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Le sfide per il completamento del mercato dell’energia

Pubblicato: 17 ottobre 2014 Categoria: Notizie tecnico normative

Nel febbraio 2011, i capi di Stato e di Governo dell’Unione Europea hanno affermato la necessita di completare il mercato interno dell’energia entro il 2014, sottolineando che nessuno Stato membro dovrebbe rimanere isolato dalle reti europee del gas e dell’elettricita dopo il 2015.

La creazione di un mercato dell’energia integrato a livello dell’Unione Europea e il modo piu efficace sia per ridurre i costi di approvvigionamento e garantire una fornitura sicura alle popolazioni, sia per attenuare gli effetti dei cambiamenti climatici.

Il completamento del mercato interno dell’energia potrebbe produrre ogni anno benefici economici netti compresi tra 16 e 40 miliardi di euro.

Progressi considerevoli sono certamente gia stati realizzati, ma per sfruttare completamente i vantaggi di questo mercato e indispensabile investire ulteriormente nelle infrastrutture transfrontaliere strategiche e sviluppare reti elettriche intelligenti.

L’utilizzo delle reti energetiche deve, inoltre, obbedire a regole comuni e trasparenti. Infatti, dal momento che i mercati dell’energia sono ben connessi tra loro e sono stabilite regole comuni, diventa marginale la possibilita che l’approvvigionamento dell’energia venga utilizzato come strumento politico. Disponendo d’infrastrutture sufficienti, l’energia puo essere prodotta dove costa meno e distribuita secondo le necessita, garantendo una fornitura sicura e riducendo la bolletta dei consumatori.

 

I risultati attuali

L’integrazione dei mercati dell’energia nell’Unione ha prodotto principalmente risultati tangibili sui mercati all’ingrosso. In particolare:

- tra il 2008 e il 2012, il prezzo all’ingrosso dell’elettricita e sceso di un terzo, mentre quello del gas e rimasto stabile;

- i consumatori possono beneficiare di una scelta maggiormente diversificata tra fornitori d’energia che si fanno concorrenza, proponendo prezzi meno elevati e migliori servizi;

- molti collegamenti mancanti tra alcuni Stati membri sono stati realizzati o sono in costruzione;

- gli scambi transfrontalieri sono aumentati tra la maggior parte dei Paesi europei. Per quanto riguarda, poi, il gas, i gasdotti che attraversano le frontiere sono utilizzati in modo piu efficiente grazie a Norme comuni sull’utilizzo delle reti del gas;

- il quadro legislativo impedisce agli operatori del settore dell’energia di escludere concorrenti dall’accesso ai gasdotti e di mettere il veto alla costruzione di importanti infrastrutture. Altre regole contribuiscono a garantire pratiche commerciali leali sui mercati all’ingrosso e ad impedire la manipolazione dei prezzi.

 

Che cosa resta da fare

Sono necessarie misure supplementari per garantire il corretto funzionamento del mercato interno e, di conseguenza, per consentire alle aziende di competere su un piano di parita, facilitare l’integrazione delle energie rinnovabili non programmabili ed assicurare, grazie a segnali corretti sui prezzi, che l’energia venga prodotta dove costa meno e che siano prese le decisioni d’investimento piu redditizie.

Per fare questo, devono essere soddisfatte alcune condizioni:

- trasferire urgentemente maggiori investimenti sulle infrastrutture, soprattutto sulle reti intelligenti. Nel settore del gas, gli investimenti dovrebbero principalmente essere orientati a porre termine all’isolamento dei Paesi baltici e a diversificare le fonti d’approvvigionamento di numerosi Stati membri dell’Europa centrale e sudorientale. Nel settore dell’elettricita, le priorita dovrebbero puntare a migliorare l’interconnessione con il resto d’Europa delle reti della penisola Iberica, della regione del Mar Baltico, dell’Irlanda e del Regno Unito. Entro il 2020, dovrebbero essere completati il 75% dei progetti comuni dell’Unione Europea;

- utilizzare le infrastrutture elettriche in maniera piu efficiente e basare la loro gestione su un unico insieme di regole semplici e armonizzate in tutta Europa. In questo senso, la Commissione Europea si prepara ad adottare queste regole a breve termine;

- prevedere l’intervento dei poteri pubblici solo quando il mercato non e in grado di garantire flussi d’energia sicuri. In caso contrario, la loro azione rischia sia di compromettere gli investimenti nelle infrastrutture e nell’efficienza energetica, sia d’incidere negativamente sulle bollette dei consumatori;

- rafforzare l’approccio regionale, che giochera un ruolo essenziale nel completamento del mercato interno, poiche consente di ottenere risultati piu velocemente ed e piu adatto per affrontare questioni locali;

- garantire che i consumatori diventino attori attivi nei mercati dell’energia. Inoltre, affinche i benefici del mercato unico si facciano sentire fino a livello del mercato al dettaglio, e necessario un migliore collegamento tra di loro.

 

Box:

Il terzo pacchetto sul mercato dell’energia (Direttive 2009/72/CE e 2009/73/CE) rappresenta la pietra angolare dell’integrazione dei mercati del gas e dell’elettricita. In particolare prevede:

1) il distacco delle reti, che consiste nel separare le attivita di rete da quelle di produzione e fornitura;

2) la protezione dei consumatori, soprattutto di quelli piu vulnerabili, attraverso l’imposizione da parte delle Autorita di fatture trasparenti e di contratti piu chiari, oltre che la predisposizione di meccanismi per la risoluzione extra giudiziaria delle controversie;

3) l’indipendenza delle Autorita regolatorie nazionali.