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Segregazione, accessibilità e strutture affiancate

Pubblicato: 4 aprile 2004 Categoria: Altro
Segregazione, accessibilità e strutture affiancate
Segregazione

La scelta di costruire un quadro utilizzando un tipo di segregazione viene effettuata quando è necessario ottenere una delle seguenti condizioni:

  • protezione contro i contatti con parti in tensione appartenenti ad unità funzionali adiacenti; in questo caso, è necessario che le segregazioni abbiano un grado di protezione almeno IPxxb;
  • protezione contro il passaggio di corpi solidi da una unità funzionale all’altra; in questo caso il grado di protezione deve essere almeno IP2x.

In sostanza, le forme di segregazione si realizzano per impedire in fase di manutenzione o di intervento sul quadro contatti accidentali tra parti adiacenti. In particolare, con la segregazione di forma 1 per accedere all’interno del quadro si deve togliere completamente tensione; con la segregazione in forma 2 (a o b) può essere possibile con realizzazioni opportunamente studiate (protezioni che garantiscono grado IP conduttori isolati) eseguire lavori su circuiti ausiliari, apparecchi e collegamenti senza togliere tensione alle sbarre principali; con la forma 3 (a o b) con realizzazioni opportunamente studiate può essere possibile eseguire lavori su circuiti ausiliari o apparecchi di protezione di linee in partenza, mantenendo in tensione le sbarre principali e le partenze adiacenti.

Con la forma 4 (a), qualora il grado di protezione dei terminali di ingresso di ogni partenza sia almeno IPxxb, è possibile eseguire lavori su apparecchi, collegamenti di una partenza, mantenendo in funzione le partenze adiacenti, con la forma 4 (b) si possono eseguire lavori su apparecchi o su collegamenti di una partenza, mantenendo in funzione le partenze adiacenti.

Tabella 4 - Riepilogo delle forme di segregazione
Criterio di segregazione Forma
Nessuna segregazione   Forma 1
Segregazione delle sbarre dalle unità funzionali Terminali per i conduttori esterni non segregati dalle sbarre Forma 2 a
Terminali per i conduttori esterni segregati dalle sbarre Forma 2 b
Segregazione delle sbarre dalla unità funzionale e segregazione delle unità funzionali l’una dall’altra. Segregazione dei terminali di collegamento per i conduttori esterni dalle unità funzionali ma non tra loro Terminali per i conduttori esterni non segregati dalle sbarre Forma 3 a
Terminali per i conduttori esterni segregati dalle sbarre Forma 3 b
Segregazione delle sbarre dalle unità funzionali e segregazione delle unità funzionali l’una dall’altra, compresi i terminali di collegamento per i conduttori esterni che sono parte integrante dell’unità funzionale Terminali per i conduttori esterni nella stessa cella dell’unità funzionale associata Forma 4 a
Terminali per i conduttori esterni non nella stessa cella dell’unità funzionale associata ma in spazi protetti da involucro e celle singole e separate Forma 4 b


Accessibilità

I quadri devono essere installati in apposito locale con determinate caratteristiche, qualora esista la norma o legge specifica (esempio, alberghi DM 9-4-94, ambienti medici DM 18-9-02 ecc.) e comunque devono essere consentite in maniera agevole le operazioni di manutenzione.

I quadri possono essere istallati con accesso solo anteriore (quindi di modesta dimensione) oppure con accessibilità su tutti i lati (quadri di grandi dimensioni). Per i quadri con segregazione in forma 2b o superiore è obbligatoria l’accessibilità posteriore per poter effettuare il collegamento dai circuiti di alimentazione ai circuiti esterni. In questi casi si devono prevedere adeguati spazi tra il quadro e le pareti.


Strutture affiancate

L’esigenza di ampliamento degli utilizzatori in qualsiasi impianto è sempre crescente: pertanto, è opportuno che i contenitori dei quadri nascano già predisposti per poter essere affiancati senza dover modificare i contenitori stessi, per evitare il declassamento delle caratteristiche elettriche e meccaniche del quadro. Naturalmente l’affiancamento di più moduli è possibile in funzione della disponibilità di spazio nel luogo di installazione. Nella figura 2 è riportato un esempio.


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