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Sale operatorie

Pubblicato: 11 novembre 2012 Categoria: Altro
Sale operatorie
Nelle sale operatorie neanche il più piccolo dettaglio può essere trascurato, i medici e gli infermieri hanno bisogno di un illuminamento fortissimo e di un’ottima resa del colore. Un ambiente sufficientemente luminoso aiuta gli occhi a stancarsi di meno, soprattutto durante operazioni che durano diverse ore. Allo stesso tempo, però, i sistemi di illuminazione devono garantire una perfetta sterilità. È necessario distinguere due diversi sistemi di illuminazione.

Illuminazione generale dell’ambiente:dalla tabella 1 risulta che nelle sale chirurgiche bisogna garantire un livello di illuminazione generale di 1.000 lux. Per evitare che non si abbiano eccessivi contrasti di luminanza rispetto al tavolo operatorio, occorre che tra il sistema di illuminazione generale e quello del tavolo operatorio i rapporti di luminanza vengano limitati tra 5/1 e 10/1. È consigliabile pertanto disporre gli apparecchi di illuminazione intorno al tavolo operatorio, schermati al fine di evitare fenomeni di abbagliamento ed ottenere un adeguato livello di uniformità. È comunque da tener bene presente che gli apparecchi di illuminazione devono essere compatibili con le esigenze di asetticità dell’ambiente.
Generalmente vengono installati apparecchi da incasso in controsoffitti, per i quali è richiesto un elevato grado di protezione contro la penetrazione di solidi e di liquidi, pari ad almeno IP55. Questi apparecchi sono caratterizzati essenzialmente, oltre cha da una protezione IP55, dal fatto di non presentare fessure o discontinuità tali da costituire un ricettacolo potenziale per polveri e batteri.
Essi devono essere facili da pulire con superfici esterne lisce e le chiusure collocate all’interno.

Illuminazione del tavolo operatorio: deve essere in grado di fornire un adeguato livello di illuminazione sull’area in cui il chirurgo opera. L’illuminamento, compreso tra 10.000 e 100.000 lux, è ottenuto mediante lampade scialitiche, vale a dire per mezzo di uno speciale sistema di diffusione della luce a più punti, tale che la luce non presenti ombre. Tale caratteristica è primaria per le lampade per sale chirurgiche. Oltre ad evitare le ombre, la lampada scialitica deve offrire una buona capacità di penetrazione della luce tale da consentire al chirurgo di operare anche in cavità con un’ottima luminosità. La norma che viene applicata è la Cei 62-118 “Apparecchi elettromedicali. Parte 2: Norme particolari per la sicurezza ed apparecchi di illuminazione per uso chirurgico e per la diagnosi”. Anche nei locali funzionalmente collegati alle sale operatorie, allo scopo di consentire un rapido adattamento visivo, è necessario installare un’illuminazione ed apparecchi di illuminazione aventi le stesse caratteristiche di quelli generali delle sale operatorie [figure 1, 2, 3].


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