
Temperatura di colore
Secondo una convenzione accettata a livello internazionale, la tonalità della luce emessa da una sorgente luminosa può essere espressa attraverso la cosiddetta temperatura di colore. Un corpo nero cavo , se riscaldato emette una luce, all\'aumentare della sua temperatura, sempre più intensa e tendente al bianco, caratterizzata da una serie di colori che dipendono dalla temperatura raggiunta. Si definisce temperatura di colore la temperatura assoluta in gradi kelvin assunta da un corpo nero che emette una luce dello stesso colore della sorgente luminosa in esame. Un corpo nero alla temperatura ambiente apparirà nero, a 800 K rosso, a 3000 K giallo, a 4000 K bianco caldo, a 5000 K bianco freddo e a 8000 azzurro. Il colore della luce può essere definito in modo soddisfacente quando si esamina la luce irradiata da un corpo solido che, come il corpo nero, possiede uno spettro di emissione continuo. Purtroppo Le sorgenti luminose reali non possono essere considerate radiatori integrali ma risulta comunque comodo nella pratica riferirsi alla temperatura di colore per identificare, anche se con una certa approssimazione, il colore della luce emessa (figura 17).
La temperatura di colore di una sorgente rappresenta appunto la temperatura in gradi kelvin alla quale deve portarsi il corpo nero per apparire di colore uguale a quello della sorgente luminosa (fig. 18). Si può pertanto parlare di temperatura correlata TCP , come della temperatura che deve assumere un corpo nero per produrre una radiazione con un risultato cromatico simile a quello della sorgente luminosa. Con le sorgenti di luce colorata, come ad esempio lampade a vapori di sodio o lampade a scarica per insegne, il metodo non è più applicabile. A temperature di colore alte i colori appaiono freddi mentre a temperature di colore basse i colori appaiono caldi (tab. 3). Non c\'è nessuna contraddizione in tutto questo, si tratta infatti della sensazione manifestata di fronte ai colori dall\'osservatore esposto a tali stimoli. I colori e le sorgenti luminose che si avvicinano alla zona blu dello spettro sono percepiti come freddi mentre i colori e le sorgenti luminose più vicine alla zona rossa-arancio-gialla come caldi. Da un punto di vista psicologico esiste uno stretto legame tra comfort ambientale e tonalità della luce (fig. 18). Ad esempio in ambienti con valori di illuminamento bassi è bene utilizzare lampade che forniscano luce a tonalità calda anziché neutra o fredda .
Apparenza del colore |
Temperatura correlata del colore TCP (K) |
Calda |
minore di 3 300 K |
Intermedia |
da 3 300 K a 5 300 K |
Fredda |
maggiore di 5 300 |
Tab. 3 - Gruppi di apparenza di colore delle lampade
Sorgente luminosa | Temperatura di colore |
Candela |
1900 – 1950 |
Lampade a filamento di carbone |
2100 |
Lampade ad incandescenza |
2700 – 2900 |
Lampade fluorescenti |
2800 – 7500 |
Luna piena |
4100 |
Luce solare |
5000 – 6000 |
Luce del giorno (cielo sereno) |
5800 – 6500 |
Luce del giorno (cielo coperto) |
6400 – 6900 |
Cielo terso |
10000 – 26000 |
Tab. 4 – Temperatura di colore delle sorgenti più comuni
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