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Surriscaldamento dei conduttori

Pubblicato: 6 aprile 2012 Categoria: Guide e approfondimenti
Surriscaldamento dei conduttori

I conduttori possono surriscaldarsi a causa di resistenze localizzate in alcuni punti del circuito, a causa di serraggi laschi o di insufficienti superfici di contatto nelle connessioni, oppure, più frequentemente, quando sono percorsi da una corrente superiore alla loro portata. Oltre certi limiti di temperatura, quando il cavo non riesce più a smaltire il calore prodotto per effetto Joule, si ha dapprima il rammollimento, poi il cedimento ed infine la bruciatura dell’isolante che, salvo alcuni cavi particolari ad isolamento minerale, è in effetti costituito da materiale combustibile.

Come è noto si possono avere sovracorrenti dovute a sovraccarichi, a cortocircuiti e a correnti armoniche. A queste, ai fini antincendio, occorre aggiunge anche le non meno insidiose correnti di guasto a terra. Il sovraccarico si stabilisce in un circuito sano quando la corrente è superiore alla portata del cavo, che dipende essenzialmente dal tipo di isolante, dalla sezione e dal tipo di posa. Il cortocircuito è invece una sovracorrente in un circuito che presenta un guasto fra due punti a diverso potenziale. Si dice franco, quando la resistenza di guasto è trascurabile, oppure non franco, con sovracorrenti di valore più basso, quando la resistenza di guasto non è più trascurabile.

Le sovracorrenti dovute alle armoniche possono provocare surriscaldamenti pericolosi sul conduttore di neutro nei sistemi a quattro fili con neutro distribuito.
Le correnti verso terra sono dovute a guasti a massa che fanno richiudere verso il centro stella del trasformatore di cabina una corrente che secondo che si tratti di sistemi TT o sistemi TN attraversa rispettivamente l\'impianto di terra o l\'anello del circuito di guasto. Le sovracorrenti, e conseguentemente le sovratemperature, si possono contrastare ricorrendo ad adeguati dispositivi di protezione che negli ambienti a maggior rischio in caso d’incendio devono essere installati all’inizio del circuito.

I dispositivi contro il sovraccarico installati all’inizio dei circuiti possono così rilevare correttamente anche i guasti non franchi che per definizione non possono essere annoverati ne fra i cortocircuiti ne fra i sovraccarichi. Limitare correttamente le sovracorrenti permette inoltre di contrastare l\'invecchiamento precoce dell\'isolante dei cavi che nel tempo potrebbe essere favorire l’insorgere di guasti e conseguentemente anche di incendi. Anche le correnti armoniche che si stabiliscono sul conduttore di neutro possono essere correttamente controllate mediante adeguati dispositivi di protezione, soprattutto nel caso in cui neutro non avesse la stessa sezione del conduttore di fase. Infine, le correnti di guasto a terra, sempre ai fini antincendio, si contrastano installando delle protezioni differenziali a monte e proteggendo i cavi entro condutture incassate o con involucri aventi almeno un grado di protezione IP4X.

Figura 3 – In un luogo a maggior rischio in caso d’incendio il dispositivo di protezione contro il sovraccarico deve essere installato all’inizio del circuito. Il circuito risulta così protetto anche per un guasto non franco che si manifesti in qualunque punto del circuito.