La norma CEI 0-16 è stata elaborata da un Gruppo di lavoro specialistico del CEI insieme con l’Autorità per l’energia elettrica e il gas (AEEG) ed esplicita le regole tecniche di connessione alle reti di distribuzione di energia elettrica in Alta Tensione e Media Tensione su tutto il territorio nazionale. Leggi la presentazione della norma e la norma
Norma CEI 0-16
Regole Tecniche di Connessione (RTC) per utenti attivi e passivi
alle reti AT ed MT delle imprese distributrici di energia elettrica
La norma CEI 0-16 è stata elaborata da un Gruppo di lavoro specialistico del CEI insieme con l’Autorità per l’energia elettrica e il gas (AEEG) ed esplicita le regole tecniche di connessione alle reti di distribuzione di energia elettrica in Alta Tensione e Media Tensione su tutto il territorio nazionale. La norma si è resa necessaria a seguito della liberalizzazione del mercato interno per l’energia che oggi presenta un non trascurabile numero di imprese in concessione per la distribuzione suddetta.
La norma CEI 0-16 fornisce le prescrizioni di riferimento per la corretta connessione degli impianti degli utenti tenendo conto delle caratteristiche funzionali, elettriche e gestionali della maggior parte delle reti italiane. Le prescrizioni tengono conto sia delle esigenze della distribuzione dell’energia elettrica e della sicurezza funzionale delle reti, sia delle esigenze degli Utenti che dovranno essere connessi a queste ultime.
Tutti i distributori, nel formulare in dettaglio ai loro utenti le prescrizioni di connessione, attenendosi alla norma CEI 0-16, mettono in pratica un comportamento uniforme, trasparente e non discriminatorio sul territorio nazionale.
Le prescrizioni della CEI 0-16 sono finalizzate alla connessione alle reti di distribuzione purché gli impianti dei relativi utenti siano conformi ad essa e si applica alle nuove utenze e parzialmente anche alle esistenti: le regole per queste ultime sono fissate dall’AEEG.
La norma 0-16 che si applica alle reti delle imprese distributrici di energia elettrica e agli
impianti elettrici degli utenti dei servizi di distribuzione e di connessione alle reti di distribuzione, prende il posto delle svariate RTC presenti attualmente sul territorio nazionale e capitanate dalla DK5600.
Vediamo a titolo di esempio gli schemi possibili proposti dalla norma per la connessione alle reti MT, ricordando che la norma CEI 0-16 è gratuitamente e liberamente scaricabile, al contrario di quanto avviene di solito, in quanto inserita come allegato alla delibera erg/elt 33/08 appena pubblicata dall’AEEG.
Schemi di inserimento dell’impianto di utente per le reti MT
D = impianto di rete per la consegna; M = misura; U = impianto di Utente per la connessione;
A = cabina aggiunta nell’ambito dell’impianto di rete per la connessione
Schema A: Inserimento in entra-esce su linea esistente
Per entra–esce, s’intende l’inserimento di un impianto di rete per la connessione in prossimità di una linea preesistente, in modo da generare due soli tratti di linea afferenti a due cabine secondarie distinte. Tale schema consente, generalmente, la rialimentazione dell’utente, offrendo una maggiore continuità del servizio.
Schema B1: Inserimento in antenna da stazione AT/MT
L’inserimento prevede la realizzazione di una linea alimentata direttamente dalla stazione AT/MT al fine di consentire la connessione di un’utenza. Tale tipologia d’inserimento può essere adottata qualora gli schemi di inserzione lungo una linea esistente non siano ammissibili dal punto di vista tecnico. Il locale dedicato all’impianto di rete per la consegna
deve poter ospitare le apparecchiature per un’eventuale adozione successiva dell’inserimento in entra-esce.
Schema B2: Inserimento in antenna da cabina MT/BT
Per inserimento in antenna da cabina MT/BT, s’intende l’inserimento di un impianto di rete per la connessione tramite un tratto di linea connesso alle sbarre MT di una cabina di distribuzione esistente. Il locale dedicato all’impianto di rete per la connessione deve poter
ospitare le apparecchiature per un’eventuale adozione successiva dell’inserimento in entra-esce.
Schema C: Inserimento in antenna con O.d.M. (eventualmente in cabina aggiunta) lungo una linea esistente
Per inserimento in antenna con organo di manovra (O.d.M.) (eventualmente in cabina aggiunta, particolare A in figura, lungo una linea esistente, s’intende il collegamento di un impianto di rete per la connessione tramite l’inserimento di un O.d.M. in prossimità di una linea preesistente. A partire da O.d.M., si prevede una linea dedicata all’alimentazione di un’utenza. L’eventuale locale dedicato all’O.d.M. deve poter ospitare le apparecchiature per una possibile adozione successiva dell’inserimento in entra-esce.
Schema D: Inserimento in derivazione rigida a T su una linea esistente
Per inserimento rigido a T, s’intende l’inserimento mediante una derivazione da una linea MT esistente di un tratto di linea con il solo interruttore in corrispondenza dell’impianto di rete per la connessione. Tale schema è il più semplice ed il meno oneroso, ma riduce l'affidabilità delle reti; esso offre inoltre una continuità del servizio inferiore. L’eventuale connessione a T rigida è da intendersi come eccezionale.