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Seconda parte

Pubblicato: 13 settembre 2012 Categoria: Guide e approfondimenti
Seconda parte
I costruttori hanno realizzato i blocchi contatti con vari accorgimenti per renderli particolarmente funzionali e facili da utilizzare: la doppia interruzione, l’azione di autopulitura dei contatti durante la manovra per assicurare una lunga durata e un funzionamento sicuro, l’involucro trasparente per consentire l’ispezione visiva della funzionalità dell’elemento (NA, NC, azione normale, anticipata, eccetera), l’accoppiabilità a scatto sugli operatori e tra di loro, in modo da realizzare facilmente la configurazione di contatti desiderata, l’intercambiabilità e l’individuazione della funzione dal colore del blocco (verde: NA, rosso: NC) o del nottolino, e terminali a vite con placchetta serra filo e imperdibile, in alcuni casi svitate per velocizzare le operazioni di montaggio (serraggio del morsetto).

Nel configurare il numero dei contatti, occorre fare attenzione alla reazione della molla che rende più duro l’azionamento del pulsante all’aumentare del numero dei blocchetti; l’accorpamento di più blocchetti porta anche ad un aumento dell’ingombro del pulsante. Tali misure non devono superare la profondità della pulsantiera. I costruttori, nel progettare il movimento di manovra dell’attuatore, prevedono una precorsa iniziale, durante la quale non si determina alcun mutamento nello stato dei contatti, e una sovracorsa finale dopo che gli elementi sono completamente azionati per garantire il collegamento.

Secondo le norme Cei 17-12, Cei 17-14 e Iec 337-1/2, i pulsanti e i selettori devono avere una tensione di isolamento di 600 V e una corrente nominale di servizio continuo di 10 A; possono essere utilizzati sia in corrente alternata sia in corrente continua per il comando di elettromagneti (categoria di impiego AC11 e DC11).

La funzione svolta dal pulsante deve essere indicata con un simbolo sul pulsante stesso (vedi tabella 2) oppure accanto ad esso mediante una targhetta, dove viene indicato il tipo di apparecchiatura e l’utilizzatore (per esempio, compressore N. 2, pompa N. 3). Nel caso dei pulsanti di emergenza, l’attuatore deve essere di colore rosso con etichetta a sfondo giallo. Le norme Cei 44-5, Cei 16-3 e Iec 204-1 hanno codificato i colori dei pulsanti e dei selettori: il loro colore deve indicare la funzione svolta. La scelta dei colori va quindi fatta secondo quanto riportato nella tabella 1.

Tabella 1 - Significato generale dei colori dei pulsanti e dei selettori
1
2
3
4
Colore
Significato
Spiegazione
Esempi di applicazione
Rosso
Emergenza
Azione in caso di pericolo o di emergenza
  • Arresto di emergenza
  • Arresto o disinserzione con arresto di emergenza
  • Inizio di una funzione di emergenza
  • Attivazione dei sistemi antincendio
Giallo
Anormale
Azione in caso di condizione anormale
  • Intervento per sopprimere una condizione anormale
  • Intervento manuale per riavviare un ciclo automatico interrotto
  • Comando partenza pompa di raffreddamento surriscaldamento anomalo
Verde
Sicurezza
Azione in caso di situazione di sicurezza o per preparare una condizione normale

(1)

  • Chiusura protezioni antinfortunistiche
  • Avviamento aspiratore di sicurezza
  • Riposizionamento cilindri pneumatici dopo un fermo macchina anomalo
Blu
Obbligatorio
Condizione che richiede un’azione (non coinvolgente la sicurezza)
  • Funzione di ripristino come ad esempio il reset manuale di un contaimpulsi
  • Ripristino relè di protezione
  • Ripristino segnalazione relè termico scattato
Bianco
Grigio
Nero
Nessun significato particolare attribuito

Avvio generale delle funzioni

  • Può essere utilizzato in tutte le funzioni ad eccezione dell’arresto di emergenza, per esempio Off/On, Stop/Start (2)
1. Per Arresto/Disinserzione normale e Avviamento/Inserzione
2. Se mezzi supplementari di codifica (per esempio forma, posizione) sono utilizzati per l’identificazione degli attuatori, lo stesso colore Bianco o Grigio o Nero può essere utilizzato per differenti attuatori, per esempio Bianco per gli attuatori di Avviamento e Bianco per gli attuatori di Arresto. Si preferisce utilizzare il colore Bianco per gli attuatori di avviamento e il Nero per gli attuatori di arresto

La norma 44-5 prescrive, inoltre, che i pulsanti debbano essere marcati con dei segni grafici, preferibilmente sull’attuatore o nelle immediate vicinanze, secondo quanto indicato nella tabella 2.

Tabella 2 - Segni grafici per la marcatura dei pulsanti
Avviamento o inserzione (bianco)
Arresto o disinserzione (nero)
Pulsanti che provocano alternativamente avviamento e arresto o inserzione e disinserzione (grigio)
Pulsanti che provocano un movimento quando sono premuti e un arresto quando sono rilasciati (per esempio ad azione mantenuta) (griglio)

I selettori permettono il collegamento di un conduttore con un altro, come i pulsanti. A differenza di questi ultimi, però, non hanno sempre il ritorno a molla automatico. Anche in questo caso ci sono varie esecuzioni: a levetta stabile o fissa, usata se si vuole mantenere la posizione anche quando la si rilascia, e a levetta instabile o con ritorno a molla nella sua posizione naturale quando la si rilascia. Inoltre, i selettori si possono differenziare in base al tipo di leva che presentano gli attuatori e cioè a leva o manopola corta, a leva sporgente o manopola lunga, a chiave, a manipolatore; infine, i selettori possono avere gli attuatori luminosi.

Gli attuatori a manipolatore possono avere più posizioni (fisse o con ritorno a molla) associate con diverse direzioni della leva: a seconda della posizione gli elementi di contatto sono azionati in modo diverso. Alcuni tipi dispongono di un blocco assiale (blocco meccanico in posizione “0”) antinfortunistico; mediante questo dispositivo, che deve essere attratto volutamente dall’operatore, si intendono evitare gli azionamenti accidentali o la permanenza di un comando allorché l’operatore, colto da un malore, rimanga appoggiato sulla leva.

Gli indicatori luminosi segnalano le condizioni di funzionamento di una macchina o di un impianto, il verificarsi di guasti o di situazioni pericolose per gli operatori. L’indicatore luminoso è costituito da un blocco all’interno del quale trova posto un portalampada collegato a dei morsetti a vite o a innesto per il cablaggio all’interno di quadri elettrici e pulsantiere oppure a saldare per il fissaggio su circuiti stampati.

Nel portalampada viene inserita una lampada ad incandescenza o al neon con attacco a baionetta di tipo Ba9, Ba7. Sulle macchine non vengono mai utilizzate lampade con attacco a vite perché, rispetto a quelle con attacco a baionetta, è più facile che si svitino nel caso di vibrazioni. Su ogni portalampada viene montata una coppetta colorata secondo quanto prescritto dalle norme Cei 44-5 e come è mostrato nella tabella 3. In alcuni casi è possibile inserire nell’indicatore luminoso un piccolo trasformatore per il collegamento diretto alla linea, oppure un piccolo circuito elettronico in grado di far accendere ad intermittenza la lampada quando si ha l’esigenza di far notare il segnale luminoso (per esempio, in caso di allarme). L’uso di lampade ad incandescenza può, in alcuni casi, creare problemi a causa dell’elevata potenza assorbita (3 W).

Per questo motivo possono essere utilizzati dei segnalatori luminosi a basso assorbimento di corrente, i Led (Light emitting diodes), disponibili nei colori rosso, verde, blu, giallo e arancione. Questi dispositivi elettronici sono dei particolari diodi che, se opportunamente collegati, sono in grado di emettere luce; hanno inoltre un basso costo (anche se più elevato rispetto alle normali lampade ad incandescenza), un’elevata affidabilità (sono componenti elettronici allo stato solido) e un’alta resistenza alle vibrazioni.

Tabelal 3 - Significato dei colori dei dispositivi indicatori relativi alla condizione di un processo
1
2
3
4
5
Colore
Significato
Spiegazione
Azione dell\'operatore
Esempi di applicazione
Rosso
Emergenza

Condizioni pericolose

Risposta immediata ad una situazione pericolosa, per esempio:
.- azionando il pulsante dell\'arresto di emergenza
- avviando la pompa di raffreddamento
- aprendo la valvola di sicurezza
  • Pressione/temperatura fuori dai limiti di sicurezza (es. 20 bar)
  • Caduta di tensione
  • Guasto di un’unità principale
  • Arresto di macchine indispensabili, sistemi ausiliari
  • Temperatura di congelamento troppo alta
  • Superamento della posizione di stop per un apparecchio di sollevamento
Giallo
Anormale
  • Condizioni anormali
  • Condizione critica imminente
Sorveglianza e/o intervento (per esempio, per ristabilire la funzione prevista)
  • Pressione/temperatura al di fuori del normale livello (18 bar)
  • Scatto di un dispositivo di protezione o di un’unità ausiliaria
  • Trasportatore sovraccarico
  • Superamento della fine corsa di un interruttore
  • Cambio di posizione di una valvola o di un nastro trasportatore
  • Temperatura di congelamento troppo bassa
Verde
Normale

Condizioni normali

Facoltativa
  • Pressione/temperatura entro i limiti normali (15 bar)
  • Autorizzazione a procedere
  • Indicazione dell’area di lavoro normale
Blu
Obbligatorio
Indica una condizione che necessita di un\'azione
Azione obbligatoria
  • Istruzioni all’operatore per ottenere valori preselezionati
Bianco
Grigio
Nero
Nessun significato specifico attribuito
Ogni significato può essere usato se sussiste un dubbio per l\'uso di Rosso, Giallo, Verde, Blu
Sorveglianza
  • Informazioni generali (per esempio, conferma di un comando, come la messa in marcia di un motore, indicazione di valori misurati)


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