Soppressione dei disturbi su contattori, elettrovalvole, motori elettrici

Pubblicato: 13 giugno 2012 Categoria: Guide e approfondimenti
Soppressione dei disturbi su contattori, elettrovalvole, motori elettrici
Per la scelta più appropriata dei dispositivi antidisturbo si possono suggerire le seguenti raccomandazioni:

  • impiegare dispositivi antidisturbo con circuito RC solo per carichi alimentati con AC;
  • se sono richiesti tempi di ritardo alla disinserzione particolarmente corti, i dispositivi antidisturbo con VDR o circuito RC offrono i migliori risultati;
  • se l’applicazione richiede bassi valori di tensione residua di disturbo si dovrebbe scegliere un dispositivo con diodo soppressore; nel caso il tempo di ritardo alla disinserzione non costituisca un problema, si può scegliere anche un dispositivo antidisturbo con semplice diodo;
  • in applicazioni con basse tensioni di esercizio si dovrebbero impiegare dispositivi antidisturbo con varistore oppure con diodo soppressore oppure con circuito varistore e gruppo RC in parallelo.

Tabella 5 - Valori indicativi per circuiti di protezione
U/V
P/W [VA]
24 V DC
24 V AC
230 V AC
10 Diodo 1 A    
Comb. Diodo/Zener 27V / 1,3W    
VDR   S 14 K 30 S 14 K 250
RC   1 μ F / 100 Ω 0,15 μ F / 220 Ω
20 Diodo 1 A    
Comb. Diodo/Zener 27V / 1,3 W    
VDR   S 14 K 30 S 14 K 250
RC   2,2μ F / 100 Ω 0,22μ F / 220 Ω
50 Diodo 3A    
Comb. Diodo/Zener      
VDR S 14 K 30 S 14 K 30 S 14 K 250
RC     0,22μ F / 220 Ω
C ≥
0,25 · S · sin φ
U2 · 2 π · f [2,25 - (0,25 · cos2 φ)]
C = Condensatore
R = Resistenza
U = Tensione alim.
S = Potenza ritenuta
cos φ = Cattore pot.
f = Frequenza
     I dati dipendono dall\'utilizzatore e dall\'impiego
R ≤
U2 · 1,5
S

A differenza dei carichi induttivi quali relè, elettrovalvole, ecc., i motori elettrici costituiscono un carico induttivo più limitato; ciò nonostante, alla disinserzione di un motore si possono generare elevati picchi di corrente che per un certo periodo devono essere assorbiti dai dispositivi antidisturbo. Di conseguenza sono previsti per i motori elettrici particolari dispositivi antidisturbo che devono essere impiegati solo per questo scopo.

Tabella 6 - Gruppi RC
Vantaggi
Svantaggi
  • soppressione dei disturbi indipendente dalla tensione di linea;
  • moduli poco ingombranti e di costo contenuto;
  • semplicità di montaggio;
  • adatti sia per alimentazione in AC che in DC
  • i circuiti antidisturbo con RC non devono essere impiegati in nessun caso per motori pilotati da convertitori di frequenza (inverter), in quanto l’impedenza del condensatore è una funzione della frequenza e tende a diminuire con l’aumento della stessa (aumento della corrente che attraversa il circuito RC)

Per la soppressione dei disturbi su motori asincroni trifase i circuiti antidisturbo possono essere in particolare RC collegati a stella o a triangolo e con VDR collegati a triangolo. Si noti che la potenza sviluppata sul dispositivo di soppressione dei disturbi è relativamente piccola rispetto a quella del motore. La corrente di disinserzione è determinata quasi esclusivamente dalla potenza del motore. La propagazione dei disturbi provocati dalla commutazione di motori elettrici trifasi si può verificare mediante accoppiamento elettromagnetico o capacitivo.

Tabella 7 - Possibili valori di gruppi RC antidisturbo per motori asincroni trifasi
Gruppo μF / Ohm
Tensione motore
Potenza motore
Collag RC
0,22 / 22
380 V
Fino a 4 Kw
Y
0,22 / 22
500 V
Fino a 4 Kw
Δ
0,47 / 220
550 V
Fino a 7,5 Kw
Y
0,47 / 220
380 V
Fino a 10 Kw
Δ
1,0 / 22
380 V
Fino a 20 Kw
Δ
1,0 / 110
550 V
Fino a 30 Kw
Y / Δ
2,0 / 82
550 V
Fino a 45 Kw
Y / Δ
Per ottenere il massimo effetto di soppressione dei disturbi ed evitare le varie possibilità di propagazione, il dispositivo deve essere montato direttamente sui morsetti del motore (per es. all’interno della scatola di connessione del motore). Tra i moduli antidisturbo disponibili sul mercato troviamo, come si è detto, gruppi RC in collegamento a stella o a triangolo: entrambe le versioni di collegamento possono essere impiegate indifferentemente.

Tabella 8 - Circuiti soppressori con VDR
Vantaggi
Svantaggi
  • soppressione dei disturbi indipendente dalla tensione di linea;
  • moduli poco ingombranti e di costo contenuto;
  • semplicità di montaggio;
  • adatti per l’alimentazione in AC e in DC
  • la soppressione del disturbo è una funzione della tensione di esercizio;
  • durata del circuito limitata dal numero di commutazioni
Per il corretto dimensionamento del modulo antidisturbo è necessario conoscere in particolare la tensione di esercizio del motore, la potenza del motore, il numero di commutazioni al secondo, la frequenza di esercizio. Per la scelta invece dei circuiti soppressori con VDR è necessario conoscere in particolare la tensione nominale e la potenza nominale del motore, nonché il numero di commutazioni al minuto.

Allegati scaricabili
Disturbi causati da commutazione carichi induttivi

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