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Verifica della caduta di tensione all’avviamento

Pubblicato: 20 ottobre 2012 Categoria: Altro

Deve essere considerata naturalmente anche la caduta di tensione in fase di avviamento.
Si sa infatti che il motore al momento della partenza da fermo assorbe una corrente, il cui valore può risultare da sei a otto volte più grande di quello della sua corrente nominale.
Che caduta di tensione è ammessa all’avviamento della pompa?

Riteniamo, per quanto abbiamo letto nei testi di impianti elettrici disponibili, che un valore pari al 13-15-17% sia accettabile.
Anzi, visto l’uso diffuso di avviatori stella-triangolo ci pare di poter dire che sono ben possibili cadute superiori.
Se non ricordiamo male, sembra che sia la norma specifica sulle pompe antincendio, o meglio gli articoli di essa che trattano del suo montante di alimentazione, sia la norma elettrica generale sugli impianti elettrici utilizzatori, cioè la norma Cei 64-8, non diano indicazioni precise in proposito.

Anche le guide del Cei non ci risulta diano indicazioni utili.
Per il calcolo della caduta di tensione, in fase di avviamento, in linea di massima si può utilizzare la stessa formula utilizzata per il calcolo della caduta di tensione in regime ordinario.
Naturalmente il cosφ di funzionamento da introdurre nella formula deve essere quello con cui effettivamente tale corrente viene assorbita.
Comunque anche mettendo in conto una corrente di spunto pari a 8 volte la nominale, abbastanza rappresentativa dei grossi motori, e un relativo cosφ pari a 0,15 - 0,2, il problema del contenimento della cdt in avviamento non sembra comunque porsi almeno in questo caso, per il quale la distanza da superare non sembra eccessiva (120 m).

La cdt all’avviamento è dovuta, come già detto, alla corrente che il motore assorbe a rotore bloccato, cioè quando il motore parte da fermo.
Nelle condizioni peggiori la corrente assorbita vale 8 volte la corrente nominale del motore (160 A).
La temperatura del rame resta bassa in quanto il tempo di avviamento non è confrontabile con la costante di tempo del cavo (circa 500 secondi).
Il cosφ di avviamento lo assumiamo pari a 0,15, come si può dedurre dall’esame dei diagrammi circolari di motori di media taglia o dalle tabelle dei costruttori.
Il calcolo si esegue con la formula tradizionale; il risultato per una sezione del conduttore di 70 mm2 è pari a 20.5 V, cioè di circa il 9%. Un valore del tutto accettabile anche se aumentato di un 25% per correggere l’errore introdotto con l’uso della formula [1].

Alcuni testi indicano infatti come trascurabile l’errore che si commette utilizzando, per il calcolo della cdt, la formula [1], se il cosφ del carico è compreso tra 0.5 e 0.9.
A noi sembra che nel caso in esame essa possa essere utilizzata con successo, se per valori del cosφ inferiori fino a 0.15, si aumenta di 25 – 30% il valore con essa ricavato.
In ogni caso la soluzione del problema in maniera più precisa si può ottenere per via grafica o applicando il teorema di Boucherot. In figura 3 sono riportati i valori della caduta di tensione all’avviamento per il caso in esame.