle funzioni dei vari componenti.
Nelle manifestazioni temporanee spesso vengono utilizzati gruppi elettrogeni per l’alimentazione (spettacoli ambulanti come concerti e simili), oppure come alimentazione di riserva per sopperire alla mancanza dell’alimentazione ordinaria nel caso di installazioni fisse. Il gruppo può essere installato nello stesso edificio del locale di pubblico spettacolo solo se all’interno di un ambiente a costruzione antincendio con ventilazione naturale verso l’esterno; se queste condizioni non ci sono, l’installazione deve avvenire in un fabbricato completamente separato. I gruppi elettrogeni devono rispettare le disposizioni del DM 22/10/07 “Approvazione della regola tecnica di prevenzione incendi per la installazione di motori a combustione interna accoppiati a macchina generatrice elettrica o a macchina operatrice a servizio di attività civili, industriali, agricole, artigianali, commerciali e di servizi”.
Inoltre i gruppi elettrogeni a servizio di mostre, stand, fiere, bancarelle e strutture di divertimento deve rispondere anche alla nuova versione (2008) della norma CEI 64-8/711 (CEI 64-8 variante 2) la quale afferma che “ogni generatore deve essere posizionato o protetto in modo da impedire il pericolo e le lesioni alle persone attraverso il contatto accidentale con superfici calde o parti pericolose. L’apparecchiatura elettrica associata al generatore deve essere montata in modo sicuro e, se necessario, con dispositivi anti-vibrazioni. Quando un generatore alimenta un’installazione temporanea, utilizzando un sistema TN, TT o IT, le disposizioni per la messa a terra devono essere conformi all’art. 542.1 e, nel caso in cui sono usati uno o più dispersori, la loro installazione deve essere conforme all’art. 542.2 (ovvero le modalità classiche di realizzazione di un impianto di terra). Eccetto per i sistemi IT, il conduttore di neutro del centro stella deve essere collegato alle masse del generatore.”
Prescrizioni particolari di alimentazione, e non solo, per gli autodromi elettrici dei parchi di divertimento
Ci vengono fornite dalla nuova edizione 2008 della norma CEI 64-8/711 “gli autodromi elettrici dei parchi di divertimento nei quali gli elementi che portano la tensione sono disposti sul piano di corsa, devono essere alimentati con sistema SELV. Gli autodromi nei quali la corrente viene prelevata fra una rete posta sopra il piano di corsa e il piano di corsa stesso, possono essere alimentati a tensioni fino a 50 V verso terra per la c.a. e fino a 120 V verso terra per c.c. quando la rete si trovi ad una altezza non inferiore a 2,5 m sul piano del pavimento. Il piano di corsa deve essere messo a terra e le parti in tensione che possono trovarsi a portata di mano devono essere protette contro i contatti diretti. Per altezze inferiori a 2,5 m sul piano di pavimento, il sistema di alimentazione deve essere SELV. Il piano di accesso del pubblico alle piste deve essere realizzato con materiale isolante (anche con legno opportunamente trattato). Devono essere esposti cartelli monitori con il divieto di accesso alle piste durante la corsa”.
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